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Inps annuncia: la riforma della disabilità cambia le regole della valutazione

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Inps annuncia: la riforma della disabilità cambia le regole della valutazione
Inps annuncia: la riforma della disabilità cambia le regole della valutazione
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L’entrata in vigore della riforma della disabilità, prevista per giugno 2024, segna un importante cambiamento nel panorama dei servizi dedicati alle persone con disabilità in Italia. Il XXIV Rapporto annuale dell’INPS mette in evidenza come questa riforma rappresenti un passo decisivo verso un sistema di valutazione più integrato e sostenibile, con l’obiettivo di garantire maggiore equità e accessibilità.

Tradizionalmente, il processo di valutazione della disabilità era caratterizzato da un modello complesso e frammentato, frutto di numerosi interventi normativi nel tempo. Questo sistema ha spesso reso difficile per i cittadini comprendere e accedere ai servizi a cui avevano diritto. La riforma dell’INPS si propone di semplificare e riordinare tali interventi, creando un percorso di valutazione più chiaro e diretto.

il nuovo procedimento di valutazione

Una delle novità più significative è che l’INPS diventa il titolare esclusivo del nuovo procedimento unitario di valutazione di base. A partire dall’implementazione della riforma, non sarà più necessaria una doppia fase di accertamento. In precedenza, il processo prevedeva:

  1. Una prima valutazione da parte delle commissioni integrate Asl-INPS.
  2. Una successiva revisione da parte di una commissione INPS.

Questa semplificazione mira a ridurre i tempi di attesa e a rendere il procedimento più snello ed efficiente.

un approccio bio-psico-sociale

La riforma non si limita a un riassetto organizzativo; introduce una vera e propria razionalizzazione del procedimento di accertamento sanitario. La nuova impostazione si basa su una visione più ampia della disabilità, spostando l’attenzione da una semplice valutazione medica a un approccio di tipo bio-psico-sociale. Questo significa che la persona con disabilità non sarà più vista solo come un soggetto bisognoso di assistenza, ma come un titolare di diritti. Ogni individuo avrà il diritto di sviluppare un proprio progetto di vita, supportato da misure adeguate e personalizzate.

composizione della commissione accertatrice

Un altro aspetto innovativo della riforma riguarda la composizione della commissione accertatrice. L’unità di valutazione di base sarà composta da:

  1. Due medici nominati dall’INPS (uno con specializzazione in medicina legale).
  2. Un professionista sanitario in rappresentanza delle associazioni di categoria, come Anmic, Uici, Ens e Anffas.
  3. Una figura professionale appartenente alle aree psicologiche e sociali.

Questa multidisciplinarità consente di affrontare la disabilità da diverse angolazioni, garantendo una valutazione più completa e accurata.

La riforma della disabilità rappresenta quindi un cambiamento di paradigma nella gestione delle politiche per la disabilità in Italia, promuovendo una maggiore inclusività e una qualità della vita migliore per le persone con disabilità. La nuova filosofia si riflette nei progetti di vita individualizzati, che permetteranno a ogni persona di progettare un percorso che tenga conto delle proprie esigenze e aspirazioni.

In sintesi, la riforma dell’INPS non è solo una modifica procedurale, ma un cambiamento culturale e sociale che mira a garantire diritti e inclusione per tutti. Le modifiche apportate favoriranno una maggiore consapevolezza delle esigenze delle persone con disabilità e contribuiranno a costruire una società più equa e giusta.

Written by
Mirko Fabrizi

Sono un appassionato narratore di storie di italiani che hanno deciso di intraprendere un viaggio all’estero, sia per lavoro che per dare vita a nuove avventure imprenditoriali. La mia penna si muove tra le esperienze di chi ha lasciato la propria terra d'origine per seguire sogni e aspirazioni, affrontando sfide e scoprendo opportunità in contesti diversi. Credo fermamente nel potere delle storie di ispirare e connettere le persone, e mi piace esplorare come la cultura italiana si intrecci con quella di altri paesi. Con ogni articolo su smetteredilavorare.it, cerco di dare voce a chi ha scelto di cambiare il proprio destino, portando un pezzo d'Italia nel mondo e dimostrando che la passione e la determinazione possono aprire le porte a nuove realtà.

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