Nel contesto giuridico e professionale italiano, la recente approvazione della Delega al Governo per la riforma dell’ordinamento della professione di dottore commercialista e di esperto contabile ha generato un clima di ottimismo e aspettative di cambiamento. Questo è particolarmente vero per i tributaristi, rappresentati dal presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi, Riccardo Alemanno, il quale ha accolto con favore l’inclusione della Legge numero 4 del 2013 nel disegno di legge.
Alemanno ha espresso soddisfazione per il riconoscimento delle attività professionali tutelate da questa legge, evidenziando l’importanza di garantire la protezione delle professioni già esistenti. La Legge 4/2013, che stabilisce norme per la regolazione delle professioni non organizzate in ordini, è cruciale per i tributaristi, che operano in un mercato in continua evoluzione, caratterizzato da sfide normative e concorrenza sempre più agguerrita.
Importanza della riforma dell’ordinamento professionale
La riforma dell’ordinamento professionale è un tema di grande rilevanza, non solo per i professionisti coinvolti, ma anche per i fruitori dei servizi. La regolamentazione delle professioni deve considerare il delicato equilibrio tra la tutela delle attività professionali e la necessità di garantire un mercato aperto e competitivo. In questo contesto, Alemanno ha messo in guardia contro il rischio di introdurre riserve su attività attualmente libere, un approccio che sarebbe inaccettabile sia per il mercato sia per le normative europee sulla concorrenza.
L’iter legislativo che accompagna questa riforma sarà seguito con attenzione, come sottolineato dal presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi. Questo atteggiamento di vigilanza è fondamentale per assicurare che le modifiche proposte non compromettano l’integrità delle professioni già esistenti e non creino disparità nel trattamento delle diverse categorie professionali. Il rischio di una regolamentazione eccessiva potrebbe generare distorsioni, limitando la libertà di esercizio professionale e, in ultima analisi, danneggiando i consumatori.
Dialogo tra professionisti e innovazione
Alemanno ha evidenziato la necessità di un dialogo costruttivo tra le diverse professionalità, siano esse associative o ordinistiche. La collaborazione tra commercialisti e tributaristi rappresenta un esempio virtuoso di come le diverse figure professionali possano lavorare insieme per il bene comune. Questo confronto è essenziale per affrontare le sfide normative e rispondere in modo adeguato alle esigenze di un mercato in evoluzione.
Il sistema duale delle professioni, che prevede sia percorsi associativi sia ordinistici, è un punto chiave nel dibattito attuale. Il presidente di Confassociazioni, Angelo Deiana, ha sempre sostenuto l’importanza di questa struttura, e Alemanno condivide pienamente questa visione. È fondamentale che le deleghe di riforma delle professioni organizzate in ordini tengano conto di questo aspetto, garantendo così una protezione adeguata per tutte le categorie professionali coinvolte.
Opportunità e sfide nel settore
In un’epoca in cui la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica stanno trasformando il modo di lavorare, è essenziale che i professionisti si adattino e rispondano prontamente ai cambiamenti. I tributaristi, in particolare, si trovano al centro di questa trasformazione, dovendo gestire non solo le questioni fiscali tradizionali, ma anche le nuove sfide legate a:
- E-commerce
- Criptovalute
- Uso dei big data
Pertanto, la formazione continua e l’aggiornamento professionale saranno cruciali per garantire che i professionisti siano in grado di offrire servizi di alta qualità e al passo con i tempi. Alemanno ha sottolineato che le rappresentanze professionali devono essere pronte a cogliere queste opportunità, collaborando con le istituzioni e le associazioni di categoria per promuovere iniziative che favoriscano l’innovazione e la crescita professionale.
In questo contesto di cambiamento e riforma, la figura del tributarista emerge come sempre più centrale e necessaria. La loro competenza e specializzazione sono fondamentali per garantire un adeguato supporto alle imprese e ai cittadini, in un panorama economico sempre più complesso e interconnesso. La riforma dell’ordinamento professionale rappresenta quindi non solo un’opportunità di riconoscimento, ma anche una sfida che i professionisti devono affrontare con determinazione e spirito di collaborazione.