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Vino e confini: il ‘So(g)no’ tra Collio e Brda unisce arte e natura

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Vino e confini: il 'So(g)no' tra Collio e Brda unisce arte e natura
Vino e confini: il 'So(g)no' tra Collio e Brda unisce arte e natura
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Recentemente, è stato inaugurato il progetto transfrontaliero Italia-Slovenia “Ars Sine Finibus”, un’iniziativa artistica che si inserisce nel contesto della Capitale europea della cultura “Go!2025”. Questo evento offre l’opportunità di riunire culture, storie e tradizioni di due territori che, sebbene divisi da un confine politico, condividono un’identità culturale e agricola profonda e storica. Promosso dalle aziende Sinefinis, Gradis’ciutta e Ferdinand, il progetto rappresenta un perfetto esempio di come arte e natura possano collaborare per superare le divisioni geografiche e promuovere una visione unitaria.

Le opere e i giovani artisti

Le opere esposte sono il risultato del lavoro di giovani artisti under 35, che hanno partecipato a un concorso con l’intento di esplorare il tema dell’abbattimento dei confini. Tra le installazioni spiccano:

  1. Il santuario e il fortino
  2. L’arco affiancato da un muro
  3. La rappresentativa “mucca senza passaporto”, simbolo di un territorio unito

Queste opere, realizzate con materiali ecosostenibili, trovano spazio nei vigneti che caratterizzano la regione del Collio italiano e del Brda sloveno, emblemi di una tradizione vitivinicola che ha radici profonde e storiche.

L’importanza culturale del progetto

L’importanza di questo progetto è amplificata dalla storia recente della regione, che nel 1947 ha visto la divisione di Gorizia, creando un nuovo confine che ha spezzato una comunità. L’obiettivo di “Ars Sine Finibus” è quindi non solo artistico, ma anche culturale, per riaffermare un’identità condivisa dai custodi di questa terra, un’identità che trascende le divisioni politiche. Gli artisti coinvolti hanno avuto la possibilità di confrontarsi e collaborare con i propri coetanei sloveni, creando opere che raccontano storie di unità e speranza.

La filosofia enologica e il vino transfrontaliero

Il progetto è stato concepito da due viticoltori visionari, Robert Princic di Gradis’ciutta e Matjaz Cetrtic di Ferdinand, entrambi nati nel 1975 e uniti da una filosofia enologica che valorizza la sostenibilità e il rispetto dell’ambiente. La loro collaborazione ha portato alla creazione di “Sinefinis”, un vino spumantizzato che combina uve italiane e slovene, il primo vino transfrontaliero in Europa, simbolo di unione e superamento delle barriere. Questo vino, che esprime l’idea di una terra senza confini, è stato presentato in occasioni ufficiali, diventando un ambasciatore della cultura vitivinicola della regione.

Nel contesto di “Go!2025”, Gorizia e Nova Gorica si sono unite in un’esperienza culturale condivisa, e “Ars Sine Finibus” rappresenta un passo importante verso la ricostruzione di legami storici e culturali. Le opere artistiche, create con materiali riciclati e sostenibili, non sono solo manifestazioni estetiche, ma anche testimonianze della capacità di una comunità di reinventarsi e di cooperare per un futuro comune.

Inoltre, l’artista Marco Nereo Rotelli ha realizzato due installazioni denominate “So(g)no”, collocate nelle cantine di Princic e Cetrtic, che simboleggiano l’unione tra i due territori. Le sfere, che rappresentano grandi acini d’uva, non solo abbelliscono il paesaggio, ma offrono anche un’esperienza multisensoriale: all’interno risuonano musiche e poesie, creando un dialogo tra arte e natura. L’innovativo progetto “Tree talking” di Riccardo Valentini, che permette di comunicare con le viti, rappresenta l’incontro tra scienza e tradizione, unendo l’arte alla sostenibilità.

La realizzazione di “Ars Sine Finibus” e delle opere ad essa collegate dimostra che l’arte e il vino possono essere strumenti potenti per costruire ponti tra culture, offrendo una nuova prospettiva su un territorio ricco di storia e tradizioni. In questo contesto, il vino non è solo un prodotto, ma una narrazione viva che continua a evolversi, unendo passato e futuro in un abbraccio senza confini.

Written by
Mirko Fabrizi

Sono un appassionato narratore di storie di italiani che hanno deciso di intraprendere un viaggio all’estero, sia per lavoro che per dare vita a nuove avventure imprenditoriali. La mia penna si muove tra le esperienze di chi ha lasciato la propria terra d'origine per seguire sogni e aspirazioni, affrontando sfide e scoprendo opportunità in contesti diversi. Credo fermamente nel potere delle storie di ispirare e connettere le persone, e mi piace esplorare come la cultura italiana si intrecci con quella di altri paesi. Con ogni articolo su smetteredilavorare.it, cerco di dare voce a chi ha scelto di cambiare il proprio destino, portando un pezzo d'Italia nel mondo e dimostrando che la passione e la determinazione possono aprire le porte a nuove realtà.

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