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Contratti più attrattivi per i giovani: la proposta di Lazzarelli di Confcommercio

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Contratti più attrattivi per i giovani: la proposta di Lazzarelli di Confcommercio
Contratti più attrattivi per i giovani: la proposta di Lazzarelli di Confcommercio
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Il welfare e la sua evoluzione sono al centro del dibattito pubblico, specialmente in un contesto economico che richiede risposte innovative e sostenibili. Durante la seconda edizione del Global Welfare Summit, Guido Lazzarelli, Direttore Centrale di Confcommercio Imprese per l’Italia, ha sottolineato l’importanza di rendere i contratti di lavoro più attrattivi per i giovani. L’evento, tenutosi a Villa Miani a Roma, ha riunito esperti, imprenditori e rappresentanti istituzionali per esplorare le sfide e le opportunità legate al welfare.

Lazzarelli ha esordito con una dichiarazione incisiva: “Bisogna agire sugli istituti contrattuali che abbiamo attraverso la formazione continua”. Questo richiamo alla formazione è cruciale, poiché le competenze richieste dal mercato del lavoro stanno evolvendo rapidamente. La digitalizzazione e l’innovazione tecnologica stanno cambiando il modo di lavorare e le competenze necessarie per affrontare queste nuove sfide. Investire nella formazione continua non solo aumenta la competitività delle aziende, ma rende anche i contratti più attraenti per i giovani, che cercano opportunità di crescita e sviluppo professionale.

Eccellenze che ispirano

Il Global Welfare Summit ha messo in evidenza un tema particolarmente rilevante: “Eccellenze che ispirano”. Questo titolo non è solo un richiamo a politiche di welfare di successo, ma anche un invito a guardare a modelli di riferimento che possano ispirare cambiamenti positivi. Lazzarelli ha evidenziato la necessità di una revisione del sistema contrattuale italiano per rispondere alle aspettative di una generazione cresciuta in un contesto di crisi economica e incertezze lavorative.

La questione dei contratti di lavoro è cruciale per il futuro del mercato del lavoro italiano. I giovani sono sempre più propensi a cercare forme di impiego flessibile che garantiscano un buon equilibrio tra vita privata e professionale. Le aziende, d’altro canto, devono affrontare difficoltà nell’attrarre talenti, soprattutto in settori chiave come la tecnologia e i servizi. Pertanto, è fondamentale che i contratti di lavoro offrano:

  1. Stipendi competitivi
  2. Benefit
  3. Opportunità di sviluppo professionale

Modelli contrattuali inclusivi

Lazzarelli ha proposto di rivedere i contratti collettivi in un’ottica di maggiore inclusività e sostenibilità. “Dobbiamo pensare a modelli contrattuali che integrino il welfare con il lavoro, creando un sistema in cui le aziende investono nella crescita dei propri dipendenti”. Questa visione implica un ripensamento dell’intero sistema di welfare, con un focus su misure che possano supportare i giovani lavoratori.

Durante il summit, sono stati presentati diversi esempi di best practices nel campo del welfare aziendale. Aziende che hanno implementato politiche di welfare innovative hanno dimostrato come questi interventi possano:

  • Migliorare la qualità della vita dei dipendenti
  • Incrementare la produttività
  • Fidelizzare il personale

Lazzarelli ha citato casi di aziende che, attraverso programmi di formazione continua e benefit personalizzati, sono riuscite a ridurre il turnover e attrarre giovani talenti, rendendo l’ambiente di lavoro più stimolante e inclusivo.

Collaborazione tra pubblico e privato

È emersa anche l’importanza di una maggiore collaborazione tra il settore pubblico e quello privato per costruire un sistema di welfare più efficace. Politiche pubbliche che incentivano la formazione e l’occupazione giovanile, insieme a iniziative aziendali che valorizzano il capitale umano, possono creare un circolo virtuoso in grado di affrontare le sfide attuali del mercato del lavoro.

Il welfare, quindi, non deve essere visto come un costo, ma come un investimento strategico per il futuro. I giovani di oggi sono la forza lavoro di domani, e se le aziende vogliono rimanere competitive, devono essere pronte a rispondere alle loro esigenze e aspettative. La riflessione di Lazzarelli si inserisce in un dibattito più ampio, che coinvolge non solo il mondo del lavoro, ma anche le istituzioni, i sindacati e la società civile.

In sintesi, il messaggio di Guido Lazzarelli è chiaro: il futuro del lavoro richiede un rinnovato impegno per rendere i contratti più attrattivi e per investire nella formazione continua. Solo così sarà possibile costruire un sistema di welfare che non solo risponda alle sfide attuali, ma che sia in grado di ispirare le generazioni future, creando un ambiente di lavoro in cui i giovani possano prosperare e realizzare il proprio potenziale.

Written by
Mirko Fabrizi

Sono un appassionato narratore di storie di italiani che hanno deciso di intraprendere un viaggio all’estero, sia per lavoro che per dare vita a nuove avventure imprenditoriali. La mia penna si muove tra le esperienze di chi ha lasciato la propria terra d'origine per seguire sogni e aspirazioni, affrontando sfide e scoprendo opportunità in contesti diversi. Credo fermamente nel potere delle storie di ispirare e connettere le persone, e mi piace esplorare come la cultura italiana si intrecci con quella di altri paesi. Con ogni articolo su smetteredilavorare.it, cerco di dare voce a chi ha scelto di cambiare il proprio destino, portando un pezzo d'Italia nel mondo e dimostrando che la passione e la determinazione possono aprire le porte a nuove realtà.

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