Home Storie Consulenti del lavoro: la formazione condivisa come chiave per la crescita professionale
Storie

Consulenti del lavoro: la formazione condivisa come chiave per la crescita professionale

Share
Consulenti del lavoro: la formazione condivisa come chiave per la crescita professionale
Consulenti del lavoro: la formazione condivisa come chiave per la crescita professionale
Share

In un’epoca caratterizzata da rapidi cambiamenti nel mondo del lavoro e nell’informazione, la necessità di una formazione continua e interdisciplinare diventa sempre più cruciale. Recentemente, è stato siglato un protocollo d’intesa a Roma tra il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro e il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, con il supporto dell’Enpacl (Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per i Consulenti del Lavoro) e dell’Inpgi (Istituto Nazionale di Previdenza per i Giornalisti Italiani). Questo accordo rappresenta un passo significativo verso la promozione di competenze professionali e la creazione di sinergie strategiche.

Collaborazione formativa tra professioni

L’intesa si propone di realizzare una collaborazione formativa e professionale duratura tra le due categorie, sottolineando l’importanza di un aggiornamento costante sulle evoluzioni normative e sui cambiamenti del mercato del lavoro. Grazie a questo accordo, i professionisti del settore avranno accesso a informazioni utili per la collettività attraverso strumenti operativi innovativi, in linea con il processo di riordino delle professioni.

Le azioni previste dall’accordo includono:

  1. Progetti di formazione congiunta.
  2. Corsi interdisciplinari.
  3. Scambio di competenze ed esperienze tra i professionisti.

La formazione come leva di crescita

La formazione condivisa è considerata una leva fondamentale per la crescita professionale. Rosario De Luca, presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, ha affermato che “quest’intesa rappresenta una sinergia virtuosa tra due professioni che condividono una missione comune: favorire conoscenza, consapevolezza e buona prassi.” De Luca ha messo in evidenza come una formazione qualificata e condivisa sia il mezzo più efficace per accrescere le competenze dei professionisti e sostenere il valore sociale delle professioni stesse.

Anche Carlo Bartoli, presidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, ha espresso il suo entusiasmo per l’accordo, sottolineando che “il futuro della professione giornalistica sta nella capacità di mantenere alta la qualità dell’informazione.” Bartoli ha evidenziato come il rafforzamento della professionalità attraverso la formazione possa garantire un’informazione di qualità, essenziale per una democrazia sana.

Iniziative di divulgazione e orientamento

Il protocollo d’intesa non si limita a promuovere corsi di aggiornamento, ma prevede anche iniziative comuni di divulgazione e orientamento, che mettono in luce le buone pratiche e l’innovazione nei modelli formativi. Questa rete di collaborazione mira a creare un ambiente professionale in cui le competenze vengano valorizzate e diffuse, contribuendo a una cultura del lavoro più consapevole e informata.

In un contesto lavorativo sempre più complesso e interconnesso, il dialogo tra le professioni diventa cruciale. La formazione interdisciplinare non solo arricchisce le competenze individuali, ma crea anche opportunità di networking e collaborazioni tra professionisti di settori diversi. Questo approccio multidisciplinare consente di affrontare le sfide del mercato del lavoro con maggiore preparazione e flessibilità, rendendo i professionisti più competitivi.

In conclusione, la formazione condivisa rappresenta un investimento nel futuro, non solo per i professionisti coinvolti, ma anche per la società nel suo complesso. Con professionisti sempre più preparati e consapevoli, si possono garantire servizi di qualità e informazioni affidabili, fondamentali per il benessere della comunità.

Written by
Mirko Fabrizi

Sono un appassionato narratore di storie di italiani che hanno deciso di intraprendere un viaggio all’estero, sia per lavoro che per dare vita a nuove avventure imprenditoriali. La mia penna si muove tra le esperienze di chi ha lasciato la propria terra d'origine per seguire sogni e aspirazioni, affrontando sfide e scoprendo opportunità in contesti diversi. Credo fermamente nel potere delle storie di ispirare e connettere le persone, e mi piace esplorare come la cultura italiana si intrecci con quella di altri paesi. Con ogni articolo su smetteredilavorare.it, cerco di dare voce a chi ha scelto di cambiare il proprio destino, portando un pezzo d'Italia nel mondo e dimostrando che la passione e la determinazione possono aprire le porte a nuove realtà.

Smettere di Lavorare è un magazine che esplora stili di vita alternativi e indipendenza finanziaria con sezioni su News, Spettacolo & TV, Soldi & Risparmi, Ambiente, Trasferirsi all’estero e Lavorare all’estero.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@smetteredilavorare.it

© 2025 proprietà Influencer Srls - Via Luca Bati 57 - Roma - P.IVA 14920521003

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.