L’Oltrepò Pavese, una delle regioni vinicole più affascinanti e storicamente significative d’Italia, si prepara a festeggiare un traguardo straordinario: il 160° anniversario della produzione di Blanc de Noirs, il primo spumante italiano ottenuto da uve Pinot Nero. Questa celebrazione avrà luogo durante la quinta edizione dell’evento ‘Oltrepò: Terra di Pinot Nero’, organizzato dal Consorzio Classese Oltrepò Pavese. L’evento si svolgerà il 21 e 22 settembre 2024 a Golferenzo, uno dei ‘Borghi più belli d’Italia’, e promette di mettere in luce l’eccellenza vitivinicola di questa storica regione.
Il Pinot Nero, che rappresenta il cuore pulsante dell’Oltrepò, è un vitigno che ha trovato nelle colline di questa zona un habitat ideale, grazie a un microclima favorevole e a suoli ricchi di minerali. La manifestazione non si limiterà a celebrare la tradizione, ma si concentrerà anche sull’innovazione. Infatti, il 2025 segnerà l’introduzione di un nuovo disciplinare, che porterà alla nascita del Classese, una denominazione unica nel suo genere, dedicata esclusivamente al Metodo Classico elaborato da Pinot Nero vinificato in bianco o rosé.
Importanza dell’anniversario
Francesca Seralvo, presidente del Consorzio Classese Oltrepò Pavese, ha sottolineato l’importanza di questo anniversario, affermando che “la nostra è una terra storicamente vocata a questo tipo di bollicina”. La Seralvo ha anche evidenziato come il Consorzio stia lavorando intensamente per perfezionare il disciplinare del Metodo Classico Docg, puntando sulla qualità e sull’identità che il nome Classese rappresenta. “Il 2025 sta presentando numerose sfide, ma attraverso il confronto e una strategia chiara possiamo affrontarle”, ha aggiunto, rimarcando il ruolo cruciale dell’evento come piattaforma per il dialogo e la collaborazione tra produttori, operatori del settore e appassionati.
Dettagli dell’evento
La manifestazione del 21 settembre sarà aperta al pubblico e offrirà un’opportunità unica per degustare i vini di 29 cantine locali, interagire con i produttori e scoprire le peculiarità del territorio. Sarà possibile esplorare una varietà di stili e approcci al Pinot Nero, permettendo ai partecipanti di immergersi nel ricco patrimonio enologico dell’Oltrepò. I biglietti sono disponibili online a 35 euro, con un prezzo ridotto a 25 euro per i soci di associazioni come Ais, Fisar, Onav e per gli studenti.
Il giorno successivo, il 22 settembre, sarà dedicato agli operatori del settore e al mondo Ho.Re.Ca., con banchi d’assaggio e degustazioni professionali. In questa giornata, il focus sarà sul blanc de noirs, che sarà il protagonista indiscusso della rassegna. Durante la sessione tecnica, i sommelier Fisar guideranno i partecipanti in un approfondimento sulla purezza e sull’identità del Pinot Nero, offrendo uno sguardo privilegiato sulle tecniche di vinificazione che hanno reso questo vino così speciale.
Verso il futuro
L’assessore regionale all’Agricoltura, Alessandro Beduschi, ha espresso il suo entusiasmo per l’evento, sottolineando come ‘Oltrepò: Terra di Pinot Nero’ non solo celebri le radici della tradizione vinicola locale, ma lanci anche una sfida verso il futuro. “La nascita del Classese segna un passaggio epocale, che affonda nelle tradizioni ma guarda con decisione all’innovazione e alla qualità”, ha affermato. Questo approccio è fondamentale per garantire che l’Oltrepò Pavese continui a ricevere riconoscimenti non solo a livello nazionale, ma anche internazionale.
Elena Lucchini, assessore alla Famiglia e alle Pari opportunità, ha evidenziato l’importanza di promuovere il territorio attraverso eventi come questo. “Un territorio autentico, una storia unica e una vocazione vitivinicola straordinaria sono oggi il patrimonio più prezioso del Consorzio Classese Oltrepò Pavese“, ha commentato. “Promuovere il valore e la qualità dei vini lombardi significa far crescere un turismo rispettoso dell’identità locale”, ha aggiunto, sottolineando come la valorizzazione dei borghi storici possa contribuire a un turismo sostenibile e consapevole.
La storia del Pinot Nero in Oltrepò Pavese è lunga e affascinante. Le prime bottiglie di spumante furono prodotte nel 1865 a Rocca de’ Giorgi, segnando l’inizio di una tradizione che oggi è riconosciuta a livello mondiale. Oltre ai vini spumanti, l’Oltrepò è famoso anche per i suoi vini rossi e bianchi, che riflettono la diversità del territorio e la passione dei produttori locali. Con la celebrazione di questi 160 anni, il Consorzio Classese Oltrepò Pavese si pone l’obiettivo di continuare a scrivere la storia della viticoltura in questa regione, con uno sguardo sempre rivolto verso il futuro, all’insegna della qualità, dell’innovazione e della valorizzazione del patrimonio locale.