
Il presidente venezuelano nicolas maduro ha rivolto un appello ai cittadini affinché abbandonino l’uso di whatsapp, definendola una piattaforma usata per spionaggio e violenza. La richiesta arriva nel contesto di crescenti preoccupazioni sulla sicurezza delle comunicazioni digitali in venezuela e in paesi dove conflitti e tensioni internazionali si intrecciano con l’uso delle app di messaggistica. Maduro ha motivato le sue affermazioni durante il tradizionale programma televisivo settimanale, invitando a trovare soluzioni alternative per comunicare.
Le accuse di maduro contro whatsapp e l’appoggio alla creazione di sistemi alternativi
Nel corso del suo intervento, nicolas maduro ha dichiarato che whatsapp rappresenta un “sistema di spionaggio” impiegato non solo per controllare le persone ma anche per azioni letali. Ha sottolineato che in particolare nello scenario di gaza l’app sarebbe usata per localizzare obiettivi da colpire con missili, e avrebbe partecipato all’uccisione di scienziati iraniani legati alla fisica. L’affermazione ha un significato politico forte, associando l’uso delle tecnologie digitali alle strategie militari in conflitti esterni. Maduro ha anche fatto riferimento alla decisione del governo russo di sviluppare una piattaforma di messaggistica propria, esprimendo il sostegno venezuelano verso questa iniziativa come esempio da seguire.
Un sistema sicuro e protetto contro gli intercettamenti
Il presidente venezuelano ha annunciato che il suo governo sta lavorando a un sistema di comunicazione sicuro, capace di garantire protezione dagli intercettamenti e dalle aggressioni cibernetiche. L’obiettivo è proporre una rete che non possa essere strumentalizzata per compiere crimini, diversamente da quanto sostiene accada su whatsapp. In questo discorso rientra anche la sua personale scelta di abbandonare l’applicazione, che ha invitato a imitare.
Il contesto digitale e le restrizioni su social media in venezuela
Il venezuela, già dal 2024, ha imposto il divieto sul social x , limitando così l’accesso a una piattaforma molto popolare per la diffusione di informazioni e opinioni. La posizione ufficiale sugli strumenti digitali del governo venezuelano riflette una crescente attenzione al controllo delle comunicazioni e alla sicurezza informatica. Questo clima di restrizioni nasce in parte dalla paura che applicazioni di messaggistica e social possano essere usate per attività di spionaggio o destabilizzazione interna.
Possibili futuri divieti e censura su whatsapp
Maduro non ha rivelato se intende estendere questo tipo di divieto anche a whatsapp, nonostante le forti critiche rivolte pubblicamente all’app. Al momento l’applicazione rimane largamente utilizzata in venezuela, soprattutto per scambiare informazioni private e notizie, ma i segnali di una possibile censura o limitazione crescente rimangono evidenti. Il governo sta quindi lavorando a nuove alternative di comunicazione, probabilmente centralizzate, che potrebbero sostituire questi strumenti internazionali nei prossimi mesi.
Implicazioni politiche e sociali della campagna contro whatsapp in venezuela
L’appello di nicolas maduro a smettere di usare whatsapp si inserisce in una strategia più ampia del governo venezuelano per rafforzare il controllo sulle comunicazioni digitali. Coincide con tensioni internazionali legate ai conflitti in medio oriente e alle nuove forme di guerra digitale. Sostenendo che whatsapp venga usato per localizzare obiettivi e “uccidere”, maduro punta a delegittimare la piattaforma agli occhi di una parte della popolazione chiedendo un’adesione collettiva a sistemi alternativi.
La scelta può avere ripercussioni sul modo in cui i venezuelani comunicano quotidianamente, soprattutto in un paese dove l’accesso a informazioni indipendenti è già complicato. La promozione di piattaforme controllate dallo stato può influire sulla libertà di espressione e sulla circolazione delle notizie. Inoltre, la campagna contro whatsapp riflette il clima di sfiducia verso servizi di origine straniera, vista come strumento di ingerenza esterna.
Rapporto stretto con la russia e il modello di messaggistica sovrana
Il governo venezuelano, infatti, mantiene un rapporto politico stretto con la russia, da cui prende esempio per la creazione di una “messaggistica sovrana”. L’eventuale sviluppo di una piattaforma nazionale potrebbe rappresentare anche un modo per consolidare il controllo sulle comunicazioni durante i periodi di crisi o di guerra psicologica.
In questo contesto, whatsapp resta un nodo cruciale nella comunicazione privata, ma rischia di diventare un elemento di scontro tra le politiche governative e la volontà di molti utenti di mantenere mezzi di comunicazione non vincolati allo stato.
La prossima evoluzione di questa vicenda sarà determinante per il modo in cui si svilupperà il dialogo tra governo e cittadini in venezuela, e per l’impatto della geopolitica digitale in america latina.