Il mondo delle bevande alcoliche italiane sta attraversando una fase critica a causa delle recenti decisioni sui dazi imposti dagli Stati Uniti. Sebastiano Caffo, presidente del Consorzio Nazionale Grappa e amministratore delegato del Gruppo Caffo 1915, ha espresso preoccupazione riguardo all’impatto di questi dazi sul mercato americano, un terreno di gioco fondamentale per l’industria dei distillati italiani.
le aspettative di esenzione per i superalcolici
Caffo ha chiarito, in un’intervista con Adnkronos/Labitalia, che ci si aspettava un’esenzione per i superalcolici italiani, poiché questi prodotti non possono essere sostituiti con alternative americane. Le bevande alcoliche italiane, come la grappa e il limoncello, sono protette da indicazioni geografiche che ne garantiscono l’autenticità e la qualità. “La Francia ha una situazione simile con i suoi vini e distillati, e ci si aspettava una maggiore attenzione da parte della politica internazionale”, ha affermato Caffo.
accordo politico sui dazi
Il 27 luglio scorso, durante un incontro in Scozia, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e il presidente americano Joe Biden hanno raggiunto un accordo politico sui dazi, fissando un tetto massimo al 15%. Tuttavia, questo accordo non prevede esenzioni specifiche per vino e superalcolici, sollevando preoccupazioni tra i produttori europei. Caffo ha sottolineato l’importanza di avere un orizzonte temporale certo riguardo ai dazi, affermando: “Non possiamo trovarci a discutere ogni anno se il dazio passerà da 15% a 30% o a 50%”.
l’importanza del mercato americano
Il mercato statunitense è cruciale per i distillatori italiani. Secondo i dati di Nomisma, il valore dell’export di distillati italiani si attesta intorno ai 2 miliardi di euro all’anno, con gli Stati Uniti che rappresentano circa il 13% di questo valore. Nel 2023, il mercato americano ha registrato un incremento del 26% nelle esportazioni di distillati italiani, a testimonianza del crescente apprezzamento dei consumatori americani per la qualità e la tradizione delle bevande italiane.
Caffo ha evidenziato la necessità di un’adeguata strategia di promozione da parte degli Stati europei e della stessa Unione Europea. “È fondamentale dedicare risorse alla promozione dei nostri prodotti alcolici negli Stati Uniti per evitare un crollo nei volumi di esportazione”, ha dichiarato. Le istituzioni europee dovranno lavorare in sinergia per proteggere questo settore cruciale, creando campagne di marketing e iniziative che mettano in risalto l’unicità delle bevande europee.
In conclusione, la questione dei dazi si inserisce in un contesto più ampio di relazioni commerciali tra Stati Uniti e Europa. Nonostante le preoccupazioni, Caffo mantiene un certo ottimismo, sperando in spiragli di dialogo e soluzioni vantaggiose per entrambe le parti. Il settore dei superalcolici, simbolo della cultura italiana e motore economico, è pronto a rispondere alle sfide del mercato globale, continuando a conquistare i cuori e i palati dei consumatori americani.