Nel contesto del 69° Congresso nazionale degli ingegneri, Ippolita Chiarolini, consigliera del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (Cni) con delega all’ingegneria economica, ha messo in evidenza l’importanza di avere una visione chiara e condivisa per pianificare le attività e le azioni necessarie a raggiungere obiettivi concreti nel settore. Le sue affermazioni sottolineano come le visioni strategiche siano essenziali non solo per il progresso professionale degli ingegneri, ma anche per la crescita economica del Paese.
Chiarolini ha affermato: “Le visioni sono fondamentali per pianificare attività e azioni e raggiungere obiettivi concreti”. Questa affermazione si inserisce in un dibattito più ampio sull’importanza della pianificazione strategica nel campo dell’ingegneria economica, dove la sinergia tra aspetti tecnici ed economici gioca un ruolo cruciale. L’ingegneria economica si occupa di analizzare e ottimizzare progetti e processi, cercando di massimizzare il valore aggiunto e minimizzare i costi. In questo contesto, la capacità di avere una visione lungimirante diventa fondamentale.
l’importanza della pianificazione strategica
Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha organizzato una giornata dedicata all’ingegneria economica, affrontando temi che coniugano non solo gli aspetti tecnici, ma anche quelli economici. Questo approccio integrato è necessario per affrontare le sfide contemporanee, come:
- La transizione energetica
- L’innovazione tecnologica
- Lo sviluppo sostenibile
Le iniziative del Cni mirano a creare un ambiente favorevole per il dialogo tra professionisti, accademici e decisori politici, favorendo così un confronto costruttivo e propositivo.
valorizzazione del talento femminile
Un aspetto particolarmente rilevante emerso durante il congresso è quello legato alla valorizzazione del talento femminile nel settore ingegneristico. Chiarolini ha messo in evidenza progetti come Ingegner Femminile e Stem Insieme, che hanno l’obiettivo di attirare un numero sempre maggiore di donne verso le professioni STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica). Queste iniziative non solo promuovono l’inclusione e la diversità nel campo dell’ingegneria, ma contribuiscono anche a stimolare l’innovazione e la creatività.
In Italia, la presenza femminile nel settore ingegneristico è ancora limitata rispetto ad altri paesi europei. Secondo i dati recenti, solo il 30% degli ingegneri è donna. Questo squilibrio non solo limita le opportunità professionali per le donne, ma impoverisce anche il settore nel suo complesso. Le iniziative promosse dal Cni mirano a cambiare questa situazione, offrendo strumenti e supporto alle donne che desiderano intraprendere una carriera nell’ingegneria.
sostenere l’innovazione e le start-up
L’ingegneria economica non si limita solo alla promozione del talento femminile, ma gioca un ruolo chiave anche nella creazione di start-up innovative. In un momento storico in cui l’innovazione e la digitalizzazione stanno trasformando il panorama economico globale, le start-up rappresentano una delle principali leve per la crescita e lo sviluppo. Il Cni sta sostenendo progetti che incoraggiano l’imprenditorialità giovanile e l’innovazione, creando opportunità per nuovi imprenditori e favorendo la nascita di idee imprenditoriali che possono contribuire al progresso del Paese.
In particolare, l’attenzione verso le start-up è un segnale chiaro della volontà del Cni di essere al passo con i tempi e di rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione. Investire nell’innovazione significa anche investire nel futuro, il che implica non solo lo sviluppo di nuove tecnologie, ma anche la creazione di un ecosistema favorevole che supporti la ricerca e la sperimentazione.
Infine, Chiarolini ha sottolineato l’importanza di una collaborazione attiva tra ingegneri, imprese e istituzioni. Solo attraverso un dialogo costante e produttivo è possibile affrontare le sfide del futuro e progettare soluzioni che possano rispondere alle esigenze della società. L’ingegneria economica, con la sua capacità di integrare conoscenze tecniche ed economiche, si configura come un elemento strategico per la pianificazione e la realizzazione di progetti che possano realmente fare la differenza.
In questo contesto, il Cni si propone non solo come ente di rappresentanza, ma anche come motore di cambiamento, promuovendo una visione chiara e condivisa per il futuro dell’ingegneria economica in Italia. La sfida è grande, ma le opportunità sono altrettanto numerose, e il lavoro svolto finora è solo l’inizio di un percorso che potrebbe portare a risultati significativi per la categoria e per il Paese intero.