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Giovani professionisti: il nuovo protocollo d’intesa per avvocati, commercialisti e notai

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Giovani professionisti: il nuovo protocollo d'intesa per avvocati, commercialisti e notai
Giovani professionisti: il nuovo protocollo d'intesa per avvocati, commercialisti e notai
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È stato recentemente firmato un importante protocollo d’intesa al CNEL, il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, che unisce le forze di tre significative associazioni professionali italiane: l’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (Ungdcec), l’Associazione Italiana Giovani Notai (Asign) e l’Associazione Italiana Giovani Avvocati (Aiga). Questo accordo, noto come Protocollo Giovani Professionisti, ha l’obiettivo di creare un coordinamento stabile per affrontare le sfide comuni che i giovani professionisti si trovano a dover affrontare nel mercato del lavoro contemporaneo.

La firma di questo protocollo rappresenta un passo fondamentale verso la costruzione di sinergie che possano tradursi in proposte concrete per rispondere alle esigenze delle nuove generazioni. Come ha sottolineato Francesco Cataldi, presidente dell’Ungdcec, l’obiettivo principale è promuovere un approccio moderno alla consulenza professionale, capace di sostenere l’innovazione nei mercati e tutelare la dignità e i diritti dei professionisti.

Analisi dell’impatto generazionale

In un contesto dove il mercato del lavoro è in continua evoluzione, il protocollo prevede un’analisi approfondita dell’impatto generazionale (Vig), un approccio innovativo che mira a valutare come le riforme in atto influenzino le nuove generazioni di professionisti. È particolarmente rilevante in un’epoca in cui le professioni tradizionali sono messe alla prova da nuove tecnologie e modelli di business.

L’importanza dell’equo compenso

Un altro punto cruciale del protocollo riguarda l’equo compenso. Le associazioni si impegneranno a monitorare le novità normative e le problematiche applicative, soprattutto nei rapporti con la pubblica amministrazione e i grandi committenti privati. Questo aspetto è vitale per garantire che i giovani professionisti possano esercitare la loro professione in condizioni dignitose e giuste.

Integrazione dell’intelligenza artificiale

Inoltre, un focus particolare sarà dedicato all’integrazione dell’intelligenza artificiale nei processi professionali. Le associazioni intendono cogliere le opportunità offerte dalla tecnologia, affrontando anche i rischi ad essa associati, attraverso una regolamentazione che garantisca un utilizzo sostenibile e responsabile. Questo tema suscita molte discussioni nel mondo del lavoro, poiché l’IA potrebbe trasformare radicalmente il modo in cui i professionisti operano.

L’importanza del welfare e della previdenza è un altro aspetto fondamentale del protocollo. È necessario sviluppare strumenti più efficaci per tutelare i professionisti lungo tutto il corso della loro carriera. Le fasi di fragilità, come la maternità o il periodo di inattività, devono essere accompagnate da misure di protezione adeguate, affinché i giovani possano affrontare queste situazioni senza compromettere il loro futuro professionale.

La formazione continua è un tema centrale del protocollo. In un mondo in continua evoluzione, rappresenta un fattore strategico fondamentale per garantire competenze sempre aggiornate e per adattarsi alle trasformazioni normative e alle esigenze del mercato del lavoro.

Le reazioni politiche a questa iniziativa sono state positive. Marta Schifone, deputata di Fratelli d’Italia, ha sottolineato l’importanza delle professioni come un “tertium genus”, una categoria intermedia tra lavoro subordinato e lavoro autonomo. Secondo lei, l’intesa tra le associazioni dei giovani professionisti rappresenta un passo verso una maggiore rappresentanza e tutela per i professionisti giovani.

Maria Elena Boschi, deputata di Italia Viva, ha evidenziato la necessità di trasformare le professioni, sottolineando che l’intelligenza artificiale potrebbe ridurre il carico di lavoro e che è fondamentale trovare modalità per tutelare le competenze e specializzazioni dei professionisti. Valentina D’Orso, deputata del Movimento 5 Stelle, ha espresso entusiasmo per la creazione di un percorso condiviso tra le tre associazioni, evidenziando che la collaborazione tra professionisti di ambiti diversi può generare un valore aggiunto significativo.

Andrea Mandelli, responsabile nazionale del Dipartimento Professioni di Forza Italia, ha ribadito l’importanza di creare sinergie tra le diverse categorie professionali per affrontare le problematiche attuali e future. Stefania Bonaldi, esponente del Partito Democratico, ha aggiunto che affrontare insieme le tematiche dei giovani professionisti è un’opportunità per ascoltare le loro esigenze e costruire strumenti efficaci.

Francesco Titotto, capo segreteria tecnica del presidente del CNEL, ha accolto con favore il protocollo, indicando che l’organismo è impegnato a dare sempre più voce alle nuove generazioni nei processi decisionali. Questo gesto di unione tra giovani professionisti è un segnale forte di come il mondo professionale stia cercando di adattarsi e rispondere alle sfide del presente e del futuro.

Written by
Mirko Fabrizi

Sono un appassionato narratore di storie di italiani che hanno deciso di intraprendere un viaggio all’estero, sia per lavoro che per dare vita a nuove avventure imprenditoriali. La mia penna si muove tra le esperienze di chi ha lasciato la propria terra d'origine per seguire sogni e aspirazioni, affrontando sfide e scoprendo opportunità in contesti diversi. Credo fermamente nel potere delle storie di ispirare e connettere le persone, e mi piace esplorare come la cultura italiana si intrecci con quella di altri paesi. Con ogni articolo su smetteredilavorare.it, cerco di dare voce a chi ha scelto di cambiare il proprio destino, portando un pezzo d'Italia nel mondo e dimostrando che la passione e la determinazione possono aprire le porte a nuove realtà.

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