Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria, ha recentemente rilasciato un’intervista in cui affronta temi cruciali per il futuro dell’industria calabrese, con particolare attenzione all’impatto dei dazi statunitensi sui prodotti europei e sulle strategie necessarie per sostenere le imprese locali. Con un export verso gli Stati Uniti che rappresenta circa l’8% del totale, Ferrara sottolinea l’importanza di proteggere e valorizzare gli investimenti già effettuati dalle aziende calabresi in quel mercato.
L’impatto dei dazi sull’export calabrese
I dazi statunitensi al 15% sui prodotti europei, come evidenziato da Ferrara, sono un argomento complesso e non facilmente decifrabile. L’incertezza su come questi dazi verranno applicati, se colpiranno in modo uniforme tutti i settori o solo alcune categorie specifiche, è una preoccupazione reale per gli imprenditori. Ferrara afferma: “Dobbiamo capire quali settori saranno colpiti e con quale percentuale. Gli Stati Uniti sono un mercato cruciale per la nostra economia, e dobbiamo sostenere le imprese che operano lì.”
Dal 2021, il panorama economico calabrese ha mostrato segni di crescita costante, con un incremento dell’export che è passato da 491 milioni a quasi un miliardo di euro nel 2023. Questo dato riflette un miglioramento significativo, segno che la Calabria ha intrapreso un percorso di apertura e integrazione nei mercati internazionali. Ferrara sottolinea che il sostegno alle imprese deve essere prioritario, affinché non si disperdano gli investimenti già fatti, soprattutto nel settore agroalimentare, che ha visto molte aziende calabresi impegnate in un processo di internazionalizzazione.
Proposte per il futuro dell’industria calabrese
Ferrara propone l’idea di un “piano export” per la Calabria, mirato a mitigare gli effetti negativi dei dazi sugli specifici settori coinvolti. “Non possiamo permetterci di perdere gli investimenti fatti in marketing, in fiere e canali commerciali. È cruciale mantenere la nostra presenza nel mercato statunitense”, afferma. Secondo il presidente di Unindustria, è essenziale identificare nuovi mercati target, come il Mercosur in Sud America (Argentina e Brasile) e il Nord America (Canada), dove esistono già comunità calabresi pronte a fungere da ponte per le aziende locali.
Ferrara pone l’accento sulla necessità di un approccio strategico per l’accesso a nuovi mercati, che richiede:
1. Studio delle normative
2. Analisi dei canali di distribuzione
3. Azioni diplomatiche per facilitare la penetrazione commerciale
L’apertura verso mercati asiatici come il Vietnam, che sta vedendo una crescita significativa, rappresenta un’ulteriore opportunità per le imprese calabresi.
La necessità di un piano giovani e di semplificazione amministrativa
Un altro tema cruciale sollevato da Ferrara è la riqualificazione delle aree industriali, in particolare quella del porto di Gioia Tauro. “Dobbiamo trasformare i porti in poli produttivi e non limitarci al transhipment”, afferma, sottolineando che la riqualificazione è essenziale non solo per l’area retroportuale, ma per tutte le aree industriali della Calabria. In questo contesto, il ruolo dell’Area ZES (Zone Economiche Speciali) diventa fondamentale per attrarre investimenti e semplificare le procedure burocratiche.
Inoltre, Ferrara evidenzia l’urgenza di un “Piano giovani” per contrastare l’emigrazione giovanile che sta impoverendo la regione. “Dobbiamo promuovere l’imprenditorialità giovanile e creare opportunità per i talenti che spesso non riescono a emergere”, sostiene Ferrara, annunciando iniziative per avvicinare il mondo imprenditoriale ai giovani.
Infine, il presidente di Unindustria Calabria conclude con una richiesta di semplificazione amministrativa e potenziamento degli organici per migliorare l’efficienza burocratica. “Le infrastrutture sono fondamentali: il Ponte sullo Stretto, le strade, i porti e l’alta velocità sono essenziali per competere a livello globale”, afferma Ferrara, sottolineando che solo attraverso un’infrastruttura adeguata la Calabria potrà realmente ambire a conquistare nuovi mercati e affermarsi nel contesto economico internazionale.