Il dibattito sulle pensioni in Italia continua a essere un tema di grande rilevanza, specialmente alla luce delle recenti dichiarazioni di Alberto Brambilla, presidente del Centro studi e ricerche Itinerari Previdenziali. Durante la presentazione dell’Osservatorio sulla spesa pubblica, Brambilla ha messo in evidenza come il continuo cambiamento delle regole del sistema pensionistico possa compromettere la coesione sociale del Paese. La sua analisi, intitolata “La svalutazione delle pensioni in Italia”, ha rivelato le problematiche legate alla rivalutazione delle pensioni e l’impatto delle manovre finanziarie recenti.
le preoccupazioni di brambilla sulle pensioni
Brambilla ha richiamato l’attenzione sul monitoraggio dell’Ocse, “Pension at a Glance”, evidenziando che solo Italia e Austria continuano a modificare arbitrariamente le regole pensionistiche. Questo cambiamento costante rappresenta una minaccia non solo per il sistema pensionistico, ma anche per il legame intergenerazionale che esso rappresenta. Secondo Brambilla, “il sistema pensionistico è il più grande patto intergenerazionale che un Paese possa costruire”, e le frequenti modifiche generano incertezze e sfiducia tra le generazioni.
l’analisi delle manovre finanziarie
Il rapporto presentato da Itinerari Previdenziali, in collaborazione con Cida, ha analizzato gli effetti delle manovre finanziarie sulle rendite pensionistiche nell’ultimo trentennio. I risultati sono preoccupanti:
- Dal 2012 al 2022, i pensionati con rendite superiori a cinque volte il minimo hanno subito una perdita del potere d’acquisto del 10%.
- L’inflazione dal 2022 ha ulteriormente eroso il valore delle pensioni, portando a un’ulteriore perdita del 10%.
- Se l’inflazione rimanesse stabile attorno al 2% nei prossimi dieci anni, i pensionati potrebbero affrontare un ulteriore ridimensionamento del 5% delle loro entrate.
Questi dati non solo evidenziano le difficoltà economiche dei pensionati, ma anche le crescenti disparità tra le diverse categorie di pensionati. Le politiche di rivalutazione, spesso ambigue e soggette a cambiamenti improvvisi, possono creare un divario economico e sociale tra chi ha accesso a pensioni più elevate e chi vive con rendite minime.
l’importanza di un sistema pensionistico equo
Brambilla ha sottolineato la necessità di un maggiore impegno politico e istituzionale per affrontare il problema della svalutazione delle pensioni. Secondo lui, questo tema è stato sottovalutato dalla classe politica e dalla Corte costituzionale, con potenziali conseguenze gravi per la coesione sociale. Le generazioni più anziane rappresentano una parte significativa della popolazione italiana e le loro condizioni economiche sono cruciali per mantenere l’equilibrio sociale.
In un contesto economico globale complesso e segnato dalla pandemia di COVID-19, è essenziale che le politiche pensionistiche siano sostenibili e giuste. Un aspetto critico emerso dallo studio è la necessità di rivedere le modalità di indicizzazione delle pensioni, attualmente considerate inadeguate. Brambilla ha evidenziato che un sistema pensionistico equo deve prevedere una rivalutazione che tenga conto dell’andamento reale dei prezzi e delle necessità economiche delle famiglie.
L’analisi di Itinerari Previdenziali non si limita a presentare dati, ma solleva questioni cruciali su come il sistema pensionistico italiano possa evolvere per rispondere alle sfide contemporanee. La sfida è costruire un sistema che garantisca non solo la sostenibilità economica, ma anche il rafforzamento del legame intergenerazionale, fondamentale per il futuro del Paese. In un periodo di crescente disuguaglianza economica e sociale, è essenziale che le politiche pensionistiche siano progettate con una visione a lungo termine, per garantire un’adeguata protezione a tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro situazione economica.