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Università: Beverina presenta l’obiettivo U19 per unire ricerca accademica e industria

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Università: Beverina presenta l'obiettivo U19 per unire ricerca accademica e industria
Università: Beverina presenta l'obiettivo U19 per unire ricerca accademica e industria
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L’Università degli Studi di Milano Bicocca ha recentemente inaugurato un nuovo spazio dedicato alla ricerca e all’innovazione, denominato Ergon-U19. Questo innovativo centro è situato nell’ex centrale a idrogeno in via Boschi di Stefano a Milano, un edificio che ha una storia significativa legata alla ricerca industriale dell’idrogeno. Dopo oltre vent’anni di inattività, l’edificio torna a vivere con un rinnovato scopo: facilitare l’incontro tra la ricerca accademica e il mondo industriale.

Durante l’inaugurazione, Luca Beverina, professore di Chimica organica e prorettore dell’università, ha sottolineato l’importanza di questo spazio, definendolo “unico” e dotato delle “caratteristiche giuste, degli spazi e dei volumi giusti”. Queste caratteristiche sono fondamentali per colmare il divario che spesso separa la ricerca accademica dalla sua applicazione pratica. Beverina ha affermato che alcune delle ricerche condotte qui riguarderanno:

  1. Materiali per lo stoccaggio di energia
  2. Spettroscopia d’avanguardia
  3. Applicazioni in medicina, geotermia e monitoraggio del territorio

Questa varietà di aree di ricerca dimostra la versatilità dello spazio e la sua capacità di attrarre progetti di rilevanza sociale e ambientale.

L’architettura dell’edificio gioca un ruolo cruciale in questo nuovo approccio alla ricerca. Originariamente progettato per scopi industriali, il layout presenta un carroponte che, secondo Beverina, potrebbe sembrare più adatto a un’acciaieria che a un’università. Tuttavia, l’intento dell’università è stato quello di preservare la struttura, evitando una ristrutturazione completa che avrebbe potuto limitare le potenzialità innovative. “Abbiamo sentito l’energia di questo luogo”, ha spiegato il prorettore, “e ci ha permesso di portare nel nostro DNA una scala di ricerca e innovazione a cui normalmente non siamo abituati”. Questa scelta di preservare l’integrità dello spazio è un chiaro segno dell’ambizione dell’università di affrontare le sfide attuali con un approccio innovativo, unendo tradizione e modernità.

Il progetto di Ergon-U19 si inserisce all’interno della missione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che mira a sostenere la ricerca e l’innovazione in Italia. L’ecosistema Musa, di cui l’università è parte integrante, è stato concepito per servire il territorio di Bicocca, promuovendo una sinergia tra la comunità accademica e quella locale. Questo approccio collaborativo è essenziale per garantire che le scoperte scientifiche non rimangano confinate nei laboratori, ma possano tradursi in applicazioni concrete che beneficiano la società nel suo complesso.

Beverina ha anche evidenziato il ruolo della sostenibilità nel progetto, affermando che l’obiettivo è contribuire a una transizione ecologica e a uno sviluppo compatibile con i principi dell’economia circolare. La ricerca che avrà luogo negli spazi di U19 non si limiterà a esplorare nuove frontiere scientifiche, ma si concentrerà anche su soluzioni pratiche per affrontare le sfide ambientali. Questa visione è in linea con le tendenze globali che vedono la sostenibilità come un elemento fondamentale per il progresso.

L’Università di Milano Bicocca ha già avviato diversi progetti focalizzati sull’innovazione e la ricerca applicata. Tuttavia, l’inaugurazione di Ergon-U19 rappresenta un passo significativo nella creazione di uno spazio che unisce diverse discipline e settori. La presenza di fino a cento ricercatori provenienti da ambiti diversi favorirà un ambiente di scambio e collaborazione che potrebbe portare a scoperte sorprendenti e innovative.

Il progetto ha anche un forte impatto sociale, poiché mira a coinvolgere la comunità locale nelle attività di ricerca. Questo approccio è particolarmente importante in un’epoca in cui la fiducia tra la ricerca accademica e il pubblico è stata messa a dura prova. L’apertura di U19 potrebbe rappresentare una nuova era in cui la scienza e la tecnologia diventano sempre più accessibili e comprensibili per i cittadini, promuovendo la cultura scientifica e l’educazione.

Inoltre, la scelta di Milano come sede di questo progetto non è casuale. La città è un hub per l’innovazione e la ricerca, ospitando numerose università, centri di ricerca e aziende. La posizione strategica di Ergon-U19 favorirà la creazione di sinergie tra diversi attori del mondo accademico e industriale, creando opportunità di collaborazione che potrebbero portare a risultati significativi nel campo della ricerca e dello sviluppo.

In sintesi, l’inaugurazione di Ergon-U19 segna un’importante tappa nel percorso di innovazione dell’Università di Milano Bicocca, con l’obiettivo di creare un ponte tra la ricerca accademica e il mondo industriale. Con un focus sulla sostenibilità, la comunità e il trasferimento tecnologico, questo nuovo spazio promette di diventare un punto di riferimento per la ricerca applicata e per il progresso della società nel suo complesso.

Written by
Mirko Fabrizi

Sono un appassionato narratore di storie di italiani che hanno deciso di intraprendere un viaggio all’estero, sia per lavoro che per dare vita a nuove avventure imprenditoriali. La mia penna si muove tra le esperienze di chi ha lasciato la propria terra d'origine per seguire sogni e aspirazioni, affrontando sfide e scoprendo opportunità in contesti diversi. Credo fermamente nel potere delle storie di ispirare e connettere le persone, e mi piace esplorare come la cultura italiana si intrecci con quella di altri paesi. Con ogni articolo su smetteredilavorare.it, cerco di dare voce a chi ha scelto di cambiare il proprio destino, portando un pezzo d'Italia nel mondo e dimostrando che la passione e la determinazione possono aprire le porte a nuove realtà.

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