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In piazza il 25 ottobre: la pace come chiave per lo sviluppo secondo Pagliaro (Inca Cgil)

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In piazza il 25 ottobre: la pace come chiave per lo sviluppo secondo Pagliaro (Inca Cgil)
In piazza il 25 ottobre: la pace come chiave per lo sviluppo secondo Pagliaro (Inca Cgil)
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La pace rappresenta un tema cruciale per il futuro del nostro Paese e, come sottolineato da Michele Pagliaro, presidente dell’Inca Cgil, è la base fondamentale per qualsiasi processo di sviluppo economico e sociale. In un’intervista rilasciata all’agenzia di stampa Adnkronos/Labitalia, Pagliaro ha annunciato la mobilitazione prevista per il 25 ottobre, evidenziando l’importanza di una manifestazione che intende porre l’accento sulla necessità di un ripensamento delle politiche governative, in particolare riguardo alla Legge di stabilità.

“Torniamo in piazza per mettere le mani avanti e per dire che la Legge di stabilità all’insegna del riarmo non è accettabile”, ha affermato Pagliaro. Questa dichiarazione evidenzia la crescente preoccupazione della Cgil riguardo alla direzione che sta prendendo il governo, con un aumento della spesa militare che, secondo il sindacato, potrebbe distogliere risorse preziose da settori fondamentali come la sanità, l’istruzione e il welfare.

crisi economica e sociale in italia

L’Italia sta attraversando un periodo di crisi economica e sociale. Il sistema di welfare mostra segni di cedimento, con molte famiglie che faticano a far fronte alle spese quotidiane. Le liste di attesa nel settore sanitario, ad esempio, continuano ad allungarsi, rendendo sempre più difficile l’accesso a cure tempestive e di qualità. Questo problema colpisce in particolare le fasce più vulnerabili della popolazione, che non possono permettersi di attendere mesi per un appuntamento medico.

Inoltre, il settore scolastico affronta sfide significative. La scuola pubblica, che dovrebbe essere un pilastro della crescita e dello sviluppo, soffre di investimenti insufficienti e di una carenza di personale docente. La qualità dell’istruzione è fondamentale per il futuro del Paese; investire nella formazione dei giovani significa investire nel capitale umano, una risorsa imprescindibile per la competitività e l’innovazione.

il trasporto pubblico e le piccole e medie imprese

Pagliaro ha messo in evidenza anche la crisi del trasporto pubblico, un altro aspetto cruciale per il benessere dei cittadini. La mobilità è essenziale per garantire l’accesso ai posti di lavoro e ai servizi, ma il trasporto pubblico in molte città italiane è inadeguato, caratterizzato da ritardi e sovraffollamento. La mancanza di una rete di trasporti efficiente limita la libertà di movimento e ha ripercussioni economiche significative, ostacolando la crescita delle imprese e la qualità della vita.

“Servono politiche industriali e risposte per il tessuto delle piccole e medie imprese”, ha continuato Pagliaro. Questo è un punto cruciale, poiché le PMI rappresentano la spina dorsale dell’economia italiana. Tuttavia, molte di queste aziende stanno affrontando difficoltà senza precedenti a causa dei dazi e dei costi energetici elevati. La crisi energetica, accentuata dagli eventi geopolitici recenti, ha messo in ginocchio molte realtà produttive, costringendole a rivedere i propri piani e, in alcuni casi, a chiudere i battenti.

un cambio di rotta necessario

La crescita dei costi energetici ha un impatto diretto sulle condizioni e sulla qualità del lavoro. Le aziende, per mantenere la competitività, si trovano spesso costrette a ridurre i costi, il che può tradursi in tagli al personale o in una diminuzione della qualità dei servizi offerti. In questo contesto, è fondamentale che il governo adotti misure concrete per sostenere le PMI, garantendo loro l’accesso a tariffe energetiche più sostenibili e incentivando investimenti in tecnologie green.

La mobilitazione del 25 ottobre, quindi, non è solo un modo per esprimere dissenso, ma rappresenta anche un’opportunità per richiedere un cambio di rotta. La pace, come sottolineato da Pagliaro, non è solo un obiettivo etico, ma una necessità pratica per garantire uno sviluppo sostenibile. Senza stabilità e sicurezza, non è possibile pianificare un futuro prospero. Le risorse destinate al riarmo, secondo il sindacato, dovrebbero essere dirottate verso settori che possono realmente contribuire al benessere della società.

In questi tempi di incertezze, è più che mai fondamentale far sentire la propria voce e chiedere un impegno concreto da parte del governo per affrontare le sfide attuali. La manifestazione del 25 ottobre si preannuncia come un momento cruciale di mobilitazione collettiva, dove cittadini, lavoratori e sindacati possono unirsi per chiedere una visione di sviluppo che metta al centro la pace, la giustizia sociale e il benessere collettivo.

Written by
Mirko Fabrizi

Sono un appassionato narratore di storie di italiani che hanno deciso di intraprendere un viaggio all’estero, sia per lavoro che per dare vita a nuove avventure imprenditoriali. La mia penna si muove tra le esperienze di chi ha lasciato la propria terra d'origine per seguire sogni e aspirazioni, affrontando sfide e scoprendo opportunità in contesti diversi. Credo fermamente nel potere delle storie di ispirare e connettere le persone, e mi piace esplorare come la cultura italiana si intrecci con quella di altri paesi. Con ogni articolo su smetteredilavorare.it, cerco di dare voce a chi ha scelto di cambiare il proprio destino, portando un pezzo d'Italia nel mondo e dimostrando che la passione e la determinazione possono aprire le porte a nuove realtà.

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