Dal 13 al 16 ottobre, Ancona ospiterà il 69° Congresso nazionale degli ordini degli ingegneri d’Italia, un evento fondamentale per il settore ingegneristico e per la società civile in generale. In un’intervista rilasciata all’Adnkronos/Labitalia, il presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri, Angelo Domenico Perrini, ha evidenziato l’importanza di questo congresso, sottolineando come l’ingegnere giochi un ruolo cruciale nella salvaguardia e nello sviluppo della società contemporanea.
“Il nostro obiettivo – ha dichiarato Perrini – è quello di evidenziare ancora una volta come l’ingegnere sia il protagonista della società civile”. Questa affermazione non è solo un’affermazione retorica, ma rappresenta un principio fondamentale che guida l’operato degli ingegneri in Italia e nel mondo. Gli ingegneri non si occupano solo di costruzioni e infrastrutture, ma sono coinvolti in una vasta gamma di settori, dalla bioingegneria all’informatica, fino ai processi industriali. In un’epoca in cui la tecnologia e l’innovazione sono in continua evoluzione, la figura dell’ingegnere diventa sempre più centrale.
La sicurezza al centro del congresso
Quest’anno il congresso si concentrerà in particolare sulla sicurezza, un tema di grande attualità e rilevanza. “Abbiamo cercato di occuparci di sicurezza in tutti i campi in cui opera l’ingegnere”, ha spiegato Perrini. Questo approccio multidisciplinare è fondamentale, poiché la sicurezza non riguarda solo le strutture fisiche, ma si estende a tutti gli aspetti della vita quotidiana. Gli ingegneri, con le loro competenze, sono in prima linea nella progettazione di sistemi e soluzioni che garantiscono la sicurezza dei cittadini.
Responsabilità professionale e fiducia dei cittadini
Il presidente del Consiglio nazionale ha anche messo in luce l’importanza della responsabilità professionale. “Noi come Consiglio nazionale abbiamo la responsabilità di garantire i cittadini circa l’attività che i professionisti svolgono e che questa attività sia corretta e coerente con i principi etici che riguardano l’esercizio della professione”. Questo è un aspetto cruciale, poiché la fiducia dei cittadini nei professionisti è fondamentale per il buon funzionamento della società. Gli ingegneri devono quindi non solo essere competenti, ma anche eticamente responsabili.
Formazione e accesso alla professione
Un altro tema di rilevanza trattato da Perrini è la questione della formazione professionale. Gli ingegneri si dichiarano favorevoli al disegno di legge delega per la riforma degli ordinamenti professionali, ritenendo positivo l’allargamento dell’equo compenso a tutte le professioni. Inoltre, il presidente ha sottolineato la necessità di introdurre il tirocinio obbligatorio nel percorso di formazione universitaria. “Vogliamo che i giovani laureati abbiano già delle competenze specifiche da spendere nella loro attività professionale”, ha affermato.
Questa proposta mira a garantire che i neolaureati siano pronti ad affrontare le sfide del mondo del lavoro, riducendo il gap tra formazione accademica e pratica professionale. Perrini ha anche evidenziato l’importanza di rendere il percorso di accesso alla professione di ingegnere più rapido ed efficiente. “Ci battiamo perché sia introdotta la laurea abilitante a valle del tirocinio, in modo tale che l’accesso sia più rapido”, ha dichiarato.
In questo contesto, il congresso di Ancona rappresenta non solo un momento di confronto e aggiornamento, ma anche un’importante opportunità per discutere delle trasformazioni necessarie per rendere l’ingegneria italiana sempre più competitiva e allineata alle esigenze della società moderna. Con il giusto supporto e le necessarie riforme, l’ingegnere potrà continuare a essere non solo un professionista, ma un vero e proprio protagonista della società civile, capace di affrontare le sfide del presente e del futuro.