Il mondo del lavoro in Italia sta attraversando un periodo di trasformazione, e la formazione professionale emerge come un elemento cruciale per favorire il rilancio dell’occupazione. Agostino Di Maio, neoeletto presidente di Assolavoro Formazione, ha messo in evidenza durante l’Assemblea pubblica tenutasi a Milano che il sistema di formazione professionale è attualmente sottoutilizzato sia da parte delle persone che delle imprese. Questa situazione rappresenta un’opportunità sprecata per lo sviluppo del capitale umano e per il progresso economico delle aziende, che potrebbero trarre enormi vantaggi da un miglioramento delle competenze disponibili.
Di Maio ha affermato: “C’è un enorme potenziale di crescita nel settore della formazione professionale. Nel 2022, il mercato della formazione per adulti ha generato un fatturato di oltre 3,2 miliardi di euro, un dato che dimostra quanto sia importante investire in questo ambito”. La formazione professionale non è solo una questione di aggiornamento delle competenze, ma rappresenta la base fondamentale su cui si poggia l’intero mercato del lavoro. In un contesto in continua evoluzione, l’upskilling (aggiornamento delle competenze esistenti) e il reskilling (acquisizione di nuove competenze) diventano essenziali per affrontare le sfide future.
La frammentarietà del sistema di formazione professionale
Uno dei punti critici emersi dall’incontro è la frammentarietà regionale del sistema di formazione professionale in Italia. Di Maio ha spiegato che questa situazione è in parte dovuta a una “impostazione costituzionale” che attribuisce alle Regioni competenze esclusive in materia di formazione. Questo porta a una mancanza di standardizzazione a livello nazionale, creando disparità nell’accesso e nella qualità della formazione. “Stiamo lavorando proficuamente con molte Regioni per condividere buone pratiche”, ha dichiarato Di Maio, evidenziando la necessità di un approccio più coordinato e unitario.
Il ruolo della formazione nella gestione delle transizioni lavorative
La formazione professionale riveste un ruolo cruciale anche nella gestione delle transizioni nel mercato del lavoro. “Serve a ridurre il tasso di inattività, che è una delle piaghe più gravi del nostro sistema occupazionale”, ha continuato Di Maio. La questione dell’inattività è particolarmente rilevante in Italia, dove i tassi di disoccupazione giovanile e di lunga durata sono tra i più alti in Europa. Investire nella formazione può quindi rappresentare una strategia efficace per contrastare queste problematiche e per favorire l’inserimento lavorativo di categorie vulnerabili.
L’importanza del placement nella formazione
Un altro aspetto importante emerso nel dibattito è il rilievo che il placement, ovvero l’inserimento lavorativo dei discenti, riveste nella valutazione della qualità della formazione. Di Maio ha affermato che “il nostro contratto collettivo prevede che almeno il 35% dei discenti trovi un lavoro”, sottolineando come il successo nella collocazione lavorativa sia un indice fondamentale per misurare l’efficacia della formazione. Questo approccio orientato al risultato è essenziale per garantire che la formazione non sia solo teorica, ma possa concretizzarsi in opportunità lavorative reali.
In un contesto in cui la digitalizzazione e l’automazione stanno cambiando radicalmente il panorama lavorativo, la formazione professionale deve adattarsi rapidamente alle nuove esigenze. Di Maio ha evidenziato che “la formazione dovrebbe essere estesa anche ad altri contesti”, per includere non solo le competenze tradizionali, ma anche quelle necessarie per affrontare le sfide della nuova economia. Le aziende richiedono sempre più lavoratori con competenze avanzate, e la formazione deve essere in grado di rispondere a questa domanda.
In conclusione, l’Assemblea pubblica di Assolavoro Formazione ha messo in luce le sfide e le opportunità del sistema di formazione professionale in Italia. La necessità di un approccio più coordinato, l’importanza del placement e la rilevanza dell’aggiornamento delle competenze sono stati i temi centrali di un dibattito che segna un passo importante verso il miglioramento di un settore fondamentale per il futuro del lavoro nel nostro paese.