In vista delle elezioni regionali del 28 e 29 settembre, il presidente di Confindustria Marche, Roberto Cardinali, ha delineato chiaramente le aspettative degli industriali marchigiani verso il futuro governo regionale. Intervistato da Adnkronos/Labitalia, Cardinali ha evidenziato l’importanza di porre l’industria al centro dell’agenda politica, sottolineando che lo sviluppo economico del territorio dipende in gran parte da un’azione coordinata e strategica nei primi giorni di mandato.
Durante un incontro con i candidati avvenuto l’11 settembre, Cardinali ha presentato un documento strategico che delinea le sfide e le priorità per le imprese marchigiane nei prossimi anni. Questo documento rappresenta una base solida per la costruzione di un programma di politica industriale efficace e mirato. Cardinali ha affermato: “Abbiamo chiesto ai candidati di mettere l’industria al centro dell’agenda politica”, rimarcando il ruolo cruciale dell’industria come motore dell’economia regionale e fattore di coesione sociale.
Priorità per il nuovo governo regionale
Un punto chiave del discorso di Cardinali è stata l’importanza della legge approvata il 1° agosto sulle politiche industriali, che fornisce un quadro organico per affrontare le sfide del settore. Questa legge istituisce un tavolo regionale per la politica industriale, in cui si dovranno riunire istituzioni, imprese e sindacati. Cardinali ha messo in evidenza la necessità di “animare” questo tavolo, individuando le risorse necessarie per il suo funzionamento. Ha dichiarato: “Chiederemo al nuovo governo regionale di attivare questo tavolo fin dal primo giorno e di garantire le risorse per la legge varata”.
Un altro tema cruciale sollevato da Cardinali è la Zona Economica Speciale (ZES), strumento che potrebbe portare significativi benefici economici al territorio marchigiano. Cardinali ha affermato: “Chiediamo che il nuovo governo regionale spinga per dare concretezza alla ZES, intercedendo con il governo nazionale per assicurare risorse adeguate”. La ZES rappresenta un’opportunità per attrarre investimenti e stimolare lo sviluppo economico locale, ma è essenziale che vengano adottate misure compensative per le aree che non potranno usufruire dei benefici fiscali legati a questo strumento.
Infrastrutture e gestione dei rifiuti
Le infrastrutture e la gestione dei rifiuti sono altre questioni di rilevante importanza per Confindustria Marche. Cardinali ha sottolineato l’urgenza di interventi per assicurare l’autosufficienza impiantistica della regione, un aspetto cruciale per garantire la sostenibilità delle imprese marchigiane. Ha aggiunto: “Aspettiamo misure rapide e concrete su questi fronti”, evidenziando la necessità di un approccio integrato per affrontare le sfide ambientali e industriali.
Impatti dei dazi e necessità di internazionalizzazione
In un contesto globale sempre più complesso, Cardinali ha affrontato il tema dei dazi imposti dagli Stati Uniti, che stanno avendo un impatto significativo sull’economia marchigiana. Ha avvertito: “Gli effetti si faranno sentire nei prossimi mesi”, sottolineando come l’incertezza riguardo ai dazi stia influenzando le decisioni aziendali. “Ora che il livello dei dazi è fissato, dobbiamo considerare anche il cambio euro-dollaro, un ulteriore ostacolo per le vendite dei nostri prodotti”.
Il mercato statunitense, uno dei principali punti di riferimento per le esportazioni marchigiane, sta vivendo un momento di difficoltà, soprattutto per settori chiave come la meccanica, i macchinari, il comparto moda e l’agroalimentare. Cardinali ha dichiarato: “Ci aspettiamo un impatto trasversale su tutti i settori, e per questo è fondamentale lavorare sia a livello nazionale che regionale per adottare contromisure adeguate”.
Per affrontare queste sfide, Cardinali ha sottolineato l’importanza di un piano di supporto all’internazionalizzazione delle aziende marchigiane. La diversificazione dei mercati internazionali diventa quindi una priorità strategica, con un occhio di riguardo verso aree come il Mercosur e altre potenzialità di sviluppo in Asia. Ha concluso: “La Confindustria nazionale sta chiedendo da tempo di esplorare nuove opportunità di mercato, e le Marche non possono rimanere indietro”.
In sintesi, le elezioni regionali rappresentano un momento cruciale per il futuro dell’industria marchigiana. Le richieste di Cardinali riflettono la necessità di un impegno concreto da parte della politica per sostenere le imprese e garantire uno sviluppo sostenibile e coeso per la regione. L’industria, come ha sottolineato il presidente di Confindustria Marche, è un motore fondamentale per l’economia locale e richiede attenzione e risorse per affrontare le sfide del futuro.