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Istituto nazionale tributaristi: un passo verso il futuro con la consultazione pubblica della Commissione Ue

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Istituto nazionale tributaristi: un passo verso il futuro con la consultazione pubblica della Commissione Ue
Istituto nazionale tributaristi: un passo verso il futuro con la consultazione pubblica della Commissione Ue
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L’Istituto Nazionale Tributaristi (INT) ha recentemente partecipato a una consultazione pubblica indetta dalla Commissione Europea per la revisione delle norme procedurali in materia di antitrust nell’Unione Europea. Questo processo è essenziale in un contesto di profondi cambiamenti economici, caratterizzati dalla digitalizzazione delle imprese e delle professioni. Le attuali procedure, progettate per indagini basate su documenti cartacei, necessitano di un aggiornamento per affrontare le sfide moderne.

La Commissione Europea ha evidenziato che l’applicazione rigorosa delle normative antitrust è fondamentale per garantire una concorrenza leale e proteggere i diritti di imprese e consumatori. Secondo Riccardo Alemanno, presidente dell’INT, una revisione delle norme è non solo auspicabile, ma necessaria per migliorare l’efficacia delle indagini antitrust. Alemanno ha dichiarato: “La limitazione della concorrenza e/o posizioni dominanti sul mercato da parte di soggetti produttivi, siano essi imprese o professionisti, danneggiano fortemente non solo gli operatori economici, ma soprattutto il cittadino consumatore”.

Obiettivi della consultazione pubblica

Uno degli obiettivi principali della consultazione è garantire che l’Unione Europea possa intervenire efficacemente nei casi di abuso di posizione dominante. Questo è in linea con gli articoli 101 e 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE). Alemanno ha sottolineato l’importanza di un’armonizzazione delle normative antitrust tra i vari Stati membri, affinché la Commissione possa effettuare controlli e verifiche sulle attività delle autorità nazionali antitrust.

In aggiunta, l’INT ha ribadito l’importanza delle norme antitrust a supporto della direttiva 2018/958, che richiede un test di proporzionalità prima dell’adozione di nuove normative relative alle professioni. Questa direttiva è stata recepita dall’Italia attraverso il decreto legislativo del 16 ottobre 2020, n. 142.

Riforma delle professioni e attenzione alle categorie

Alemanno ha messo in evidenza la necessità di garantire che tutte le professioni, comprese quelle organizzate ai sensi della legge 4/2013, ricevano la stessa attenzione e tutela. Ha affermato che “le richieste delle categorie professionali organizzate in Ordini devono pertanto essere compatibili con le prerogative delle professioni organizzate in associazioni professionali”.

Un esempio concreto di tale preoccupazione è rappresentato da una bozza di legge delega al governo, emersa lo scorso maggio, che fornisce indicazioni per la riforma del decreto istitutivo dell’albo unico dei dottori commercialisti ed esperti contabili. Sebbene la bozza menzioni la salvaguardia delle professionalità organizzate, non fa riferimento esplicito alla protezione delle professioni organizzate in associazioni ai sensi della legge 4/2013. Alemanno ha annunciato l’intenzione di scrivere al presidente del Consiglio e ai ministri competenti per richiedere l’inserimento di tali tutele nel testo della Legge delega.

Importanza del contributo dei professionisti associativi

Un aspetto cruciale sollevato da Alemanno è il contributo dei professionisti associativi al sistema previdenziale italiano. Questi professionisti non solo svolgono attività lavorativa e creano occupazione, ma versano anche contributi previdenziali alla Gestione separata dell’INPS. Con circa 450.000 iscritti, il saldo di questa gestione è estremamente positivo e contribuisce alla sostenibilità del sistema previdenziale pubblico. Alemanno ha dichiarato: “Chiedere di poter continuare a svolgere il proprio lavoro nelle materie libere per legge, che tali devono restare, e nelle funzioni attribuite da specifiche leggi dello Stato, è un diritto che governo e Parlamento non ignoreranno”.

La partecipazione dell’INT a questa consultazione pubblica è quindi fondamentale per garantire che le esigenze delle professioni siano adeguatamente rappresentate a livello europeo. In un contesto economico in continua evoluzione, è essenziale che le normative antitrust si adattino per proteggere non solo gli operatori economici, ma anche i consumatori, evitando situazioni di monopolio che possano danneggiare la competitività del mercato. La voce dell’INT e di altre associazioni professionali è cruciale per mantenere un equilibrio tra innovazione e tutela dei diritti, assicurando che la crescita economica avvenga in un contesto di leale concorrenza.

Written by
Mirko Fabrizi

Sono un appassionato narratore di storie di italiani che hanno deciso di intraprendere un viaggio all’estero, sia per lavoro che per dare vita a nuove avventure imprenditoriali. La mia penna si muove tra le esperienze di chi ha lasciato la propria terra d'origine per seguire sogni e aspirazioni, affrontando sfide e scoprendo opportunità in contesti diversi. Credo fermamente nel potere delle storie di ispirare e connettere le persone, e mi piace esplorare come la cultura italiana si intrecci con quella di altri paesi. Con ogni articolo su smetteredilavorare.it, cerco di dare voce a chi ha scelto di cambiare il proprio destino, portando un pezzo d'Italia nel mondo e dimostrando che la passione e la determinazione possono aprire le porte a nuove realtà.

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