Negli ultimi anni, il settore degli affitti brevi ha vissuto un’importante evoluzione, caratterizzata da una crescente professionalizzazione e da un aumento della qualità dei servizi offerti. In questo contesto, Cleanbnb, uno dei principali property manager italiani, ha lanciato un appello per una regolamentazione equilibrata del settore. Francesco Zorgno, presidente di Cleanbnb, ha messo in guardia contro le politiche restrittive, sottolineando le conseguenze negative che potrebbero avere sull’intero mercato.
Le conseguenze delle politiche restrittive
Zorgno ha affermato che le politiche punitive non giovano a nessuno, colpendo in particolare i professionisti seri che operano nel rispetto delle norme. Secondo lui, tali politiche possono:
- Aumentare l’abusivismo: Le restrizioni favoriscono l’emergere di pratiche irregolari.
- Ridurre la trasparenza: Un mercato meno controllato porta a una maggiore opacità nelle transazioni.
- Generare perdite economiche: Sia lo Stato che i Comuni possono subire danni finanziari a causa di una minore raccolta di tasse.
Queste affermazioni si inseriscono in un dibattito sempre più acceso sulla gestione degli affitti brevi, con città come New York e Barcellona che hanno adottato misure punitive senza ottenere risultati soddisfacenti.
I dati di Cleanbnb: un settore in crescita
I dati forniti da Cleanbnb confermano la vitalità del settore. Nel primo semestre del 2025, l’azienda ha gestito:
- 62.994 soggiorni, con un incremento del 14% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
- Incassi superiori a 23 milioni di euro, con una crescita dell’8% rispetto al 2024.
Questi risultati dimostrano una domanda in costante aumento, che Cleanbnb ha saputo gestire con efficienza, migliorando l’esperienza degli ospiti e ottimizzando i tassi di occupazione.
La necessità di una regolamentazione giusta
Zorgno sostiene che il mercato sta selezionando gli operatori, lasciando spazio a chi è in grado di garantire standard elevati. Questa trasformazione è vista come positiva e richiede una regolamentazione lungimirante, piuttosto che limitazioni punitive. Secondo lui, danneggiare il settore degli affitti brevi equivarrebbe a privare l’Italia di una risorsa fondamentale, apprezzata dai turisti e capace di contribuire all’economia locale.
Inoltre, gli affitti brevi non solo offrono libertà di scelta ai viaggiatori, ma giocano anche un ruolo cruciale nel riqualificare gli immobili e nel ripopolare i centri storici delle città. Zorgno ha anche sottolineato l’importanza di questi servizi nel generare un indotto economico significativo, sostenendo l’occupazione in vari settori, dall’ospitalità alla ristorazione.
In conclusione, la questione degli affitti brevi richiede un approccio costruttivo e collaborativo. Cleanbnb è disponibile a lavorare con le istituzioni per sviluppare una regolamentazione sana e sostenibile. Trovare un equilibrio tra le necessità di regolamentazione e la libertà di operare sarà cruciale per garantire un futuro prospero per il settore, evitando approcci ideologici che potrebbero compromettere gli sforzi compiuti finora.