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Federlegnoarredo: l’export del primo trimestre si mantiene solido a 4,7 miliardi di euro

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Federlegnoarredo: l'export del primo trimestre si mantiene solido a 4,7 miliardi di euro
Federlegnoarredo: l'export del primo trimestre si mantiene solido a 4,7 miliardi di euro
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Il primo trimestre del 2025 si chiude con un dato stabile per l’export della filiera legno-arredo, attestandosi a 4,7 miliardi di euro. Sebbene si registri una diminuzione marginale dello 0,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il confronto tra marzo 2025 e marzo 2024 mostra un incremento simbolico dello 0,1%. Questo potrebbe suggerire un rallentamento della contrazione, ma riflette anche le incertezze che caratterizzano il settore.

Andamento del macrosistema arredamento e legno

Il macrosistema arredamento ha subito un calo più pronunciato, con un valore totale di esportazioni pari a 3,4 miliardi di euro e una diminuzione del 1,1%. In questo contesto, le cucine e i mobili per ufficio si trovano in una posizione critica, con diminuzioni rispettivamente dell’8,3% e del 9,8%. Al contrario, il macrosistema legno ha registrato un andamento positivo, con un incremento dell’1,6% e un valore di esportazioni che raggiunge 1,25 miliardi di euro. Questo successo è principalmente attribuibile ai prodotti e finiture d’arredo per l’edilizia, che hanno visto un aumento del 9,7%.

Mercati di esportazione

Un aspetto interessante è che, mentre l’export verso l’area Ue27 ha registrato un lieve calo dello 0,2%, portando il valore a 2,5 miliardi di euro, i Paesi extra Ue27 hanno mostrato una crescita più robusta, con un incremento dell’1,7%, raggiungendo 690 milioni di euro. I mercati extra-Ue stanno diventando sempre più significativi per il nostro export, contribuendo a bilanciare le perdite nei mercati europei.

In particolare, i dati provenienti dagli Stati Uniti evidenziano una crescita del 3% nel cumulato gennaio-marzo. Questo potrebbe essere interpretato come una strategia da parte dei compratori americani per anticipare l’applicazione di dazi recentemente annunciati. Anche il Regno Unito e gli Emirati Arabi Uniti si sono distinti, con esportazioni italiane in crescita rispettivamente del 3,3% e dell’11,1%.

Importazioni e preoccupazioni per il mercato

Sul fronte delle importazioni, la Cina ha mostrato una crescita impressionante, con un aumento del 25% nel mese di marzo 2025 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Tuttavia, i dati Istat di aprile mostrano una flessione del 3,5% nelle importazioni di mobili, suggerendo che il mercato potrebbe essere soggetto a fluttuazioni.

“È un periodo di incertezze e sfide”, commenta Claudio Feltrin, presidente di Federlegnoarredo. “Assistiamo a un trend negativo da parte dei principali Paesi che importano i nostri prodotti”. In effetti, Francia e Germania continuano a essere tra i principali mercati, ma entrambe hanno visto riduzioni significative: -4,2% per la Francia e -2,6% per la Germania. Al contrario, Spagna e Portogallo si sono distinti con incrementi rispettivi del 7,4% e del 25%, evidenziando opportunità di crescita in questi mercati.

In questo contesto, il clima di fiducia tra le aziende italiane mostra segnali di peggioramento. Il saldo dei giudizi sugli ordini è passato da -20,2% di aprile a -24,1% a maggio. Tuttavia, il 61,7% delle imprese dichiara che gli ordini sono “normali”, in linea con le aspettative, il che si riflette anche nella produzione industriale del mobile, che ha registrato un incremento del 5,4% nel periodo gennaio-aprile 2025.

Analizzando i cinque Paesi con le maggiori crescite in valore assoluto nel primo trimestre, oltre alla Spagna, agli Stati Uniti e agli Emirati Arabi Uniti, troviamo anche il Marocco con un sorprendente +55,6% e il Portogallo con un +25%. Al contrario, i dati negativi più significativi provengono dalla Francia e dalla Germania, che continuano a perdere quote di mercato.

Written by
Mirko Fabrizi

Sono un appassionato narratore di storie di italiani che hanno deciso di intraprendere un viaggio all’estero, sia per lavoro che per dare vita a nuove avventure imprenditoriali. La mia penna si muove tra le esperienze di chi ha lasciato la propria terra d'origine per seguire sogni e aspirazioni, affrontando sfide e scoprendo opportunità in contesti diversi. Credo fermamente nel potere delle storie di ispirare e connettere le persone, e mi piace esplorare come la cultura italiana si intrecci con quella di altri paesi. Con ogni articolo su smetteredilavorare.it, cerco di dare voce a chi ha scelto di cambiare il proprio destino, portando un pezzo d'Italia nel mondo e dimostrando che la passione e la determinazione possono aprire le porte a nuove realtà.

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