L’analisi dell’andamento della distribuzione turistica in Italia, presentata dall’osservatorio di Aidit (Associazione italiana distribuzione turistica), offre un quadro complesso e sfaccettato del settore. Secondo i dati emersi, il 2025 si preannuncia come un anno a “due velocità” per le agenzie di viaggio. Se la primavera ha fatto registrare risultati record, con una crescita a doppia cifra e un’eccezionale advance booking, l’estate ha visto una notevole frenata, influenzata dall’inflazione e dall’aumento dei prezzi, che hanno avuto un impatto significativo sul potere d’acquisto delle famiglie italiane.
Domenico Pellegrino, presidente di Aidit, ha condiviso la sua visione sull’andamento del settore in un’intervista a Adnkronos/Labitalia. Secondo Pellegrino, il boom dei prezzi e l’inflazione hanno inevitabilmente pesato sui consumi, portando a una crescita inferiore alle aspettative per l’alta stagione estiva. Nonostante ciò, il presidente ha sottolineato che non c’è stata una crisi nel turismo organizzato come canale di distribuzione. Tuttavia, si percepisce un cambiamento nel profilo dei clienti, con una crescente difficoltà per alcune categorie sociali di accedere ai servizi offerti dalle agenzie di viaggio, spingendo i consumatori verso soluzioni a basso costo, ma spesso di qualità inferiore.
Le mete più richieste per l’estate 2025
Le mete più richieste per l’estate 2025 riflettono le tendenze attuali del mercato. Al primo posto troviamo il Mare Estero, in particolare l’Egitto, seguito da:
- Tour di lungo raggio negli Stati Uniti
- Oceano Indiano
- Crociere, che continuano a mantenere un alto valore medio
In contrapposizione, il mare Italia ha registrato una domanda più debole, influenzata da tariffe ritenute elevate e dalla crescente pratica della disintermediazione, dove i turisti prenotano direttamente senza passare attraverso le agenzie. La formula dei villaggi turistici rimane la preferita dagli italiani, con il 78,2% delle preferenze, mentre gli short break mostrano una crescita del 11,7%, segno di una domanda che cerca soluzioni più brevi per contenere la spesa media, aumentata del 9% rispetto all’anno precedente.
Resilienza del settore delle agenzie di viaggio
Nonostante le sfide, Pellegrino ha descritto il settore delle agenzie di viaggio come “resiliente”. La maggior parte delle agenzie è composta da piccole imprese, con oltre il 90% che conta meno di sette dipendenti. Queste piccole realtà, pur con una media di età elevata, mostrano una notevole apertura verso le nuove tecnologie. Il 69,4% degli operatori utilizza strumenti di intelligenza artificiale generativa, evidenziando una significativa digitalizzazione nel lavoro delle agenzie. Questo è un chiaro indicativo di come il settore stia cercando di adattarsi alle nuove esigenze del mercato.
Guardando al futuro, Pellegrino ha espresso ottimismo per la domanda invernale, che sembra resistere nonostante le tensioni geopolitiche attuali. Sebbene non ci siano dati strutturati ancora disponibili, la sensazione è che l’inverno 2025-2026 potrebbe restituire risultati positivi rispetto all’anno precedente. Questo trend sembra indicare un cambiamento verso un’utenza medio-alta, che ha la capacità di pianificare in anticipo e scegliere i periodi più convenienti per le vacanze.
Segnali positivi per il 2026
I segnali per il 2026 sono incoraggianti: il 61,4% delle agenzie prevede un trend stabile per il prossimo anno. Tra le destinazioni più richieste, l’Asia si posiziona in cima con il 28,1%, seguita da:
- Europa Mediterranea
- Medio Oriente (in particolare Turchia, Egitto ed Emirati)
- Italia con il 15,1%
- Africa con il 13,7%
Questi dati riflettono un mercato turistico in continua evoluzione, dove le agenzie di viaggio si confermano come un punto di riferimento per i viaggiatori.
Un aspetto interessante emerso dall’osservatorio è l’attenzione crescente della Generazione Z verso le agenzie di viaggio. Infatti, il 24,7% delle agenzie ha registrato un aumento dell’interesse da parte dei clienti under 30, attratti dalla sicurezza, dalla consulenza e dall’assistenza personalizzata. Questo contrasta con l’immagine tradizionale delle agenzie di viaggio come servizi per persone più anziane, dimostrando che il settore può adattarsi e rispondere alle esigenze di una clientela più giovane.
In termini di spesa, il 45,6% delle agenzie ha segnalato che la spesa media per pratica si colloca tra 1.500 e 2.500 euro, mentre il 36,1% supera i 3.500 euro. Questi dati confermano il progressivo spostamento del turismo organizzato verso segmenti di mercato medio-alti. Durante il processo decisionale, il passaparola rimane il fattore più influente, seguito dai social media e dalle piattaforme web, evidenziando l’importanza della reputazione e della fiducia nel settore.
Infine, nonostante le difficoltà incontrate, il grado di soddisfazione dei clienti raggiunge l’89%, grazie al supporto tempestivo e post-vendita fornito dalle agenzie. Questo elevato livello di soddisfazione testimonia non solo la professionalità del settore, ma anche la sua capacità di adattarsi e rispondere efficacemente alle sfide del mercato.