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Industria in crisi: l’urgenza del passaggio generazionale tra ostacoli e opportunità

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Industria in crisi: l'urgenza del passaggio generazionale tra ostacoli e opportunità
Industria in crisi: l'urgenza del passaggio generazionale tra ostacoli e opportunità
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In un contesto economico in costante evoluzione, il passaggio generazionale nelle imprese italiane si presenta come una questione cruciale e non più procrastinabile. Marco Oliveri, co-founder e partner di KeyPartners, evidenzia l’urgenza di affrontare questo tema, descrivendolo come una “bomba a orologeria” che potrebbe compromettere la stabilità del tessuto imprenditoriale nazionale. Entro il 2030, oltre 400.000 imprese familiari dovranno affrontare un cambiamento nei vertici, ma solo il 17% di esse ha avviato un processo di successione strutturato.

Le ragioni di questo ritardo non sono solo tecniche, ma spesso affondano le radici in problematiche culturali. Gli imprenditori fondatori tendono a mantenere un controllo centralizzato, mostrando resistenza nel “mollare il timone”. Inoltre, molte aziende operano con una governance informale, poco adatta a gestire una transizione delicata come quella del passaggio generazionale. Oliveri sottolinea che il ricambio viene percepito come una perdita di potere anziché come un’opportunità di rinnovamento. È paradossale che, mentre si pianificano strategie di espansione e digitalizzazione, non si presti la dovuta attenzione alla continuità aziendale.

La nuova generazione di imprenditori

Esiste, però, una nuova generazione di imprenditori pronta a raccogliere il testimone. Questa classe imprenditoriale si distingue per una visione internazionale e una maggiore fluidità nei modelli di business agili e digitali. Sono “nativi digitali” con una crescente attenzione a temi come:

  1. Sostenibilità ambientale
  2. Diversità e inclusione
  3. Impatto sociale

Questi futuri leader sono già esperti nell’utilizzo di tecnologie innovative, dall’intelligenza artificiale ai big data, fino agli strumenti di automazione.

Tuttavia, come ricorda Oliveri, la preparazione tecnica non è sufficiente. È fondamentale che la nuova leadership bilanci il rispetto per la tradizione con il coraggio di innovare. Questo richiede la capacità di dialogare e interagire con generazioni diverse, portando innovazione anche in contesti tradizionali. Le aziende che gestiscono con successo questa transizione sono quelle che sostengono i futuri leader con un sistema di governance moderno e modelli collaborativi.

La professionalizzazione del passaggio generazionale

Per affrontare questa transizione, Oliveri sottolinea l’importanza della professionalizzazione del processo. Non basta identificare il successore; è necessario un piano ben definito, una governance chiara e un assessment delle competenze. KeyPartners si impegna a supportare le aziende attraverso:

  1. Executive search per risorse strategiche
  2. Valutazioni e advisory di leadership
  3. Coaching per le generazioni in ingresso e in uscita
  4. Strumenti per il disegno della governance

KeyPartners costruisce piani di successione personalizzati, dotati di metriche e KPI, aiutando le imprese a vedere la transizione come un’opportunità strategica.

Il ruolo delle istituzioni

Ma cosa possono fare le istituzioni per sostenere il passaggio generazionale nelle piccole e medie imprese italiane? Oliveri sottolinea la necessità di un cambiamento di paradigma: il passaggio generazionale deve essere riconosciuto come una priorità industriale. Ciò implica la creazione di strumenti fiscali e normativi che incentivino la pianificazione della successione, come agevolazioni per chi investe nella formazione dei successori.

Inoltre, è fondamentale istituire tavoli tecnici permanenti tra istituzioni ed esperti per sviluppare soluzioni concrete. Si potrebbe pensare a un credito d’imposta per le imprese che avviano un percorso certificato di successione o a un sistema di premi per i distretti che si rigenerano grazie a governance intergenerazionali.

In un Paese dove il 80% del PIL è generato dalle PMI, la perdita di imprese per mancanza di continuità rappresenta un danno economico e sociale significativo. Il futuro non si eredita: si costruisce con metodo e visione, e affrontare questa sfida con urgenza è fondamentale per garantire la prosperità delle imprese italiane.

Written by
Mirko Fabrizi

Sono un appassionato narratore di storie di italiani che hanno deciso di intraprendere un viaggio all’estero, sia per lavoro che per dare vita a nuove avventure imprenditoriali. La mia penna si muove tra le esperienze di chi ha lasciato la propria terra d'origine per seguire sogni e aspirazioni, affrontando sfide e scoprendo opportunità in contesti diversi. Credo fermamente nel potere delle storie di ispirare e connettere le persone, e mi piace esplorare come la cultura italiana si intrecci con quella di altri paesi. Con ogni articolo su smetteredilavorare.it, cerco di dare voce a chi ha scelto di cambiare il proprio destino, portando un pezzo d'Italia nel mondo e dimostrando che la passione e la determinazione possono aprire le porte a nuove realtà.

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