Il convegno Codau 2025, giunto alla sua XXII edizione, si configura come un evento fondamentale per il mondo universitario italiano, riunendo i direttori generali delle amministrazioni universitarie per discutere le sfide e le opportunità del sistema accademico. Quest’anno, il tema centrale è la “coopetizione”, un approccio strategico che integra elementi di cooperazione e competizione tra le università. L’inaugurazione del convegno è stata affidata alla professoressa Giovanna Iannantuoni, rettrice dell’Università degli Studi di Milano Bicocca e presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (Crui), la quale ha messo in evidenza l’importanza di un corpo amministrativo sempre più moderno e orientato alla gestione manageriale.
Le sfide della modernità
Nelle sue dichiarazioni, Iannantuoni ha sottolineato che l’università italiana è composta da circa 2 milioni di studenti e studentesse, oltre a un corpo docente e a personale amministrativo e bibliotecario essenziali per il funzionamento delle istituzioni accademiche. Secondo la rettrice, è cruciale che queste tre componenti lavorino in sinergia per affrontare i cambiamenti epocali che stanno investendo il settore.
- Le università stanno affrontando grandi cambiamenti verso:
- Modernità
- Efficienza
- Gestione del post Pnrr
- Internazionalizzazione
Iannantuoni ha affermato che queste sfide possono essere vinte solo se il corpo amministrativo evolve verso una gestione più moderna e manageriale. La transizione verso un modello di governance universitaria più efficiente è necessaria non solo per gli investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), ma anche per adattarsi a un contesto globale in continua evoluzione. La pandemia di Covid-19 ha accelerato molte trasformazioni già in atto, spingendo le università a ripensare non solo i loro curricula, ma anche la loro struttura organizzativa e gestionale.
L’importanza della coopetizione
Il concetto di coopetizione, al centro del dibattito di quest’anno, è particolarmente rilevante in un momento storico in cui le università devono affrontare sfide comuni, come l’attrazione di fondi, la ricerca di collaborazioni internazionali e la creazione di reti di eccellenza. Le dichiarazioni di Iannantuoni si allineano con questa visione, proponendo una cooperazione strategica tra istituzioni diverse per massimizzare le risorse e i risultati.
Iannantuoni ha dichiarato: “Proprio di questo si parla: come crescere insieme in armonia”, evidenziando la necessità di un dialogo costante tra le università per affrontare le sfide future. La coopetizione può portare a risultati significativi in vari ambiti, dalla ricerca alla didattica, passando per l’innovazione tecnologica. Collaborando su progetti comuni, le università possono migliorare la loro offerta formativa e rafforzare la loro posizione nel panorama internazionale.
Post Pnrr e futuro dell’università
Un altro punto cruciale affrontato da Iannantuoni riguarda il periodo post Pnrr. Con l’uscita dal piano di finanziamento, le università si troveranno a dover gestire risorse in modo più autonomo e strategico. “Dobbiamo raccogliere le sfide per la crescita del nostro Paese”, ha affermato, sottolineando l’importanza di investire in un corpo amministrativo capace di rispondere alle esigenze di un sistema universitario in evoluzione. Questo richiederà un cambiamento culturale all’interno delle istituzioni, dove il personale amministrativo dovrà essere formato non solo per gestire i fondi, ma anche per contribuire alla pianificazione strategica e all’innovazione.
La modernizzazione della gestione universitaria non può prescindere da un adeguato piano di formazione per il personale. È fondamentale che i membri del corpo amministrativo siano formati in competenze manageriali e tecnologiche, affinché possano affrontare le sfide del futuro con competenza e proattività. Iannantuoni ha posto l’accento su come una formazione continua e mirata possa portare a un miglioramento generale dell’efficienza e della qualità dei servizi offerti agli studenti e al personale docente.
Infine, Iannantuoni ha chiuso il suo intervento con una visione ottimista per il futuro delle università italiane, invitando tutti i partecipanti a lavorare insieme per costruire un’università più forte. “Tutti insieme costruiremo un’università più forte per un Paese migliore”, ha affermato, sottolineando l’importanza di una rete di alleanze tra università, istituzioni pubbliche e settore privato. Solo attraverso la collaborazione e la condivisione di obiettivi comuni sarà possibile affrontare le sfide del futuro e contribuire al progresso della società italiana.
Il convegno Codau 2025 si presenta quindi non solo come un’opportunità di confronto, ma anche come un momento di riflessione su come il sistema universitario italiano possa evolvere per rispondere alle esigenze di un mondo in rapida trasformazione. La visione di un corpo amministrativo più moderno e manageriale rappresenta un passo fondamentale verso la realizzazione di questo obiettivo.