L’edizione 2025 del convegno Codau ha messo in evidenza un tema cruciale per il futuro del sistema universitario italiano: la coopetizione tra gli atenei. Il presidente di Codau, Alberto Scuttari, ha illustrato come questo concetto possa rappresentare un nuovo paradigma per le università, che si trovano a dover affrontare sfide senza precedenti in un contesto demografico e finanziario complesso.
La coopetizione, un termine che unisce le parole “collaborazione” e “competizione”, si riferisce a una strategia in cui le università, pur continuando a competere nell’attrazione di risorse umane, finanziarie e tecnologiche, si impegnano a collaborare su tematiche di rilevanza strategica. Tra queste, Scuttari ha citato in particolare la ricerca, un ambito in cui la condivisione di know-how e risorse può portare a risultati significativi e innovativi.
Il ruolo del PNRR
Questo approccio è diventato ancora più rilevante alla luce del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che ha fornito un’importante spinta al sistema universitario italiano. Il PNRR ha infatti incentivato non solo la collaborazione tra atenei, ma anche il dialogo con il mondo imprenditoriale. Scuttari ha sottolineato come sia fondamentale costruire ponti tra le università e le imprese, specialmente nei progetti di didattica innovativa. Questo scambio è essenziale per garantire che gli studenti siano formati in modo adeguato alle esigenze del mercato del lavoro.
Sinergia tra atenei e settore privato
La necessità di una sinergia tra le istituzioni accademiche e il settore privato è diventata evidente anche in altri contesti, come le infrastrutture fisiche e digitali. In un periodo in cui la digitalizzazione sta trasformando il panorama educativo, la cooperazione tra atenei diventa cruciale per sviluppare piattaforme e servizi che possano migliorare l’esperienza degli studenti e facilitare l’accesso all’istruzione superiore.
Scuttari ha messo in evidenza come, in un contesto di trend demografico negativo, la cooperazione tra atenei possa rivelarsi determinante per affrontare le sfide future. L’andamento demografico in Italia, caratterizzato da una diminuzione del numero di giovani in età scolare e universitaria, rappresenta una minaccia per le università, che potrebbero trovarsi a dover gestire strutture sempre più costose in un momento di minore afflusso di studenti. La coopetizione, in questo senso, è vista come una soluzione per ottimizzare risorse e investimenti, garantendo allo stesso tempo un servizio di qualità agli studenti.
Sostenibilità e infrastrutture moderne
Inoltre, Scuttari ha richiamato l’attenzione sull’importanza di non fare affidamento esclusivamente sull’aumento del finanziamento pubblico. Con il PNRR che ha fornito una spinta iniziale, è fondamentale che le università sviluppino strategie sostenibili per il futuro. La sfida è duplice:
- Mantenere gli standard qualitativi.
- Migliorare l’accesso equo all’istruzione universitaria per tutti i ragazzi, indipendentemente dalla loro provenienza socio-economica.
Il convegno ha rappresentato anche un’opportunità per discutere di altre problematiche critiche che le università italiane stanno affrontando. Tra queste, la necessità di attrarre e trattenere talenti in un contesto globale sempre più competitivo. Le università devono non solo offrire programmi di studio di alta qualità, ma anche creare un ambiente stimolante e inclusivo che possa attrarre studenti e ricercatori da tutto il mondo.
In questo scenario, la cooperazione internazionale può svolgere un ruolo fondamentale. Le università italiane sono chiamate a costruire alleanze strategiche con istituzioni accademiche estere, per condividere risorse, esperienze e buone pratiche. Queste collaborazioni possono portare a scambi di studenti e docenti, a progetti di ricerca congiunti e a una maggiore visibilità delle università italiane a livello globale.
Infine, la questione della sostenibilità è emersa come un tema centrale. Le università devono essere in prima linea nel promuovere pratiche sostenibili, non solo nei loro campus, ma anche nei contenuti formativi offerti agli studenti. La responsabilità sociale delle università è diventata un tema di crescente importanza, e la coopetizione può rappresentare un’opportunità per sviluppare iniziative comuni che affrontino le sfide ambientali e sociali del nostro tempo.
In sintesi, il convegno Codau 2025 ha posto l’accento sulla necessità di un cambiamento di paradigma nel modo in cui le università italiane operano. La coopetizione emerge come una strategia chiave per affrontare le sfide attuali e future, promuovendo una cultura di collaborazione e innovazione che possa garantire un futuro sostenibile e prospero per il sistema universitario italiano.