Il panorama turistico italiano sta attraversando un periodo di grande attenzione, con esperti che cercano di fare chiarezza sulla situazione attuale. Graziano Debellini, presidente di Th Group, azienda leader nel settore del turismo montano e leisure, ha recentemente rilasciato un’intervista in cui invita a non farsi prendere dal panico e a guardare i dati con un occhio critico. In un contesto in cui le notizie negative sembrano avere più eco rispetto a quelle positive, Debellini sottolinea l’importanza di mantenere una visione equilibrata della situazione.
la situazione attuale del turismo
“Agosto è un mese di discussione,” esordisce Debellini, “e sappiamo bene che nel mondo dell’informazione, le notizie negative tendono a prevalere su quelle positive. Questo comportamento crea spesso un’immagine distorta della realtà”. Con un incremento del 13% sul prodotto estivo, Th Group dimostra che il settore turistico è in buona salute, nonostante la tendenza a focalizzarsi su aspetti critici. “È vero che stiamo assistendo a un cambiamento nei modelli di vacanza, con più persone che preferiscono viaggi più brevi ma più frequenti”, aggiunge il presidente.
la necessità di un ripensamento
Debellini non si limita a difendere i numeri positivi; sottolinea anche la necessità di un ripensamento da parte di molte destinazioni turistiche. “È fondamentale che le località turistiche rivedano le proprie strategie e si adattino alle nuove esigenze del mercato”, afferma. Questo implica:
- Un dialogo costruttivo tra operatori.
- Un coinvolgimento degli enti locali.
- Un ascolto attento delle aspettative dei turisti.
Inoltre, Debellini affronta un punto delicato: la percezione negativa del turismo come settore “non necessario”. “Il turismo è stato spesso visto come un ambito con pochi posti di lavoro dignitosi e una bassa mobilità sociale,” osserva. “Ma ci sono numerosi studi che dimostrano come le vacanze siano essenziali per il benessere psicofisico dei lavoratori”.
turismo come motore dell’economia italiana
In un contesto globale caratterizzato da sfide economiche e sociali, Debellini invita a considerare il turismo come un settore strategico per la ripresa economica del Paese. “Il turismo è un motore dell’economia italiana e, sebbene ci siano delle problematiche, non possiamo permettere che questi aspetti oscurino il potenziale di crescita e sviluppo che il settore offre”, afferma con fermezza.
Un tema centrale del suo intervento è l’importanza di combinare tradizione e innovazione. “La nostra storia e la nostra cultura sono ricchezze inestimabili,” dice, “ma è altrettanto fondamentale sfruttare le nuove tecnologie e le innovazioni”. Debellini porta un esempio concreto per illustrare la sua posizione: la recente uscita di Henri Giscard D’Estaing dal Club Med è un segnale chiaro di come il settore possa essere vulnerabile se non gestito con attenzione.
In questo contesto, Debellini invita gli attori del settore a riflettere su come possano collaborare per creare un ambiente turistico più sostenibile e rispettoso delle tradizioni. “Non possiamo permettere che il turismo diventi una mera fonte di profitto, dobbiamo preservare la sua autenticità e il suo valore intrinseco”, sottolinea.
Inoltre, il presidente di Th Group riconosce che la crisi sanitaria globale ha accelerato il bisogno di innovazione e adattamento nel settore. “Abbiamo visto una crescente domanda di esperienze personalizzate e di qualità. Le persone vogliono sentirsi al sicuro, ma anche valorizzate nelle loro scelte”, afferma. Questo implica un rinnovato impegno da parte degli operatori turistici per garantire standard di qualità e sicurezza elevati.
Debellini conclude il suo ragionamento evidenziando che la chiave per il futuro del turismo italiano risiede nella capacità di adattarsi e innovare, mantenendo sempre una forte connessione con il patrimonio culturale e naturale del Paese. “Solo così possiamo sperare di attrarre visitatori non solo nel breve periodo, ma anche nel lungo termine”, afferma. La sfida è grande, ma con una visione chiara e un impegno condiviso, il settore turistico italiano ha tutte le carte in regola per continuare a prosperare e a rappresentare un pilastro fondamentale dell’economia nazionale.