A pochi chilometri dalle località turistiche più frequentate del Trentino, esiste un luogo fuori dal tempo, che resiste immutato da secoli. Si chiama Iròn ed è un villaggio fantasma incastonato tra i boschi delle Valli Giudicarie, abbandonato da oltre 400 anni ma ancora oggi perfettamente conservato.
Per raggiungerlo bisogna camminare, seguire un sentiero di montagna e lasciarsi guidare dal silenzio. Non ci sono auto, né rumori, né case moderne: solo pietre antiche, legno e storia. Iròn è un piccolo gioiello nascosto che sorprende chiunque riesca ad arrivarci.
Dove si trova Iròn e perché è così unico
Il villaggio fantasma di Iròn si trova nel Comune di Tre Ville, in provincia di Trento, e si affaccia su uno dei versanti della Val d’Algone, a circa 900 metri di altitudine. È circondato da boschi di abeti e larici, nascosto tra i rilievi che precedono il Parco Naturale Adamello-Brenta.
La sua posizione isolata e silenziosa è uno dei motivi per cui il borgo è rimasto intatto nei secoli. A differenza di altri paesi abbandonati, qui le abitazioni in pietra e legno sono ancora in piedi, con i tetti originali, gli architravi e i pozzi visibili. L’assenza totale di automobili, linee elettriche o attività commerciali contribuisce a preservare un’atmosfera autentica.
Come raggiungere il villaggio: il sentiero nel bosco
Per visitare Iròn è necessario percorrere un sentiero a piedi, partendo dal paese di Ragoli (frazione di Tre Ville). Il percorso più diretto è il sentiero SAT 300, ben segnalato, che conduce al borgo in circa 1 ora e 30 minuti di cammino.
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Distanza: 4,5 km solo andata
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Dislivello: +350 metri
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Difficoltà: escursionistica semplice, adatta a tutti con scarpe da trekking
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Periodo consigliato: da aprile a ottobre, in assenza di neve
Il cammino si snoda tra boschi e radure, attraversa ruscelli e antiche mulattiere. Non ci sono punti di ristoro, quindi è importante portare acqua e pranzo al sacco.
Anche se esiste una strada sterrata secondaria per mezzi autorizzati, l’unico modo regolare per accedere è a piedi: ed è proprio questa condizione a rendere il luogo così intimo e affascinante.
La storia di Iròn: dal Medioevo alla peste del 1600
Iròn era un piccolo villaggio contadino, abitato fin dal XIV secolo. Apparteneva alla comunità di Preore e viveva di agricoltura, pastorizia e legna. Le case erano semplici ma funzionali, con tetti in scandole, cortili interni, stalle e depositi.
Il destino del borgo cambiò con la peste del 1630, che colpì duramente l’intera valle. Secondo le cronache locali, il villaggio fu decimato: si dice che sopravvisse un solo abitante, e che per timore del contagio Iròn venne completamente abbandonato. Da allora nessuno vi si è più stabilito in modo permanente.
Nel corso dei secoli, il villaggio è stato lentamente riscoperto dagli escursionisti, dagli storici e dagli amanti della montagna. Oggi fa parte del circuito dell’Ecomuseo della Judicaria, e viene valorizzato con visite guidate e attività culturali durante l’estate.