Il welfare sta assumendo un ruolo sempre più centrale nel dibattito economico e sociale, specialmente in un periodo di rapidi cambiamenti nelle dinamiche lavorative. Nicola Spagnuolo, direttore generale di Cfmt – Centro di formazione del management del terziario, ha recentemente messo in evidenza l’importanza del welfare come strumento essenziale per supportare i dirigenti e migliorare la produttività aziendale. Le sue dichiarazioni sono state rilasciate durante la seconda edizione del Global Welfare Summit, che si è tenuta a Villa Miani a Roma, un evento che ha riunito esperti e leader del settore per discutere le nuove tendenze e le sfide legate al welfare.
L’innovazione contrattuale nel welfare
Spagnuolo ha sottolineato come il Cfmt si faccia portavoce di un’innovazione contrattuale nel settore del commercio, grazie a un accordo tra Confcommercio e Manageritalia risalente a circa quattro anni fa. Questo accordo ha dato vita a una piattaforma di welfare specificamente progettata per i dirigenti del terziario, con l’obiettivo di rispondere alle nuove esigenze di un mercato in continua evoluzione. Un sistema di welfare solido, secondo Spagnuolo, non solo aiuta i dirigenti a gestire meglio le proprie responsabilità lavorative, ma contribuisce anche a migliorare il clima aziendale e la produttività complessiva.
La conciliazione tra vita professionale e vita privata
Il welfare si rivela fondamentale in un contesto in cui la conciliazione tra vita professionale e vita privata sta diventando sempre più cruciale. Oggi, i dirigenti affrontano sfide quotidiane legate non solo alla gestione del lavoro, ma anche a questioni familiari e personali. Spagnuolo ha affermato che:
- I dirigenti avranno più tempo da dedicare a questioni familiari.
- Il welfare rappresenta un investimento strategico per le aziende.
- Un approccio orientato al benessere del lavoratore è un atto di responsabilità sociale.
Eccellenze nel welfare aziendale
Il Global Welfare Summit, dedicato alle “Eccellenze che ispirano”, ha messo in luce diversi esempi di best practices nel campo del welfare aziendale. L’evento ha visto la partecipazione di esperti, accademici e imprenditori, offrendo uno spazio di confronto per affrontare le sfide del futuro. Temi come la salute mentale, il supporto alla genitorialità e la formazione continua sono stati al centro dei dibattiti, evidenziando come un welfare ben strutturato possa influenzare positivamente non solo il singolo dipendente, ma anche l’intero ecosistema aziendale.
In Italia, il welfare aziendale sta prendendo piede, ma è fondamentale che le aziende comprendano l’importanza di integrare queste politiche nei loro modelli organizzativi. La sfida è quella di creare un sistema che non si limiti a offrire benefit, ma che promuova una cultura del benessere e della responsabilità condivisa. Le aziende che investono in welfare non solo migliorano la soddisfazione dei propri dipendenti, ma si posizionano anche come leader nel mercato, attirando talenti e riducendo il turnover.
Inoltre, un aspetto cruciale del welfare è la sua capacità di adattarsi alle diverse esigenze dei lavoratori. Non esiste un modello unico che possa soddisfare tutti; per questo motivo, è fondamentale che le aziende ascoltino le esigenze dei propri dipendenti e costruiscano pacchetti di welfare personalizzati. Questo approccio non solo dimostra attenzione verso le persone, ma permette anche di allineare le politiche aziendali con le aspettative e le necessità dei lavoratori, creando un ambiente di lavoro più armonioso e produttivo.
Spagnuolo ha concluso il suo intervento sottolineando come il welfare rappresenti una direzione strategica per il futuro del lavoro nel terziario. “Il nostro welfare va nella direzione di rafforzare già le istanze contrattuali e gli statuti che il contratto collettivo prevede”, ha dichiarato, evidenziando che è necessario continuare a innovare e sviluppare strumenti che possano sostenere i dirigenti e i lavoratori in questo percorso di evoluzione.
In sintesi, il welfare non è solo una questione di benefit, ma un approccio integrato che coinvolge tutti gli aspetti della vita lavorativa e personale. La sfida è quella di costruire un sistema di welfare che non solo risponda alle esigenze attuali, ma che sia anche capace di anticipare e affrontare le sfide future, garantendo un ambiente di lavoro sano e produttivo per tutti. In definitiva, il welfare aziendale rappresenta una leva strategica fondamentale per la crescita e lo sviluppo del settore terziario, contribuendo a creare un futuro lavorativo più equo e sostenibile.