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Cani bagnino: eroi a quattro zampe salvano vite al mare e nei laghi

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Cani bagnino: eroi a quattro zampe salvano vite al mare e nei laghi
Cani bagnino: eroi a quattro zampe salvano vite al mare e nei laghi
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La stagione estiva sta per concludersi, ma per la Scuola Italiana Cani Salvataggio (Sics) è stato un periodo ricco di successi e salvataggi. Ferruccio Pilenga, fondatore della Sics, ha dichiarato che quest’estate ha visto decine di salvataggi effettuati dai cani bagnino, accompagnati da un’importante opera di prevenzione. “Grazie ai nostri cani da salvataggio, molte vite sono state messe in salvo, e la nostra azione di sensibilizzazione ha avuto un impatto significativo”, ha affermato Pilenga in un’intervista con Adnkronos/Labitalia.

La missione della Sics

Fondata oltre 36 anni fa, la Sics è diventata un punto di riferimento internazionale per la formazione di unità cinofile specializzate nel salvataggio nautico. La sua missione è chiara: addestrare cani e conduttori a lavorare insieme per garantire la sicurezza in spiaggia e sui laghi. “Il nostro programma di formazione non si limita a un approccio teorico, ma si basa su anni di esperienza e di pratica sul campo”, ha proseguito Pilenga.

La formazione degli animali inizia a settembre e prosegue fino a maggio. Durante questo periodo, gli istruttori della Sics lavorano intensamente con i cani, che provengono principalmente da razze come il Terranova, il Labrador e il Golden Retriever. “Queste razze sono particolarmente adatte per il salvataggio in acqua grazie alle loro doti naturali di nuoto e resistenza”, ha spiegato Pilenga.

Un programma di addestramento completo

La Sics offre un programma di addestramento che include:

  1. Tecniche di salvataggio in acqua
  2. Attività a terra
  3. Sviluppo di un forte legame tra cane e conduttore

È fondamentale che i cani sviluppino un forte legame con il loro conduttore, elemento chiave per un intervento efficace durante il salvataggio. “La relazione tra cane e conduttore è alla base del nostro metodo di addestramento”, ha sottolineato Pilenga. “Solo dopo aver completato l’addestramento a terra e in acqua, si ottiene il brevetto di salvataggio Sics, un riconoscimento che attesta le competenze acquisite”.

Un impegno per la sicurezza

Oltre a formare unità cinofile, la Sics svolge un’importante attività di volontariato. Le unità cinofile operano non solo sulle spiagge, ma anche nei laghi e durante eventi pubblici, garantendo la sicurezza di bagnanti e visitatori. “I nostri cani non sono solo strumenti di salvataggio, ma anche ambasciatori di sicurezza e positività”, ha detto Pilenga, sottolineando come questi animali contribuiscano a creare un ambiente più sicuro e rassicurante per tutti.

La Sics ha anche un accordo di collaborazione con la Guardia Costiera e le Capitanerie di Porto, che consente alle unità cinofile di operare su mezzi navali. “Questo è un aspetto fondamentale della nostra formazione”, ha affermato Pilenga. “Prepariamo i nostri cani e i loro conduttori a lavorare in situazioni critiche, utilizzando tecniche avanzate di salvataggio in acqua e metodi di intervento con mezzi di soccorso e elicotteri”.

Il percorso formativo per diventare un’unità cinofila è impegnativo, ma estremamente gratificante. “L’addestramento richiede dedizione, impegno e una grande passione per il lavoro con i cani e per il salvataggio”, ha dichiarato Pilenga. “Il nostro obiettivo è di creare un team affiatato e preparato, in grado di affrontare qualsiasi situazione di emergenza”.

Il lavoro svolto dalla Sics è di vitale importanza e i risultati ottenuti parlano chiaro: decine di salvataggi, un forte impegno per la prevenzione e una crescente sensibilizzazione sulla sicurezza in acqua. In un mondo dove gli incidenti possono accadere in un attimo, la presenza di cani bagnino addestrati può fare la differenza tra la vita e la morte.

Written by
Mirko Fabrizi

Sono un appassionato narratore di storie di italiani che hanno deciso di intraprendere un viaggio all’estero, sia per lavoro che per dare vita a nuove avventure imprenditoriali. La mia penna si muove tra le esperienze di chi ha lasciato la propria terra d'origine per seguire sogni e aspirazioni, affrontando sfide e scoprendo opportunità in contesti diversi. Credo fermamente nel potere delle storie di ispirare e connettere le persone, e mi piace esplorare come la cultura italiana si intrecci con quella di altri paesi. Con ogni articolo su smetteredilavorare.it, cerco di dare voce a chi ha scelto di cambiare il proprio destino, portando un pezzo d'Italia nel mondo e dimostrando che la passione e la determinazione possono aprire le porte a nuove realtà.

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