Il tentativo di aprire un dialogo tra israeliani e rappresentanti di hamas per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza è ripartito a doha, ma senza esiti definitivi. La situazione resta complessa mentre le diplomazie cercano di evitare un’escalation del conflitto. Parallelamente, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha incontrato a washington le autorità americane per discutere delle tensioni in corso.
La ripresa dei colloqui indiretti a doha
Domenica sera, a doha, delegazioni israeliane e di hamas hanno avviato un nuovo round di contatti indiretti con l’obiettivo di trovare un’intesa sul cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Fonti palestinesi citate da Sky News Arabia hanno riferito che i negoziatori di Israele non disponevano di un mandato sufficientemente ampio da parte del governo per siglare un accordo vincolante. Questo limite ha ostacolato la possibilità di ottenere un’intesa immediata e ha imposto un ulteriore periodo di trattative.
Il ruolo degli incontri internazionali
L’incontro è arrivato mentre il premier Benjamin Netanyahu era a washington per colloqui bilaterali con i vertici americani, in particolare con il presidente degli Stati Uniti e il segretario di stato. L’ambito internazionale è dunque cruciale per definire i termini e le condizioni di una eventuale tregua, considerando il ruolo chiave che gli Stati Uniti rivestono nella mediazione e nel sostegno a Israele. I colloqui di doha riguardano aspetti delicati come la sicurezza, la libertà di movimento e i blocchi israeliani imposti sulla Striscia di Gaza.
Netanyahu a washington: incontri con il presidente e diplomatici americani
Lunedì 8 luglio 2025 Benjamin Netanyahu è arrivato alla base aerea congiunta Andrews, vicino a Washington, DC. Lo ha accolto una rappresentanza composta dall’ambasciatore israeliano negli Stati Uniti Yehiel Leiter, dal console generale a New York Ofir Akunis e dal vice ambasciatore Eliav Benjamin. Nello stesso giorno ha incontrato il segretario di stato americano Marco Rubio e l’inviato speciale Steve Witkoff.
I colloqui con donald trump e diplomatici
Il colloquio con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è stato programmato per la sera, ora locale. Nel corso degli incontri sono state affrontate questioni riguardanti la sicurezza nella regione e i modelli per una de-escalation nel conflitto israelo-palestinese. Questi confronti sono determinanti per definire l’ulteriore linea diplomatica e verificare la disponibilità a sostenere eventuali accordi con hamas.
Le dichiarazioni di donald trump e la situazione dei cessate il fuoco
Il presidente americano Donald Trump, durante una conferenza stampa nel New Jersey prima di salire a bordo dell’Air Force One, ha manifestato ottimismo sulla possibilità di un cessate il fuoco a Gaza entro la settimana successiva. Il 4 luglio hamas aveva già dato una risposta positiva a un piano di cessate il fuoco proposto dai mediatori internazionali. In precedenza, il 2 luglio, Trump aveva comunicato che Israele aveva accettato una tregua di 60 giorni nella Striscia di Gaza.
Malgrado le dichiarazioni di apertura, i primi colloqui a doha non hanno subito avuto un esito concreto, a causa delle restrizioni sul mandato negoziale dei rappresentanti israeliani. La situazione resta incerta e la diplomazia americana continua a giocare un ruolo fondamentale nel sostenere un’intesa praticabile per tutte le parti coinvolte. Le prossime settimane saranno decisive per stabilire se la tregua potrà tradursi in un cessate il fuoco duraturo.