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Blockchain in aula: come colmare il gap di competenze per un futuro digitale e occupazionale

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Blockchain in aula: come colmare il gap di competenze per un futuro digitale e occupazionale
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L’integrazione della tecnologia blockchain e del Web3 nei programmi didattici sta diventando sempre più cruciale in un mondo che si evolve rapidamente verso il digitale. Molti studenti europei iniziano a familiarizzare con le criptovalute come Bitcoin, ma la loro comprensione delle tecnologie fondamentali che le sostengono e delle applicazioni pratiche rimane spesso superficiale. Vugar Usi Zade, COO di Bitget, uno dei principali exchange di criptovalute a livello mondiale, evidenzia l’importanza di colmare questo gap formativo in un’intervista con Adnkronos Labitalia.

la mancanza di risorse educative

Secondo Usi Zade, il deficit di conoscenza è principalmente attribuibile alla mancanza di risorse educative complete. Attualmente, la formazione sulla blockchain è spesso limitata a:

  1. Corsi brevi offerti da università private.
  2. Diplomi post-laurea.
  3. Programmi di master accreditati, che rimangono poco diffusi in tutta l’Unione Europea.

Questo scenario non solo limita le opportunità di apprendimento, ma genera anche una carenza di professionisti preparati nel settore.

la crescente domanda di esperti

La domanda di esperti con competenze nella tecnologia blockchain è in forte aumento. Una ricerca condotta da Bitget prevede la creazione di 500.000 nuovi posti di lavoro nel settore entro il 2030. Le applicazioni spaziano dalla logistica alla sanità, fino alla finanza e oltre. Tuttavia, l’istruzione tradizionale tende a fornire solo una base generica, senza affrontare le competenze specialistiche necessarie in aree come:

  • Sistemi decentralizzati
  • Smart contract
  • Crittografia

“Incorporando questi argomenti nei curricula, possiamo preparare gli studenti per le carriere del futuro,” afferma Usi Zade, evidenziando l’importanza di sviluppare un nuovo modo di pensare al business e alla tecnologia.

approcci innovativi all’insegnamento

Insegnare argomenti complessi come la blockchain e gli smart contract richiede approcci pedagogici innovativi. Usi Zade suggerisce che “workshop pratici” possano fornire agli studenti l’opportunità di partecipare attivamente, costruendo la loro comprensione tramite attività pratiche. La gamification è un metodo efficace, come dimostrato dalle iniziative “Learn2Earn”, che premiano gli studenti con token digitali o badge per il completamento di moduli educativi.

Inoltre, l’apprendimento basato sul gioco può trasformare concetti complessi in esperienze divertenti. Un esempio è la Bitget Web3 Encyclopedia, che utilizza un formato A-Z e illustrazioni divertenti per rendere argomenti come altcoin e zero-knowledge proofs accessibili anche ai lettori più giovani.

Per migliorare la qualità dell’educazione sulla blockchain, Usi Zade sottolinea l’importanza di un approccio collaborativo tra le istituzioni. Le partnership tra università e leader di settore possono portare alla co-creazione di corsi e programmi specializzati che affrontano direttamente il gap di competenze nel mondo del lavoro.

In questo contesto, la blockchain non è solo una tecnologia emergente, ma un’innovazione che ridefinisce il modo in cui interagiamo con il mondo. Preparare gli studenti a comprendere e utilizzare efficacemente queste tecnologie è una responsabilità collettiva di educatori, aziende e istituzioni. Solo così potremo garantire che le future generazioni siano pronte a cogliere le opportunità offerte da un mercato del lavoro in rapida evoluzione, contribuendo a costruire un’economia più inclusiva e sostenibile.

Written by
Mirko Fabrizi

Sono un appassionato narratore di storie di italiani che hanno deciso di intraprendere un viaggio all’estero, sia per lavoro che per dare vita a nuove avventure imprenditoriali. La mia penna si muove tra le esperienze di chi ha lasciato la propria terra d'origine per seguire sogni e aspirazioni, affrontando sfide e scoprendo opportunità in contesti diversi. Credo fermamente nel potere delle storie di ispirare e connettere le persone, e mi piace esplorare come la cultura italiana si intrecci con quella di altri paesi. Con ogni articolo su smetteredilavorare.it, cerco di dare voce a chi ha scelto di cambiare il proprio destino, portando un pezzo d'Italia nel mondo e dimostrando che la passione e la determinazione possono aprire le porte a nuove realtà.

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