Chemnitz, una delle città più innovative e dinamiche della Germania, sta vivendo un periodo di notevole crescita turistica grazie al prestigioso titolo di Capitale europea della cultura che condivide con Gorizia/Nova Gorica per il 2025. A metà anno, il bilancio tracciato dalle istituzioni locali e dai partner della città evidenzia un incremento significativo di visitatori, provenienti non solo dalla Germania, ma anche da tutta Europa e oltre. Questo afflusso di turisti ha generato un notevole indotto economico per l’intero territorio, dimostrando che Chemnitz, con la sua storia industriale e culturale, è finalmente emersa dalle rotte turistiche tradizionali.
Il motto di Chemnitz 2025
Il motto scelto per Chemnitz 2025, “C the Unseen”, riassume perfettamente l’ambizione della città: rendere visibili le sue ricchezze nascoste e il suo patrimonio unico. La cerimonia di apertura, tenutasi il 18 gennaio e che ha attratto circa 80.000 spettatori, ha segnato l’inizio di un calendario ricco di eventi. Tra i mille eventi programmati, sono stati registrati successi straordinari, tra cui:
- Festival di cultura e democrazia Kosmos: 115.000 partecipanti
- Hat Festival: 105.000 visitatori
- Maratona: 8.000 atleti
- Festival del tango: 6.000 appassionati
Un dato significativo è rappresentato dai maker hubs creati nella regione, che hanno coinvolto almeno 10.000 persone, dimostrando un forte spirito di comunità e partecipazione. Il Visitor Centre, situato in una fabbrica recuperata di Chemnitz, ha registrato una media di 500 visitatori al giorno, evidenziando l’interesse per la storia industriale e la trasformazione della città.
Eventi e partecipazione della comunità
Il programma di Chemnitz 2025 è caratterizzato da oltre mille eventi e 233 progetti, realizzati grazie all’impegno di 900 protagonisti locali e circa 1.000 volontari, supportati da collaboratori europei e internazionali. È impressionante notare come i cittadini abbiano preso parte attivamente a iniziative come la piantumazione di 400 alberi di mela, un evento che ha visto coinvolti 600 residenti e che sarà ripetuto in autunno.
Anche i musei della città hanno beneficiato di questo slancio turistico. Da gennaio a maggio, la Galleria d’arte ha registrato 61.000 visitatori, mentre il Museo dell’industria ha attratto quasi 50.000 persone. Le mostre più popolari includono “European Realities”, la riapertura della casa dell’artista Karl Schmidt-Rottluff e le visite a Villa Esche, parte della Via di Henry van de Velde, un percorso che celebra l’arte e il design.
Crescita del settore ricettivo
Un altro aspetto significativo del successo di Chemnitz come meta turistica è il numero di tour guidati, che ha visto un incremento straordinario con 450 tour e oltre 10.000 ospiti, triplicati rispetto agli anni precedenti. La città si è affermata anche come sede di congressi e conferenze, accogliendo 31.000 partecipanti e registrando circa 1.500 visitatori del settore trade provenienti da oltre 30 paesi.
Il settore ricettivo ha beneficiato di un incremento delle prenotazioni, con un aumento del 9,8% nei pernottamenti solo nel mese di marzo e un +20% nelle prenotazioni alberghiere. Molti hotel hanno raggiunto il tutto esaurito, soprattutto in concomitanza con eventi di grande richiamo. Già si prevede una forte domanda per la seconda metà dell’anno e per la chiusura di novembre, con alcune persone che si informano per eventi programmati nel 2026.
Il ministro della Cultura della Sassonia, Barbara Klepsch, ha dichiarato: “La Capitale europea della cultura ha già sviluppato un enorme appeal: i turisti vengono a visitare la regione e ne diventano così ambasciatori”. Questo scambio culturale non solo promuove Chemnitz a livello internazionale, ma offre anche ai residenti l’opportunità di scoprire e apprezzare le ricchezze della propria città.
In conclusione, Chemnitz sta dimostrando di avere un potenziale turistico significativo, confermato dal riconoscimento Unesco e dal titolo di Capitale europea della cultura. La città non solo sta attirando visitatori, ma sta anche creando un ambiente favorevole per la crescita economica e culturale, con risultati tangibili per la regione.