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Il legno: un alleato dimenticato nella geopolitica internazionale secondo Giraudo

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Il legno: un alleato dimenticato nella geopolitica internazionale secondo Giraudo
Il legno: un alleato dimenticato nella geopolitica internazionale secondo Giraudo
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Durante il convegno ‘Il futuro del mondo legno: economia circolare e risorse forestali’, svoltosi a Mantova, l’economista e storico Alessandro Giraudo ha presentato una visione affascinante sul ruolo cruciale del legno nella storia delle relazioni internazionali. Professore di Geopolitica delle materie prime e gestione dei rischi all’INSEEC di Parigi, Giraudo ha messo in evidenza come il legno non sia stato solo una risorsa economica, ma anche uno strumento strategico nelle dinamiche geopolitiche nel corso dei secoli.

Il legno come risorsa strategica

Secondo Giraudo, il legno ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo delle civiltà. In epoche antiche, la mancanza di legno locale ha costretto molte culture a cercare risorse altrove, dando vita a relazioni commerciali e conflitti. Ecco alcuni esempi significativi:

  1. Antico Egitto: La scarsità di legno autoctono per la costruzione di navi portò gli egiziani a dipendere dal legno di cedro proveniente dalle foreste libanesi, fondamentale per le navi commerciali e gli scambi culturali.
  2. Califfati del Medio Oriente: La penuria di legno richiedeva l’acquisizione di legname da altre fonti, come le mangrovie, utilizzate per costruire imbarcazioni, influenzando le rotte commerciali e le strategie militari.
  3. Guerra tra Venezia e l’Impero Ottomano: Il legno veniva utilizzato come strumento di guerra, con i giannizzeri che proteggevano le foreste cruciali per la costruzione delle navi e distruggevano le risorse forestali nemiche per indebolire la capacità navale dell’avversario.

Il legno nella storia delle colonie americane

Un altro esempio significativo fornito da Giraudo riguarda le 13 colonie americane e la loro ribellione contro l’Inghilterra. Di fronte a una grave deforestazione, le colonie interrompevano i flussi di legno verso la madrepatria. Gli inglesi, cercando alternative, contattarono Caterina di Russia per l’invio di legname e soldati. La risposta di Caterina, che rifiutò di alterare gli equilibri geopolitici, evidenziò la complessità delle risorse naturali e delle alleanze internazionali.

L’importanza del legno oggi

Il legno ha continuato a mantenere la sua importanza nei secoli successivi. La sua rilevanza nella costruzione navale, nell’architettura e nell’industria moderna sottolinea come questa risorsa naturale non sia mai stata solo un bene materiale, ma un elemento cardine che ha influenzato le relazioni tra stati e popoli. Con l’attuale crescente interesse verso pratiche sostenibili e l’economia circolare, il legno sta vivendo una nuova rinascita, non solo come risorsa economica, ma anche come simbolo di sostenibilità e rispetto per l’ambiente.

Il convegno di Mantova ha rappresentato un’importante occasione di riflessione sulle risorse forestali e sull’impatto delle politiche economiche e ambientali nel contesto contemporaneo. Giraudo ha esortato i partecipanti a considerare il legno come un elemento strategico nelle politiche di sviluppo sostenibile, sottolineando l’importanza di una gestione responsabile delle risorse forestali.

In un’epoca in cui la crisi climatica e la sostenibilità sono al centro del dibattito globale, il legno offre opportunità uniche per rivedere le nostre pratiche e i nostri valori. L’intervento di Giraudo ha fornito spunti provocatori su come le risorse naturali possano continuare a influenzare le relazioni internazionali, richiedendo un approccio che integri la storia con le sfide contemporanee. L’interazione tra economia, geopolitica e sostenibilità è più rilevante che mai, e il legno, con la sua storia ricca e complessa, rimane al centro di questa discussione.

Written by
Mirko Fabrizi

Sono un appassionato narratore di storie di italiani che hanno deciso di intraprendere un viaggio all’estero, sia per lavoro che per dare vita a nuove avventure imprenditoriali. La mia penna si muove tra le esperienze di chi ha lasciato la propria terra d'origine per seguire sogni e aspirazioni, affrontando sfide e scoprendo opportunità in contesti diversi. Credo fermamente nel potere delle storie di ispirare e connettere le persone, e mi piace esplorare come la cultura italiana si intrecci con quella di altri paesi. Con ogni articolo su smetteredilavorare.it, cerco di dare voce a chi ha scelto di cambiare il proprio destino, portando un pezzo d'Italia nel mondo e dimostrando che la passione e la determinazione possono aprire le porte a nuove realtà.

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