La formazione continua è oggi un tema centrale nel dibattito sul futuro del mercato del lavoro in Italia. Durante la recente convention nazionale dei consulenti del lavoro, Natale Forlani, presidente dell’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche (Inapp), ha evidenziato l’importanza di una formazione non occasionale, ma permanente e adattata ai fabbisogni reali del mercato. Secondo Forlani, l’attuale panorama è caratterizzato da una sottoutilizzazione degli strumenti di placement, come apprendistato e tirocini, che potrebbero rivelarsi risorse fondamentali per preparare i lavoratori alle sfide future.
Le sfide del mercato del lavoro
La previsione è allarmante: entro il 2035, si stima che il mercato del lavoro italiano perderà circa 6 milioni di addetti. Questi lavoratori, che costituiscono l’ossatura dei mestieri nel nostro Paese, hanno acquisito competenze prevalentemente attraverso canali informali. La transizione verso un mercato del lavoro sempre più digitalizzato e automatizzato richiede competenze diverse rispetto a quelle tradizionali. Pertanto, Forlani sottolinea come sia essenziale che la formazione risponda non solo alle esigenze attuali, ma si adatti anche a quelle future.
Cooperazione tra attori coinvolti
Uno dei punti salienti del suo intervento è stata la necessità di una cooperazione tra tutti gli attori coinvolti nel processo di formazione e inserimento lavorativo. Questo implica una sinergia tra istituzioni, aziende, sindacati e il mondo dell’istruzione. Ecco alcuni degli aspetti chiave da considerare:
- Identificazione delle competenze richieste: È fondamentale che i vari attori lavorino insieme per identificare le competenze necessarie nel mercato.
- Sviluppo di programmi formativi adeguati: I programmi devono essere progettati per rispondere alle esigenze reali del mercato del lavoro.
- Formazione continua e collaborativa: La formazione deve diventare un processo continuo, in cui tutti i soggetti coinvolti contribuiscono attivamente.
L’importanza dell’analisi critica
Forlani ha richiamato l’attenzione sulla necessità di effettuare un’analisi critica al termine del programma Gol (Garanzia Occupabilità dei Lavoratori). È indispensabile valutare sia le criticità che i risultati positivi ottenuti. Questo approccio non deve essere motivato da una mera ricerca di responsabilità, ma piuttosto dall’intento di migliorare il sistema e renderlo più efficace nel rispondere alle sfide del mercato del lavoro.
In Italia, la questione della formazione continua è stata oggetto di dibattito per anni, ma la crisi economica e l’emergenza sanitaria causata dalla pandemia di COVID-19 hanno reso la situazione ancora più urgente. Molti lavoratori si sono trovati a dover affrontare la perdita del lavoro o la necessità di riconvertirsi in settori diversi. È fondamentale che le istituzioni pubbliche e private collaborino per garantire che tutti i lavoratori abbiano accesso a programmi di formazione che possano aiutarli a reinserirsi nel mercato del lavoro.
Inoltre, è importante considerare che la formazione deve essere accessibile a tutti, indipendentemente dall’età, dal livello di istruzione o dalla situazione lavorativa. Le politiche di formazione devono quindi essere inclusive e mirate, per garantire che nessuno venga lasciato indietro. Ciò richiede un investimento significativo da parte del governo e delle imprese, ma i benefici a lungo termine supererebbero di gran lunga i costi iniziali.
Infine, la formazione permanente non riguarda solo l’acquisizione di competenze tecniche, ma anche lo sviluppo di soft skills fondamentali, come la capacità di lavorare in team, la comunicazione efficace e la gestione del tempo. Queste competenze sono essenziali per affrontare un ambiente lavorativo in continua evoluzione e per adattarsi alle nuove esigenze del mercato.
In sintesi, il messaggio di Natale Forlani è chiaro: la formazione deve diventare una priorità strategica per il futuro del lavoro in Italia. Solo attraverso un impegno collettivo e una visione condivisa si potrà costruire un sistema lavorativo resiliente e innovativo, capace di affrontare le sfide del domani.