Il turismo enogastronomico in Italia sta vivendo un periodo di straordinaria crescita, diventando una delle principali attrattive per i visitatori di tutto il mondo. Con un contributo di oltre 40 miliardi di euro all’economia nazionale, di cui 9,2 miliardi derivano da attività dirette, questo settore dimostra un potenziale incredibile. Inoltre, il turismo enogastronomico offre ben 114.000 posti di lavoro a tempo pieno, evidenziando la sua importanza non solo economica, ma anche occupazionale. Le prospettive future sono altrettanto promettenti, con un crescente interesse da parte dei turisti, sia europei che extraeuropei, per le esperienze legate al cibo e al vino.
opportunità di sviluppo nel turismo enogastronomico
Il trend positivo del turismo enogastronomico apre nuove opportunità di sviluppo, specialmente per le aree rurali e interne del Paese. Per sfruttare al meglio questo potenziale, è necessario investire in professionisti altamente specializzati, come il Product Manager per il turismo enogastronomico. Questa figura emergente ha il compito di trasformare l’eccellenza enogastronomica italiana in una destinazione turistica di valore.
Roberta Garibaldi, presidente di AITE (Associazione Italiana Turismo Enogastronomico), sottolinea l’importanza di questa figura. Secondo Garibaldi, il turismo enogastronomico ha bisogno di professionisti capaci di pianificare strategie territoriali e costruire prodotti integrati. Il riconoscimento del Product Manager è essenziale per garantire un futuro solido al settore.
il ruolo del product manager
Il ruolo del Product Manager per il turismo enogastronomico va oltre la semplice organizzazione di esperienze. Questa figura adotta un approccio di “destination stewardship”, mirato a creare un valore diffuso sul territorio. Tra le sue responsabilità principali ci sono:
- Analisi delle risorse territoriali
- Costruzione di prodotti integrati
- Implementazione di standard qualitativi per esperienze sostenibili e accessibili
Inoltre, il Product Manager collabora con enti pubblici e privati, fungendo da facilitatore nella valorizzazione dei finanziamenti e nella creazione di partnership istituzionali. Questo approccio consente di trasformare risorse spesso disorganizzate in un’offerta turistica organica e competitiva.
esempi concreti di successo
Diversi territori italiani stanno già beneficiando della presenza di Product Manager nel turismo enogastronomico. Ad esempio, Stefania Clemente di Trentino Marketing ha sviluppato una piattaforma digitale per semplificare la prenotazione delle esperienze in cantina. In Toscana, Bruna Caira di Valdichiana Living traduce l’identità del territorio in esperienze turistiche sostenibili e autentiche. Infine, in Emilia-Romagna, Igino Morini del Consorzio del Parmigiano Reggiano sta creando un progetto di accoglienza per i caseifici, mirando a trasformare l’accoglienza in un vero e proprio asset imprenditoriale.
Questi esempi dimostrano come il turismo enogastronomico non solo valorizzi i prodotti tipici, ma contribuisca anche a rafforzare l’identità culturale e sociale dei territori. La figura del Product Manager si rivela, quindi, cruciale per il futuro di questo settore, garantendo esperienze uniche e sostenibili per i turisti che scelgono di esplorare le meraviglie culinarie italiane.