Il 69° Congresso nazionale degli ingegneri, tenutosi a Rijeka, ha rappresentato un’importante occasione di riflessione per la professione ingegneristica italiana e per il futuro del Paese. Remo Giulio Vaudano, vicepresidente vicario del Consiglio nazionale degli ingegneri (Cni), ha aperto i lavori sottolineando l’importanza dell’evento nel contesto attuale e le sfide che si pongono all’orizzonte. “Il congresso è un momento fondamentale per riflettere sull’attualità della nostra professione e sul futuro del Paese”, ha affermato Vaudano, evidenziando come le questioni affrontate siano cruciali per il progresso e lo sviluppo della società.
Visioni per il futuro
Il titolo del congresso di quest’anno, “Visioni”, è emblematico. Esso richiama la necessità di guardare avanti, di analizzare i profondi cambiamenti in atto, dalle nuove tecnologie ai mutamenti geopolitici. In un mondo in continua evoluzione, gli ingegneri devono assumere un ruolo da protagonisti, contribuendo non solo alla realizzazione di progetti innovativi, ma anche alla governance di strumenti tecnologici che influenzano in modo crescente ogni aspetto della vita quotidiana.
Il ruolo degli ingegneri nella sostenibilità
Uno dei temi centrali del congresso è stato il ruolo degli ingegneri nell’affrontare le sfide del cambiamento climatico. Vaudano ha indicato che gli ingegneri sono chiamati a:
- Progettare soluzioni sostenibili.
- Promuovere una transizione energetica in linea con gli obiettivi di sostenibilità ambientale.
La crisi climatica è una realtà che non possiamo ignorare e richiede un impegno collettivo per sviluppare tecnologie e infrastrutture che riducano l’impatto ambientale e promuovano l’uso efficiente delle risorse.
Innovazione tecnologica e formazione continua
Il congresso ha affrontato anche l’importanza dell’innovazione tecnologica nel settore ingegneristico. Dall’intelligenza artificiale all’Internet delle cose, i progressi tecnologici stanno cambiando il modo in cui gli ingegneri lavorano e collaborano. Vaudano ha sottolineato che è fondamentale che i professionisti del settore si aggiornino costantemente e acquisiscano competenze nuove per rimanere al passo con i cambiamenti.
Inoltre, un altro punto saliente del discorso di Vaudano è stato l’importanza della formazione continua. Gli ingegneri devono essere pronti ad affrontare le sfide del mercato del lavoro, che è in continuo mutamento. Le competenze richieste oggi potrebbero non essere sufficienti domani, ed è per questo che il Cni sta promuovendo iniziative volte a incentivare la formazione e l’aggiornamento professionale. Investire nella formazione significa investire nel futuro della professione e, di conseguenza, nel futuro del Paese.
Il congresso ha visto la partecipazione di esperti del settore, accademici e professionisti che hanno condiviso le loro esperienze e visioni per il futuro. I dibattiti si sono concentrati su temi come la digitalizzazione, la sostenibilità e l’importanza della collaborazione tra pubblico e privato. Lavorare insieme, unendo le forze di diversi attori, è essenziale per affrontare le sfide complesse che ci attendono.
In sintesi, il 69° Congresso nazionale degli ingegneri a Rijeka rappresenta un’opportunità unica per riflettere sulle sfide attuali e future, un invito a tutti gli ingegneri a essere parte attiva di questa trasformazione e a contribuire a un futuro migliore per il Paese e per il mondo.