Oggi, la città di Rijeka ha ospitato un incontro istituzionale di grande rilevanza nell’ambito del 69° Congresso nazionale degli ingegneri, organizzato dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri (Cni). Quest’evento ha visto la partecipazione di una delegazione della Camera croata degli ingegneri civili (Hkig), creando un’importante opportunità per rafforzare i legami tra le due istituzioni e affrontare le sfide attuali del settore dell’ingegneria civile.
Impegni prioritari per Cni e Hkig
Durante il confronto, sono emersi due impegni fondamentali che guideranno la collaborazione tra Cni e Hkig:
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Rafforzamento del dialogo strutturato: È essenziale per affrontare in modo coordinato le sfide della transizione digitale e ecologica. La necessità di un approccio comune è sempre più evidente, poiché le sfide ambientali e tecnologiche richiedono risposte unificate e strategiche da parte dei professionisti del settore.
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Sviluppo di un percorso di formazione condiviso: Questo è orientato alla qualità e alla mobilità professionale. In un contesto in cui l’ingegneria sta evolvendo rapidamente, è cruciale che i professionisti siano adeguatamente formati e aggiornati, per garantire standard elevati nella progettazione e realizzazione delle opere.
Temi strategici per il settore
I temi discussi durante l’incontro hanno toccato questioni strategiche per la professione a livello europeo, in particolare le direttive dell’Unione Europea sugli appalti pubblici. I rappresentanti di Cni e Hkig hanno approfondito come promuovere criteri di qualità, come l’offerta economicamente più vantaggiosa (Oepv-Meat), e garantire la massima trasparenza nelle gare d’appalto. Questi aspetti sono fondamentali per assicurare una competizione leale e valorizzare le capacità professionali degli ingegneri.
Un altro argomento centrale del dibattito è stata la digitalizzazione nel settore delle costruzioni. Si è discusso dell’implementazione di strumenti innovativi come il Building Information Modeling (BIM) e l’openBIM, oltre all’e-procurement e alla digitalizzazione degli iter autorizzativi. Questi strumenti non solo migliorano l’efficienza nella progettazione e nella gestione dei progetti, ma contribuiscono anche a una maggiore sostenibilità e a una riduzione dei costi.
Riqualificazione energetica e mobilità professionale
In riferimento alla direttiva sulla prestazione energetica degli edifici (EPBD), i partecipanti hanno esplorato il percorso di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente, come delineato dai nuovi standard europei. Questo tema è cruciale, soprattutto alla luce degli obiettivi di sostenibilità imposti dall’Unione Europea e della necessità di ridurre le emissioni di carbonio.
Un altro punto di discussione è stato il Common Training Framework (Ctf), che prevede un quadro formativo comune per favorire la mobilità e il riconoscimento automatico delle qualifiche degli ingegneri civili in Europa. Questo è particolarmente importante in un contesto in cui la mobilità professionale sta diventando sempre più comune.
Il presidente del Cni, Angelo Domenico Perrini, ha espresso la sua soddisfazione per l’incontro, evidenziando che il Congresso di quest’anno si è aperto verso un Paese vicino, la Croazia, che ha scelto un sistema ordinistico per l’esercizio della professione. “L’incontro di oggi – ha dichiarato Perrini – è volto a favorire la formazione reciproca degli iscritti anche in un’ottica di mobilità internazionale.” Questa apertura verso la collaborazione internazionale è un segnale positivo per la professione e per la crescita delle competenze degli ingegneri.
In conclusione, questa iniziativa rappresenta un passo significativo verso una maggiore integrazione e cooperazione tra professionisti europei, contribuendo a creare un futuro in cui gli ingegneri civili possano lavorare insieme per progetti sostenibili e innovativi, in grado di rispondere alle esigenze della società contemporanea.