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Valle d’Aosta: la richiesta di stabilità da parte di Turcato di Confindustria

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Valle d'Aosta: la richiesta di stabilità da parte di Turcato di Confindustria
Valle d'Aosta: la richiesta di stabilità da parte di Turcato di Confindustria
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Nell’attuale panorama economico della Valle d’Aosta, Francesco Turcato, presidente di Confindustria Valle d’Aosta, lancia un appello urgente per la stabilità politica nella regione. In vista delle prossime elezioni regionali, Turcato ha sottolineato l’importanza di un governo regionale capace di garantire continuità e coerenza, elementi fondamentali per accompagnare le imprese verso un futuro più prospero. “Chiediamo che la politica svolga il suo compito nel miglior modo possibile e che si trovi un governo stabile”, ha dichiarato Turcato in un’intervista a Adnkronos/Labitalia. Negli ultimi anni, la Valle d’Aosta ha sperimentato un cambio continuo di governance, creando incertezze e difficoltà per gli imprenditori locali.

Il bisogno di stabilità

Per gli industriali valdostani, la stabilità politica non è solo una questione di governance, ma un prerequisito per lo sviluppo economico. “È fondamentale avere un unico interlocutore, dal presidente fino agli assessori”, ha spiegato Turcato, evidenziando come i continui cambi di leadership portino a una perdita di tempo e risorse. Ogni volta che si cambia interlocutore, le aziende devono ricominciare il processo di dialogo e negoziazione, rallentando il progresso di progetti essenziali.

Le criticità infrastrutturali

Uno dei principali problemi che affliggono le imprese valdostane è rappresentato dalle infrastrutture. Turcato ha messo in evidenza che, oltre al cruciale traforo del Monte Bianco, ci sono molte altre problematiche infrastrutturali che richiedono attenzione. “Il tema industriale fondamentale degli ultimi anni nella nostra regione sono le infrastrutture”, ha affermato. La necessità di un raddoppio del tunnel del Monte Bianco è una battaglia che Turcato sta portando avanti da tempo, sottolineando l’importanza di garantire un’infrastruttura moderna e sicura per il trasporto di merci e persone.

I principali problemi infrastrutturali includono:

  1. Raddoppio del tunnel del Monte Bianco: una necessità per garantire sicurezza e modernità.
  2. Ritardi nella costruzione del nuovo terminal dell’aeroporto di Aosta: inizialmente previsto per il 2024, ora posticipato al 2026-2027, creando difficoltà per il settore turistico e le compagnie aeree.

L’allerta sui dazi

Un altro tema caldo sollevato da Turcato è l’impatto dei dazi imposti a livello internazionale, che stanno già influenzando il sistema industriale valdostano. “Se alcuni credono che l’effetto dei dazi toccherà poco la Valle d’Aosta, si sbagliano”, ha avvertito. La situazione attuale è resa ancora più complessa dalla volatilità dei mercati, che rende difficile per le aziende pianificare futuri investimenti.

Turcato ha richiamato l’attenzione sulla Cogne Acciai, una delle aziende chiave della regione, che ha recentemente richiesto la cassa integrazione per quasi mille dipendenti a causa della crisi del settore. “I dazi statunitensi stanno impattando sulle nostre imprese in modo significativo”, ha spiegato, evidenziando come l’aumento dei costi dovuto ai dazi possa rendere impossibile l’esportazione di prodotti.

Le sfide del settore industriale

Oltre alle difficoltà legate ai dazi e alle infrastrutture, Turcato ha anche parlato delle sfide quotidiane che affrontano le industrie locali. “La parte industriale fa la ‘padrona’ in Valle d’Aosta”, ha affermato, sottolineando che la regione non è solo un polo turistico, ma ha una realtà economica complessa e articolata, che richiede attenzione e investimenti. Le aziende locali, dai settori manifatturiero e tessile fino a quello siderurgico, stanno affrontando condizioni di mercato molto difficili.

Turcato ha concluso il suo intervento esortando la futura governance della Valle d’Aosta a guardare al futuro, piuttosto che ai problemi del passato. “È fondamentale che chiunque si trovi a governare la Regione si concentri su un progetto a lungo termine, in grado di supportare le nostre imprese e il loro sviluppo”, ha affermato, lasciando intendere che la stabilità politica è l’unico modo per far fronte alle sfide economiche che la regione si trova a dover affrontare.

Written by
Mirko Fabrizi

Sono un appassionato narratore di storie di italiani che hanno deciso di intraprendere un viaggio all’estero, sia per lavoro che per dare vita a nuove avventure imprenditoriali. La mia penna si muove tra le esperienze di chi ha lasciato la propria terra d'origine per seguire sogni e aspirazioni, affrontando sfide e scoprendo opportunità in contesti diversi. Credo fermamente nel potere delle storie di ispirare e connettere le persone, e mi piace esplorare come la cultura italiana si intrecci con quella di altri paesi. Con ogni articolo su smetteredilavorare.it, cerco di dare voce a chi ha scelto di cambiare il proprio destino, portando un pezzo d'Italia nel mondo e dimostrando che la passione e la determinazione possono aprire le porte a nuove realtà.

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