Il XXIV Rapporto annuale dell’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) offre un’analisi approfondita delle agevolazioni previdenziali previste per il 2024, rivelando un valore assoluto di ben 41 miliardi di euro. Questa cifra significativa è il risultato di diverse iniziative, tra cui la riduzione dell’aliquota IVS (Invalidità, Vecchiaia e Superstiti) per i dipendenti, che rappresenta il 42% del totale. Nel 2025, questa misura sarà sostituita da nuove politiche fiscali. Inoltre, un ulteriore 38% delle agevolazioni deriva da tre principali interventi: la decontribuzione per il Sud, la riduzione delle aliquote contributive per le prestazioni temporanee e le sottocontribuzioni strutturali per i contratti di apprendistato.
Crescita dei contributi sociali
Il rapporto evidenzia un trend crescente nel sistema previdenziale italiano, con i contributi sociali aumentati del 5,9% rispetto al 2023 e del 11,4% rispetto al 2022, raggiungendo un totale di 263 miliardi di euro al lordo delle agevolazioni. La componente delle agevolazioni, che include sgravi e sottocontribuzioni, mostra un incremento ancora più marcato, con un aumento del 27,6% rispetto all’anno precedente e un impressionante 72,1% rispetto a due anni fa.
Andamento demografico degli assicurati
Un aspetto rilevante emerso dal rapporto è l’andamento demografico degli assicurati INPS, in particolare per quanto riguarda la provenienza dei lavoratori. L’incidenza degli assicurati provenienti dai Paesi dell’allargamento dell’Unione Europea è diminuita, passando dal 3,3% nel 2019 al 2,9% nel 2024. Al contrario, la percentuale di lavoratori provenienti da Paesi non comunitari è aumentata, passando dal 10,2% al 12,4% nello stesso periodo. Questo cambiamento riflette le dinamiche migratorie e le sfide che il mercato del lavoro italiano sta affrontando.
Incremento dei giovani lavoratori
Particolarmente significativo è il dato riguardante i giovani lavoratori, con un incremento dell’11,2% degli assicurati fino a 34 anni rispetto al 2019. Questo aumento è il risultato di una mobilità accentuata tra i giovani, dato che nel 2024 sono stati registrati 561 mila uscite dal sistema, pari all’8% degli assicurati nel 2023, di cui quasi un quarto stranieri. I giovani assicurati nel 2024 ammontano a 7,14 milioni, con un saldo positivo di +141 mila rispetto al 2023. Questo incremento si compone di:
- 1,16 milioni di nuovi ingressi
- 561 mila uscite
- 461 mila che sono transitati nella classe di età successiva
Un’analisi più approfondita mostra che la crescita del 5,9% degli assicurati INPS dal 2019 al 2024 ha colpito maggiormente le donne, con un incremento del 6,7%, rispetto al 5,2% degli uomini. Inoltre, il Sud Italia ha registrato un aumento del 7,4% degli assicurati, superando le aree del Centro-Nord, dove l’incremento è stato del 5,3%.
Nel 2024, il numero totale degli assicurati INPS ha superato i 27 milioni, con un incremento di circa 400 mila unità (+1,5%) rispetto al 2023 e di circa 1,5 milioni (+5,9%) rispetto al 2019. Tuttavia, il numero medio di settimane lavorate è rimasto sostanzialmente stabile, con circa 43 settimane sia nel 2019 che negli ultimi due anni, evidenziando una certa stagnazione che potrebbe riflettere le sfide di un mercato del lavoro in evoluzione.
L’espansione del lavoro dipendente privato è stata un fattore cruciale per questa crescita, con il numero di assicurati aumentato da 15,5 milioni nel 2019 a 16,9 milioni nel 2024 (+9,3%). Al contrario, il numero di dipendenti pubblici ha mostrato stabilità attorno ai 3,6 milioni di lavoratori. Anche la Gestione separata ha dato il suo contributo, con un incremento di 281 mila iscritti dal 2019 al 2024. Tuttavia, tutte le altre categorie di lavoratori, in particolare il lavoro autonomo tradizionale, hanno subito una contrazione.
In questo contesto, i dati mostrano che il tasso di occupazione in Italia sfiora il 63%, mentre il tasso di disoccupazione si attesta attorno al 6%. Inoltre, il numero di occupati ha raggiunto un massimo storico di oltre 24 milioni di unità, con il 14% dei lavoratori dipendenti che ha contratti temporanei. Il settore dell’occupazione a tempo indeterminato ha superato stabilmente i 16 milioni di occupati, fungendo da motore per la crescita del mercato del lavoro negli ultimi anni.
Il rapporto dell’INPS non solo fornisce un quadro delle agevolazioni previste per il 2024, ma getta anche luce sulle dinamiche complesse che caratterizzano attualmente il mercato del lavoro italiano. Con l’evoluzione delle politiche previdenziali e fiscali, è fondamentale monitorare come queste misure influenzeranno il panorama lavorativo e l’occupazione nei prossimi anni.