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Novità fiscali in arrivo: esperti a confronto sul concordato preventivo biennale 2025-2026

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Novità fiscali in arrivo: esperti a confronto sul concordato preventivo biennale 2025-2026
Novità fiscali in arrivo: esperti a confronto sul concordato preventivo biennale 2025-2026
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Con l’introduzione della Circolare 9/E del 24 giugno 2025, l’Agenzia delle Entrate ha apportato importanti novità riguardanti il Concordato preventivo biennale (Cpb), un meccanismo pensato per migliorare la compliance fiscale in Italia. Le nuove disposizioni, che entreranno in vigore nel biennio 2025-2026, delineano un sistema più selettivo e flessibile, focalizzato sul merito. Questo cambiamento rappresenta un’evoluzione significativa nel rapporto tra contribuenti e fisco, con un accento particolare sul ruolo del professionista fiscale.

novità del concordato preventivo biennale

Raffaele Di Capua, fondatore dello studio Di Capua & Partners, ha sottolineato l’importanza di questa circolare, definendola “un passaggio cruciale nel consolidamento del Concordato preventivo biennale come strumento di compliance evoluta”. Tra le novità più rilevanti si segnalano:

  1. Soglie massime per i contribuenti considerati ad alta affidabilità fiscale.
  2. Possibilità di rimodulare la proposta in caso di eventi straordinari.
  3. Un nuovo regime opzionale di imposta sostitutiva con aliquote graduate (10%-15%) in base al punteggio dell’Indice Sintetico di Affidabilità fiscale (Isa).

Questi cambiamenti sono considerati un passo verso una fiscalità più equa e prevedibile, premiando i comportamenti virtuosi e la continuità dichiarativa.

opinioni contrastanti

Non mancano, però, le opinioni critiche riguardo a queste modifiche. Luca Bisignani, Partner di Proactiva Corporate & Tax, ha espresso preoccupazioni sul fatto che tali novità potrebbero ridurre ulteriormente l’attrattività di uno strumento già poco apprezzato dai contribuenti. Secondo Bisignani, le nuove cause di decadenza e cessazione, introdotte per contrastare possibili utilizzi distorsivi del concordato, potrebbero rendere l’istituto meno accessibile. Egli avverte che queste ulteriori restrizioni potrebbero far “sgonfiare” il Concordato preventivo biennale, come già accaduto con altre agevolazioni fiscali, quali Industria 4.0 e il Superbonus.

D’altra parte, Paolo Borghi, partner dello studio Moore Professionisti Associati, ha una visione più ottimistica. Secondo lui, la circolare rappresenta un passo avanti verso un sistema di maggiore selettività e maturità. Borghi osserva che l’introduzione di limiti quantitativi per i soggetti con elevato punteggio Isa invia un messaggio chiaro: il concordato non è più solo uno strumento di semplificazione, ma diventa un vero e proprio patto di affidabilità tra il contribuente e l’Amministrazione. La possibilità di comunicare eventi straordinari rende il meccanismo più flessibile e in linea con le esigenze operative delle imprese.

l’importanza del consulente fiscale

Questa evoluzione del Concordato preventivo biennale mette in evidenza l’importanza del consulente fiscale nel guidare i propri clienti verso decisioni ponderate. Sarà fondamentale considerare non solo la convenienza economica, ma anche la sostenibilità e la coerenza del percorso fiscale intrapreso. Gli esperti si trovano così a dover affrontare una nuova realtà, in cui il supporto professionale diventa essenziale per navigare in un sistema fiscale in continua evoluzione.

Le novità introdotte dalla Circolare 9/E del 2025 non si limitano a modifiche tecniche, ma rappresentano un cambiamento culturale nel modo in cui il sistema fiscale italiano interagisce con i contribuenti. La direzione presa dall’Agenzia delle Entrate mira a costruire un rapporto di fiducia e collaborazione, dove trasparenza e correttezza diventano i pilastri fondamentali di una fiscalità moderna.

In conclusione, il Concordato preventivo biennale si configura come uno strumento in evoluzione, destinato a diventare un elemento centrale della strategia fiscale delle imprese italiane. Con la crescente importanza della compliance fiscale, le aziende saranno chiamate a investire nella propria affidabilità, con l’obiettivo di costruire un dialogo proficuo e duraturo con l’Amministrazione finanziaria.

Written by
Mirko Fabrizi

Sono un appassionato narratore di storie di italiani che hanno deciso di intraprendere un viaggio all’estero, sia per lavoro che per dare vita a nuove avventure imprenditoriali. La mia penna si muove tra le esperienze di chi ha lasciato la propria terra d'origine per seguire sogni e aspirazioni, affrontando sfide e scoprendo opportunità in contesti diversi. Credo fermamente nel potere delle storie di ispirare e connettere le persone, e mi piace esplorare come la cultura italiana si intrecci con quella di altri paesi. Con ogni articolo su smetteredilavorare.it, cerco di dare voce a chi ha scelto di cambiare il proprio destino, portando un pezzo d'Italia nel mondo e dimostrando che la passione e la determinazione possono aprire le porte a nuove realtà.

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