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Riforma cruciale per il futuro degli ingegneri, secondo Perrini del Cni

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Riforma cruciale per il futuro degli ingegneri, secondo Perrini del Cni
Riforma cruciale per il futuro degli ingegneri, secondo Perrini del Cni
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Il 69° Congresso nazionale degli ordini degli ingegneri d’Italia, attualmente in corso in Croazia, si è rivelato un’importante opportunità di riflessione sul futuro della professione ingegneristica. In questo contesto, il presidente del Consiglio nazionale ingegneri (Cni), Angelo Domenico Perrini, ha messo in evidenza l’importanza cruciale della riforma delle professioni, definendola un momento decisivo non solo per gli ingegneri, ma anche per tutte le professioni ad esse correlate.

La riforma, attesa da tempo, si propone di riordinare le norme riguardanti l’esercizio delle professioni, l’accesso alla professione e la formazione in servizio. Questi aspetti sono fondamentali per garantire che gli ingegneri possano operare in un contesto normativo chiaro e aggiornato. Perrini ha affermato: “È una riforma straordinariamente importante, che non riguarda solo gli ingegneri, ma anche tutte le professioni legate alle attività ingegneristiche”. Questa visione olistica è essenziale in un mondo dove le interconnessioni tra diverse discipline sono sempre più evidenti.

Prevenzione dei rischi idrogeologici

Uno dei punti salienti affrontati da Perrini durante il congresso è stata la prevenzione dei rischi idrogeologici. In un Paese come l’Italia, soggetto a fenomeni naturali e cambiamenti climatici, la questione della prevenzione assume un’importanza particolare. Perrini ha dichiarato: “La prevenzione per i rischi idrogeologici è fondamentale”, sottolineando che gli interventi post-evento sono significativamente più costosi. Infatti, secondo stime recenti, i costi delle operazioni di emergenza possono superare di 5-6 volte quelli necessari per implementare misure preventive.

In questo contesto, Perrini ha evidenziato l’importanza di educare le nuove generazioni riguardo ai rischi naturali. Ha affermato che “la prevenzione deve partire dalle scuole elementari”, evidenziando che è cruciale informare i bambini sui potenziali rischi e sulle misure da adottare. Questa consapevolezza aiuterà a preparare i giovani ad affrontare eventuali situazioni di emergenza e contribuirà a creare una cultura della prevenzione nella società.

Innovazione e formazione continua

Il congresso ha visto la partecipazione di numerosi esperti e professionisti del settore, offrendo una piattaforma di discussione su temi cruciali per il futuro dell’ingegneria in Italia. Tra gli argomenti trattati, sono emerse questioni legate all’innovazione tecnologica e alla digitalizzazione, che stanno trasformando il modo di lavorare degli ingegneri. La formazione continua gioca un ruolo chiave, poiché è fondamentale che i professionisti siano aggiornati sulle ultime tecnologie e metodologie.

La riforma professionale, come sostenuto da Perrini, deve includere anche un aggiornamento dei programmi formativi per garantire che gli ingegneri possano rispondere alle esigenze di un mercato del lavoro in continua evoluzione. Questo implica:

  1. Integrazione di nuove tecnologie nel curriculum.
  2. Promozione di soft skills, come la capacità di lavorare in team e la comunicazione efficace.

Partecipazione attiva e cooperazione internazionale

Un altro aspetto emerso durante il congresso è stata la partecipazione attiva degli ingegneri nelle decisioni politiche e nelle strategie di sviluppo sostenibile. Perrini ha sottolineato che gli ingegneri devono essere considerati non solo come professionisti tecnici, ma anche come attori fondamentali nella pianificazione e realizzazione di progetti di sviluppo. È essenziale che le istituzioni riconoscano il valore del contributo ingegneristico, soprattutto in un periodo in cui la sostenibilità e la resilienza delle infrastrutture sono al centro dell’agenda politica.

In un contesto europeo sempre più interconnesso, il congresso ha evidenziato l’importanza della cooperazione internazionale tra gli ingegneri. Le sfide globali, come il cambiamento climatico e la gestione delle risorse naturali, richiedono un approccio collaborativo che trascende i confini nazionali. Gli ingegneri italiani, secondo Perrini, devono essere pronti a condividere le loro competenze e a imparare dalle esperienze di altri paesi, contribuendo così a costruire soluzioni innovative e sostenibili.

Il 69° Congresso nazionale degli ordini degli ingegneri d’Italia rappresenta un’importante tappa nel percorso di riforma e innovazione della professione ingegneristica. Le parole di Perrini risuonano come un appello a tutti i professionisti del settore affinché si impegnino attivamente nel processo di cambiamento, con la consapevolezza che il futuro dell’ingegneria in Italia dipenderà dalla capacità di adattarsi e rispondere alle sfide del presente e del futuro.

Written by
Mirko Fabrizi

Sono un appassionato narratore di storie di italiani che hanno deciso di intraprendere un viaggio all’estero, sia per lavoro che per dare vita a nuove avventure imprenditoriali. La mia penna si muove tra le esperienze di chi ha lasciato la propria terra d'origine per seguire sogni e aspirazioni, affrontando sfide e scoprendo opportunità in contesti diversi. Credo fermamente nel potere delle storie di ispirare e connettere le persone, e mi piace esplorare come la cultura italiana si intrecci con quella di altri paesi. Con ogni articolo su smetteredilavorare.it, cerco di dare voce a chi ha scelto di cambiare il proprio destino, portando un pezzo d'Italia nel mondo e dimostrando che la passione e la determinazione possono aprire le porte a nuove realtà.

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