Francesco Mutti, presidente di Centromarca, ha recentemente messo in evidenza l’importanza di un approccio integrato e collaborativo all’interno della filiera dell’industria di marca durante il Forum del Largo Consumo, tenutosi a Roma. Questo evento, promosso da Centromarca e dall’Associazione Industrie Beni di Consumo (IBC), ha riunito esperti del settore, rappresentanti delle istituzioni e operatori della filiera, con l’obiettivo di affrontare le sfide attuali e future del mercato.
Mutti ha sottolineato come l’industria di marca debba farsi promotrice di un dialogo costruttivo tra tutte le parti coinvolte, dall’agricoltura all’industria, dalla logistica alla distribuzione. In un contesto di crisi inflattiva, iniziata nel 2022 a causa dell’aumento dei costi energetici, è essenziale recuperare spazi di efficienza. “Oggi è fondamentale garantire che i nostri cittadini e clienti possano accedere all’eccellenza dei prodotti di marca, ottimizzando costantemente la filiera che li compone”, ha affermato Mutti.
Aree di lavoro strategiche
Nel suo intervento, il presidente di Centromarca ha evidenziato tre grandi aree di lavoro:
- Competitività
- Innovazione
- Legalità
Questi filoni sono al centro delle proposte legislative che l’associazione sta sviluppando. “Siamo consapevoli che le risorse a disposizione del governo sono esigue, quindi le nostre proposte devono essere a costo zero o comunque molto limitate”, ha spiegato. La necessità di un intervento normativo è sentita come una priorità per sostenere le aziende di marca, che operano nel rispetto della legalità e della sostenibilità.
Affrontare la concorrenza sleale
Mutti ha anche messo in guardia contro le insidie della concorrenza sleale, un problema che affligge il mercato. “Quando le aziende di marca operano, lo fanno rigorosamente nella legalità”, ha dichiarato. Tuttavia, esistono realtà che non seguono lo stesso approccio, offrendo prodotti a prezzi inferiori ma a spese di pratiche lavorative e ambientali scorretti. “Questo può sembrare un vantaggio per il consumatore, ma in realtà nasconde inefficienze, come stipendi più bassi o il non rispetto delle normative sulla sostenibilità”, ha sottolineato. La legalità diventa quindi un valore fondamentale per garantire una competizione equa, in cui i consumatori possano scegliere liberamente tra qualità e prezzo.
Un futuro sostenibile
Il dialogo di filiera promosso da Centromarca non è solo una risposta alle sfide economiche attuali, ma anche un’opportunità per costruire un futuro più sostenibile e giusto per tutti gli attori coinvolti. La sinergia tra agricoltura, industria e distribuzione è cruciale per un recupero di efficienza e competitività. La crisi inflattiva ha messo a dura prova la capacità delle aziende di adattarsi e innovare, rendendo ancora più rilevante la necessità di un approccio collaborativo.
In questo contesto, l’innovazione gioca un ruolo chiave. Le aziende devono investire in nuove tecnologie e processi produttivi che non solo migliorino l’efficienza, ma che siano anche sostenibili. “L’innovazione non è solo una questione di prodotto, ma anche di come si gestisce la filiera e si interagisce con i fornitori”, ha aggiunto Mutti. Le aziende devono infatti essere pronte a rispondere alle nuove esigenze dei consumatori, sempre più attenti alla sostenibilità e all’impatto ambientale dei loro acquisti.
Inoltre, la legalità deve essere un principio cardine per l’intero settore. Le aziende di marca, operando nel rispetto delle normative, non solo garantiscono la qualità dei loro prodotti, ma contribuiscono anche a creare un ambiente di mercato sano e competitivo. “Solo così possiamo garantire che alla fine il consumatore possa scegliere consapevolmente tra prodotti di qualità, sostenibili e realizzati nel rispetto delle leggi”, ha concluso Mutti.
Infine, il Forum del Largo Consumo ha rappresentato un’occasione preziosa per mettere in luce le sfide e le opportunità della filiera. La necessità di un dialogo aperto e costruttivo tra tutti gli attori coinvolti è più che mai attuale. Solo attraverso la cooperazione e l’impegno condiviso sarà possibile affrontare le sfide del mercato e garantire un futuro prospero per l’industria di marca italiana. La strada da percorrere è lunga, ma con un approccio strategico e collaborativo, è possibile recuperare gli spazi di efficienza necessari per far crescere il settore e garantire prodotti di qualità ai consumatori.