L’analisi del mercato globale attuale, fornita da Ernesto Lanzillo, Partner e Deloitte Private Leader, mette in evidenza una realtà che molte aziende italiane devono affrontare: la necessità di adottare una visione strategica e di lungo periodo. Questo approccio è essenziale non solo per sopravvivere, ma anche per prosperare in un contesto caratterizzato da volatilità e frammentazione. Secondo le previsioni di Istat e Ice, nel 2024 l’export italiano subirà una leggera flessione dello 0,4% rispetto all’anno precedente, raggiungendo un valore complessivo di 623,5 miliardi di euro. In questo scenario, le aziende italiane devono rafforzare il loro impegno verso l’export, che rappresenta uno dei principali motori di crescita per l’economia nazionale, contribuendo quasi a un terzo del prodotto interno lordo (PIL).
Il ruolo del made in Italy e dell’innovazione
Il Made in Italy, con la sua forte reputazione di qualità e artigianato, gioca un ruolo cruciale in questo contesto. Lanzillo sottolinea che le imprese devono investire nel branding e nell’innovazione per mantenere e ampliare la loro competitività. Un’attenzione particolare deve essere rivolta all’efficientamento dei processi produttivi, che non solo riduce i costi, ma aumenta anche la qualità dei prodotti offerti. L’innovazione, quindi, diventa un imperativo per le aziende che vogliono restare rilevanti nel mercato globale.
Diversificazione dei mercati e opportunità di crescita
Un’altra dimensione fondamentale dell’internazionalizzazione è la diversificazione dei mercati. Le aziende italiane non possono limitarsi a esportare verso i tradizionali partner commerciali; devono esplorare nuovi mercati ad alto potenziale. Questo è in linea con l’obiettivo fissato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che mira a portare il valore dell’export italiano a 700 miliardi di euro entro il 2027. Per raggiungere questo traguardo, è fondamentale che le aziende conoscano e sfruttino le opportunità offerte dal piano strategico dell’export, che include vantaggi fiscali e tariffari.
Le statistiche fornite da Deloitte Private evidenziano che circa il 48% delle aziende premiate nel programma Best Managed Companies (BMC) guarda all’estero per ampliare il proprio mercato. Queste aziende non si limitano a esportare, ma cercano anche collaborazioni con nuovi fornitori, evidenziando un approccio proattivo e strategico verso l’internazionalizzazione. L’analisi dei metodi di ingresso nei mercati esteri mostra che:
- Il 74% delle BMC opta per l’esportazione diretta.
- Altre soluzioni come investimenti diretti e joint ventures sono sempre più comuni.
L’importanza della digitalizzazione e della formazione
Lanzillo evidenzia anche l’importanza della rete di contatti, sia con enti pubblici che privati, e con operatori specializzati. Costruire relazioni solide e strategiche è fondamentale per affrontare la concorrenza. Le piccole e medie imprese (PMI) italiane, in particolare, spesso si trovano in difficoltà nell’internazionalizzarsi a causa di una mancanza di competenze specifiche e di un approccio sistematico. Tuttavia, le aziende che innovano e investono nel rafforzamento delle proprie filiere vedono un aumento del fatturato superiore al 2% rispetto a quelle che non lo fanno.
Inoltre, la digitalizzazione gioca un ruolo centrale nell’ampliamento del business. Il commercio elettronico e i marketplace offrono nuove opportunità per le aziende, consentendo un accesso più rapido e diretto ai mercati esteri. Tuttavia, solo una impresa su tre in Italia investe in innovazione, una statistica che evidenzia una preoccupante mancanza di lungimiranza strategica. Le aziende devono comprendere che l’innovazione non è solo un costo, ma un investimento cruciale per la loro competitività e per l’adattamento ai cambiamenti del mercato globale.
Per affrontare queste sfide, le aziende italiane devono concentrarsi su scelte strategiche che vanno oltre le reazioni rapide a situazioni di crisi. L’importanza di una visione a lungo termine non può essere sottovalutata; le aziende devono essere pronte a investire in ricerca e sviluppo, a formare il proprio personale e a costruire una cultura aziendale che valorizzi l’innovazione e la qualità.
In un contesto globale in continua evoluzione, le aziende italiane hanno l’opportunità di affermarsi come leader nei loro settori, ma solo se sono disposte a superare le scelte tattiche a breve termine e a impegnarsi in una pianificazione strategica che consideri il futuro. Le sfide sono numerose, ma con una mentalità orientata verso l’innovazione e una strategia di internazionalizzazione ben definita, le imprese possono non solo resistere ma prosperare, contribuendo così al rilancio dell’economia italiana nel panorama mondiale.