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Dazi e crescita: le prospettive positive per l’export delle tecnologie elettrotecniche ed elettroniche

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Dazi e crescita: le prospettive positive per l'export delle tecnologie elettrotecniche ed elettroniche
Dazi e crescita: le prospettive positive per l'export delle tecnologie elettrotecniche ed elettroniche
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Nel panorama attuale dell’economia globale, i dazi imposti dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, continuano a destare preoccupazioni in vari settori industriali. Tuttavia, per quanto riguarda l’export italiano di tecnologie elettrotecniche ed elettroniche, la situazione sembra essere meno preoccupante del previsto. Filippo Girardi, presidente della Federazione Anie Confindustria, ha recentemente condiviso le sue riflessioni in un’intervista rilasciata ad Adnkronos/Labitalia.

La resilienza dell’industria italiana

Girardi ha sottolineato che, finora, il settore non ha subito significativi contraccolpi a causa delle misure protezionistiche statunitensi. Nei primi sei mesi del 2025, l’export verso gli Stati Uniti ha registrato un aumento di circa il 12% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo incremento si inserisce in un trend positivo che ha visto un aumento medio annuo del 16% nell’export dal 2020 al 2024.

  1. Nel 2024, l’export italiano di elettrotecnica ed elettronica ha raggiunto un valore di 27 miliardi di euro.
  2. Nella prima metà del 2025, si è registrato un calo tendenziale di circa tre punti percentuali.

Questo fenomeno è interpretato come una fase di assestamento dopo anni di crescita sostenuta, un segnale fisiologico in un contesto economico globale caratterizzato da incertezze e da un rallentamento della domanda nei mercati principali.

Settori in difficoltà

Nonostante il quadro generale positivo, ci sono settori che stanno affrontando maggiori difficoltà. Girardi ha indicato che le tecnologie destinate alle infrastrutture di trasporto e alla generazione di energia elettrica da fonti tradizionali stanno risentendo di cali più marcati. Inoltre, all’interno del settore elettronico, la componentistica si sta rivelando la categoria più vulnerabile.

Questa situazione evidenzia come l’industria elettrotecnica ed elettronica italiana non sia omogenea, ma presenti differenze significative nei vari comparti. Le aziende che operano in settori più tradizionali possono trovarsi a fronteggiare sfide più impegnative rispetto a quelle che investono in innovazione e tecnologie avanzate.

Geografia dell’export e difficoltà regionali

Un altro aspetto interessante emerso dall’intervista riguarda la distribuzione geografica delle aziende del settore. Sebbene non ci siano veri e propri distretti produttivi, la concentrazione delle imprese è maggiore nelle regioni settentrionali d’Italia. Queste aree, a loro volta, stanno mostrando i segnali più evidenti di difficoltà.

  1. Nel primo semestre del 2025, i cali tendenziali dell’export sono stati più accentuati in Lombardia, con una diminuzione di 516 milioni di euro rispetto al primo semestre del 2024.
  2. Altri territori in difficoltà includono il Trentino-Alto Adige e il Friuli-Venezia Giulia, entrambi fortemente orientati all’export.

Questi dati suggeriscono che le regioni del Nord, tradizionalmente forti nel settore industriale, potrebbero dover affrontare un periodo di aggiustamento economico, il che potrebbe avere ripercussioni sul loro sviluppo a lungo termine.

Adattamento delle aziende e innovazione

Nonostante le sfide, Girardi ha messo in evidenza la resilienza delle imprese associate ad Anie. Le aziende stanno dimostrando una notevole capacità di adattamento, mantenendo una crescita sostenuta grazie ai grandi processi di transizione energetica e digitale in corso. Questi cambiamenti stanno generando una domanda strutturale di tecnologie avanzate, che le aziende italiane sono pronte a soddisfare grazie agli investimenti in innovazione.

La competitività delle aziende italiane è alimentata da iniziative che puntano a migliorare l’efficienza, la qualità e le soluzioni ad alto contenuto tecnologico. Questo non solo aiuta a fronteggiare le difficoltà attuali, ma anche a posizionarsi strategicamente nel mercato globale.

In conclusione, la situazione attuale, nonostante le incertezze legate ai dazi e alla domanda internazionale, mostra un settore resiliente, capace di adattarsi e rispondere a sfide complesse, mantenendo vive le aspettative di crescita e innovazione.

Written by
Mirko Fabrizi

Sono un appassionato narratore di storie di italiani che hanno deciso di intraprendere un viaggio all’estero, sia per lavoro che per dare vita a nuove avventure imprenditoriali. La mia penna si muove tra le esperienze di chi ha lasciato la propria terra d'origine per seguire sogni e aspirazioni, affrontando sfide e scoprendo opportunità in contesti diversi. Credo fermamente nel potere delle storie di ispirare e connettere le persone, e mi piace esplorare come la cultura italiana si intrecci con quella di altri paesi. Con ogni articolo su smetteredilavorare.it, cerco di dare voce a chi ha scelto di cambiare il proprio destino, portando un pezzo d'Italia nel mondo e dimostrando che la passione e la determinazione possono aprire le porte a nuove realtà.

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