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Zero Emissions Day: come le imprese affrontano la sfida tra procurement e digitale

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Zero Emissions Day: come le imprese affrontano la sfida tra procurement e digitale
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Alla vigilia della Giornata Mondiale delle Emissioni Zero, che si celebra il 21 settembre, il dibattito sul ruolo delle imprese nella lotta per la neutralità climatica si intensifica. Secondo l’Agenzia Europea dell’Ambiente, il settore industriale e quello energetico rappresentano oltre il 40% delle emissioni di gas serra nell’Unione Europea. In questo contesto, è interessante notare come anche la pubblicità digitale, spesso sottovalutata, abbia un impatto notevole, superando addirittura le emissioni generate dal traffico aereo globale. Diverse aziende italiane, interpellate da Adnkronos/Labitalia, offrono testimonianze preziose su come la transizione verso le emissioni zero non sia un traguardo da raggiungere nel lontano 2050, ma un obiettivo che richiede azioni immediate, investimenti e sinergie.

Il procurement come alleato strategico

Un primo passo cruciale nel percorso verso la sostenibilità è rappresentato dal procurement, un elemento strategico per tutte le aziende. Daniele Civini, Head of Sales di Jaggaer Italia, sottolinea l’importanza di questo aspetto: “Il procurement è diventato un alleato indispensabile per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità di un’azienda. Tramite le scelte d’acquisto, è possibile influenzare direttamente l’impatto ambientale dell’intera organizzazione. L’innovazione digitale consente oggi di ottimizzare la supply chain, riducendo inefficienze, costi nascosti ed emissioni”. Questa visione è supportata da una crescente consapevolezza della necessità di una filiera estesa, trasparente e monitorata.

Trasparenza e monitoraggio nella filiera

Azzurra Gullotta, Sales Manager di Achilles per l’Italia e la Spagna, conferma che per raggiungere realmente le emissioni zero è indispensabile coinvolgere l’intera filiera, inclusi i fornitori minori. “Trasparenza e monitoraggio costante sono essenziali per garantire credibilità e un impatto ambientale concreto. Molti fornitori desiderano ridurre la loro impronta di carbonio, ma non sempre hanno le risorse o le competenze necessarie. Per questo, è fondamentale supportarli con piani pratici, sviluppati con esperti e aggiornati nel tempo, per garantire miglioramenti concreti e duraturi”.

Il ruolo delle energie rinnovabili

Accanto alla gestione della filiera, il contributo delle energie rinnovabili e delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) è un altro pilastro fondamentale della transizione verso un’economia sostenibile. Moreno Scarchini, CEO di EnergRed, afferma: “Siamo nel pieno della sesta ondata di innovazione e rivoluzione tecnologica, il cui driver fondamentale è l’energia. Il progresso sociale ed economico dipenderà da come l’energia viene prodotta e impiegata. Aiutare le imprese e i territori a dotarsi di infrastrutture di generazione distribuita da fonti rinnovabili è essenziale per costruire un presente più efficiente e sostenibile”.

Innovazione digitale e misurazione delle emissioni

Anche il mondo digitale è chiamato a fare la sua parte, adottando strumenti innovativi per la misurazione delle emissioni. Elisa Lupo, Country Manager Italia, Spagna e Portogallo di Integral Ad Science (IAS), sottolinea come la misurazione dell’impronta di carbonio delle campagne pubblicitarie digitali stia diventando una componente fondamentale delle strategie aziendali. “Con l’inasprimento delle normative sulle emissioni di carbonio e le crescenti aspettative degli stakeholder, sempre più brand si impegnano concretamente per la sostenibilità. La misurazione dell’impatto carbonico non è solo una questione di trasparenza, ma anche un modo per garantire che le azioni siano coerenti con le promesse di sostenibilità in ogni campagna”.

Con una crescente attenzione verso la sostenibilità e l’innovazione, le imprese italiane si trovano di fronte a una sfida cruciale: trasformare le proprie pratiche e adottare misure efficaci per contribuire a un futuro a zero emissioni.

Written by
Mirko Fabrizi

Sono un appassionato narratore di storie di italiani che hanno deciso di intraprendere un viaggio all’estero, sia per lavoro che per dare vita a nuove avventure imprenditoriali. La mia penna si muove tra le esperienze di chi ha lasciato la propria terra d'origine per seguire sogni e aspirazioni, affrontando sfide e scoprendo opportunità in contesti diversi. Credo fermamente nel potere delle storie di ispirare e connettere le persone, e mi piace esplorare come la cultura italiana si intrecci con quella di altri paesi. Con ogni articolo su smetteredilavorare.it, cerco di dare voce a chi ha scelto di cambiare il proprio destino, portando un pezzo d'Italia nel mondo e dimostrando che la passione e la determinazione possono aprire le porte a nuove realtà.

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