Il welfare contrattuale ha assunto un ruolo cruciale nel panorama del lavoro italiano, e Federmanager si è affermata come un pioniere in questo ambito. Mario Cardoni, direttore generale di Federmanager, ha recentemente sottolineato l’importanza di questo modello durante la seconda edizione del Global Welfare Summit, tenutasi a Villa Miani a Roma, dove l’organizzazione ha ricevuto il prestigioso Premio Global Welfare. Questo riconoscimento è una testimonianza dell’impegno costante di Federmanager nel promuovere un welfare che non sia semplicemente una serie di clausole contrattuali, ma un vero e proprio patto tra persone e imprese.
L’importanza del welfare contrattuale
Cardoni ha evidenziato come il welfare contrattuale rappresenti una cifra distintiva dell’impegno di Federmanager, sottolineando che non si tratta di un’iniziativa estemporanea, ma di un percorso costruito nel tempo. “Il nostro lavoro non è mai stato solo un elenco di diritti, ma un modo per generare cultura e responsabilità sociale”, ha dichiarato Cardoni. Questo approccio ha portato a una diffusione del benessere tra i lavoratori e le aziende, creando un ambiente in cui la crescita personale e professionale è incentivata e sostenuta.
Riconoscimenti e best practices
Il Premio Global Welfare, conferito durante il summit, è quindi un riconoscimento che va oltre i confini di Federmanager. “È un traguardo che condividiamo con tutta la comunità manageriale”, ha affermato Cardoni, evidenziando come il premio nasca dall’ascolto attento dei bisogni reali dei lavoratori. Questo ascolto ha portato alla creazione di strumenti concreti per garantire salute, formazione e un equilibrio tra vita lavorativa e privata, elementi essenziali per un welfare funzionale e inclusivo.
Durante il Global Welfare Summit, sono state presentate diverse best practices in termini di welfare, evidenziando come le aziende che investono nel benessere dei propri dipendenti ottengano risultati tangibili in termini di produttività e soddisfazione del personale. Le iniziative di Federmanager, come la formazione continua e il supporto alla conciliazione vita-lavoro, sono esempi di come sia possibile costruire un ambiente lavorativo più sano e produttivo.
Verso un futuro sostenibile
Federmanager ha sempre creduto che il welfare non debba essere visto come un obbligo, ma come un’opportunità per costruire relazioni più forti e durature tra datori di lavoro e dipendenti. La creazione di un ambiente di lavoro in cui i dipendenti si sentono valorizzati e supportati è fondamentale per il successo a lungo termine di qualsiasi impresa. Cardoni, parlando della filosofia di Federmanager, ha affermato: “Vogliamo creare un welfare che non si limiti a rispondere alle esigenze immediate, ma che guardi al futuro, contribuendo alla costruzione di una società più equa e sostenibile”.
L’assegnazione del Premio Global Welfare è, quindi, un riconoscimento non solo per il lavoro svolto fino ad oggi, ma anche per la visione a lungo termine di Federmanager. Cardoni ha concluso il suo intervento esprimendo la volontà di continuare su questa strada, con la consapevolezza che ogni iniziativa intrapresa rappresenta un passo verso un futuro in cui il benessere delle persone e la competitività delle imprese possano coesistere in modo armonioso.
In un contesto globale in cui il welfare sta diventando sempre più centrale nelle politiche aziendali, il ruolo di Federmanager si fa sempre più rilevante. Le esperienze condivise durante il summit dimostrano che il welfare contrattuale è una realtà in continua evoluzione, capace di adattarsi alle mutate esigenze del mercato del lavoro. Con un impegno costante e una visione chiara, Federmanager si pone come modello da seguire, non solo in Italia, ma anche a livello internazionale, nella costruzione di un sistema di welfare che possa davvero fare la differenza.