Nel panorama dell’astronomia moderna, il telescopio Extremely Large Telescope (ELT) rappresenta un passo avanti senza precedenti nella nostra capacità di osservare l’universo. Attualmente in costruzione nel deserto di Atacama in Cile, questo straordinario strumento è destinato a diventare il telescopio più grande del mondo, grazie al suo specchio principale che avrà un diametro di 39 metri. Al centro di questo ambizioso progetto pulsa una tecnologia italiana all’avanguardia: lo specchio M4, sviluppato dall’azienda Microgate con sede a Bolzano. Questo specchio non è solo un componente fondamentale dell’ELT, ma rappresenta anche una delle sfide ingegneristiche più significative nel campo dell’ottica adattiva.
La tecnologia innovativa dello specchio M4
Attualmente, lo specchio M4 è in fase di testing presso la sede di Microgate a Bolzano. Questa innovativa struttura è progettata per deformarsi più di mille volte al secondo, grazie a un sofisticato sistema di attuatori. Questi attuatori, più di 5.000 in totale, generano un campo elettromagnetico che consente allo specchio di “levitare”, evitando qualsiasi contatto meccanico diretto. Tale tecnologia è cruciale per correggere le distorsioni delle immagini causate dalle turbolenze atmosferiche e dalle vibrazioni del telescopio, garantendo così la massima qualità nelle osservazioni astronomiche.
“Siamo estremamente orgogliosi di contribuire a un progetto di tale portata e innovazione come l’ELT,” afferma Roberto Biasi, CTO e co-fondatore di Microgate insieme a suo fratello Vinicio. “Il nostro impegno nello sviluppo del sistema di controllo dello specchio M4 è il culmine di anni di ricerca e sviluppo nel campo dell’ottica adattiva. Questa tecnologia proprietaria, estremamente affidabile e orgogliosamente italiana, ridefinirà la nostra comprensione dell’universo”.
La storia di Microgate e le sue applicazioni
La storia di Microgate è affascinante e affonda le radici nella ricerca accademica. Fondata nel 1989, l’azienda ha inizio con le ricerche di Roberto Biasi e Daniele Gallieni, entrambi dottorandi al Politecnico di Milano. I due hanno sviluppato un modello numerico innovativo per gli specchi adattivi controllati in levitazione magnetica, un concetto concepito dal professor Piero Salinari dell’Osservatorio Astrofisico di Arcetri. Questo primo passo ha aperto la strada a una serie di applicazioni che hanno portato alla creazione di specchi adattivi per i principali telescopi terrestri, come il Very Large Telescope (VLT) dell’European Southern Observatory.
La tecnologia di Microgate ha ormai raggiunto un livello di maturità tale da poter essere utilizzata per la nuova generazione di telescopi di grandi dimensioni, come il Giant Magellan Telescope (GMT), che presenterà specchi secondari adattivi composti da più segmenti. L’ELT, tuttavia, rappresenta un traguardo unico: con i suoi 2,5 metri di diametro e uno spessore di soli 1,95 millimetri, lo specchio M4 è composto da sei segmenti a forma di petalo, progettati per ottimizzare l’illuminazione e la risoluzione delle immagini.
Il futuro di Microgate nell’alta tecnologia
Microgate, in consorzio con Ads International, ha avuto un ruolo di primo piano fin dalle fasi di progettazione e sviluppo dello specchio M4. La sua responsabilità si estende alla progettazione e realizzazione del complesso sistema di controllo elettronico, che gestisce i 5.352 attuatori. Questi attuatori consentono di modificare la superficie dello specchio in tempo reale, adattandosi alle variazioni ambientali e garantendo una precisione migliore di 10 milionesimi di millimetro.
Nel mese di giugno, Microgate ha avviato la fase di test elettromeccanici e ambientali sullo specchio finale, simulando le condizioni di temperatura e umidità tipiche del deserto cileno. Questo approccio garantisce che lo specchio sia perfettamente ottimizzato per le sfide ambientali che affronterà in Cile. Una volta completato il ciclo di test, lo specchio sarà trasferito nella sede di Ads International a Lecco nel dicembre 2025, dove inizierà la fase di test ottico. Il trasferimento finale in Cile è previsto per il 2027.
Microgate non si limita a un solo campo. L’azienda è attiva in diverse aree, sviluppando sistemi di controllo per telescopi, comunicazioni ottiche, tecnologia wireless per il cronometraggio professionale e strumenti per la riabilitazione sportiva. Con una presenza in cinque continenti e collaborazioni con rinomati istituti di ricerca, Microgate è un esempio di eccellenza tecnologica italiana.
Un ulteriore esempio delle sue ambizioni è la spin-off Micro Photon Devices, che sviluppa sensori per singoli fotoni e conta tra i suoi clienti nomi prestigiosi come NASA e MIT. Nel 2023, Microgate ha acquisito una quota di maggioranza dell’austriaca Alge-Timing, diventando leader mondiale nel settore del cronometraggio sportivo. L’incredibile viaggio di Microgate nel mondo dell’alta tecnologia è solo all’inizio, con nuove frontiere che attendono di essere esplorate e conquistate nel campo dell’astronomia e oltre.