Nel primo semestre del 2025, il mercato del lavoro in somministrazione ha registrato un significativo aumento degli occupati a tempo indeterminato, superando la soglia di 149.000 unità. Questo dato rappresenta un incremento del 5,4% rispetto ai 141.000 lavoratori a tempo indeterminato registrati nello stesso periodo del 2024. A confermare queste informazioni è Assolavoro, l’associazione nazionale delle agenzie per il lavoro, che ha analizzato attentamente l’andamento del settore in collaborazione con Adnkronos/Labitalia.
Tuttavia, nonostante il boom degli assunti a tempo indeterminato, il primo semestre del 2025 ha visto un lieve calo degli occupati totali e delle ore lavorate rispetto all’anno precedente. Il numero medio mensile degli occupati in somministrazione si è attestato a poco meno di 464.000 unità, registrando una diminuzione del 2,1% rispetto ai circa 473.000 occupati nel primo semestre del 2024. Questo scenario complesso riflette un andamento del mercato del lavoro che, sebbene caratterizzato da luci e ombre, mostra un trend di progressiva qualificazione.
Analisi del monte retributivo
L’analisi di Assolavoro rivela anche che il monte retributivo, ovvero il volume totale delle retribuzioni generate dai contratti in somministrazione, ha mostrato una crescita modesta pari allo 0,2%. Questo incremento, sebbene limitato, è significativo in un contesto di contrazione generale del mercato del lavoro. Infatti, il numero medio mensile degli occupati alle dipendenze con contratto a tempo indeterminato è passato da 15.945.000 nel primo semestre 2024 a 16.391.000 nel 2025, evidenziando una crescita del 2,8%. Al contrario, i dipendenti con contratto a termine sono diminuiti da 2.838.000 a 2.619.000, con un calo del 7,7%.
Tendenze nel mercato del lavoro
Un dato interessante riguarda la composizione degli occupati tramite agenzia: nel primo semestre del 2025, si sono continuate a registrare due tendenze opposte nelle componenti a tempo determinato e a tempo indeterminato. Da un lato, si è osservata una contrazione degli occupati in somministrazione con contratti a tempo determinato, che hanno visto un calo del 5,3%, scendendo a poco meno di 315.000 rispetto ai 332.000 dello stesso periodo dell’anno precedente. Dall’altro lato, gli occupati a tempo indeterminato hanno registrato una crescita netta, superando le 149.000 unità.
Questa crescita degli occupati a tempo indeterminato ha avuto un impatto positivo anche sul monte ore lavorate e sul volume delle retribuzioni complessive, che hanno mostrato andamenti in crescita per gli occupati a tempo indeterminato e in diminuzione per quelli a tempo determinato. Nonostante la flessione degli occupati a tempo determinato, il settore ha beneficiato di una maggiore stabilità e soddisfazione lavorativa per i dipendenti a tempo indeterminato, che spesso godono di retribuzioni più elevate.
Commenti e prospettive future
Francesco Baroni, presidente di Assolavoro, ha commentato i dati, sottolineando che “una lettura di questi dati, scevra da pregiudizi, evidenzia un percorso di ulteriore e progressiva qualificazione del lavoro tramite le agenzie”. Il presidente ha spiegato che la diminuzione dei dipendenti in somministrazione a tempo determinato è accompagnata da un aumento costante di quelli assunti con un contratto stabile. Questo cambiamento si traduce in lavoratori che beneficiano di retribuzioni e diritti tipici del lavoro dipendente, mostrando livelli di soddisfazione non inferiori rispetto ai colleghi assunti direttamente dalle aziende.
Baroni ha anche voluto difendere il modello di staff leasing, spesso criticato da chi non comprende appieno le sue potenzialità. Secondo il presidente, questo istituto rappresenta una risposta efficace alle esigenze di stabilità del lavoratore e alle necessità di organizzazione interna delle aziende. Ha aggiunto che chi confonde il lavoro in somministrazione con situazioni di sotto-tutela, come le finte partite IVA o le cooperative spurie, è o poco informato o in malafede.
In questo contesto, è importante notare come la somministrazione di lavoro stia evolvendo, diventando un’opzione sempre più attrattiva per le aziende che cercano flessibilità e per i lavoratori in cerca di stabilità. Le agenzie per il lavoro stanno giocando un ruolo cruciale nel collegare domanda e offerta, contribuendo a un mercato del lavoro più dinamico e qualificato.
L’analisi di Assolavoro offre spunti interessanti per comprendere le dinamiche attuali del mercato del lavoro in Italia e le opportunità di crescita che possono derivare da una maggiore qualificazione e stabilità per i lavoratori. Con l’approccio giusto, le agenzie possono diventare un pilastro fondamentale per il futuro occupazionale del paese.