
Frana nel Cadore: Cortina diventa inaccessibile
Nella notte scorsa, una nuova frana ha colpito la zona di San Vito di Cadore, precisamente nella località Dogana Vecchia. Questo evento ha avuto un impatto significativo sulla viabilità della statale 51 di Alemagna, una delle principali arterie di accesso a Cortina d’Ampezzo, rinomata località turistica delle Dolomiti. La frana si è abbattuta sulla strada, creando notevoli difficoltà per chi proviene dalla pianura e desidera raggiungere la celebre località montana.
Fortunatamente, non si registrano feriti né coinvolgimenti di veicoli o persone a seguito dell’incidente. Tuttavia, le autorità hanno deciso di chiudere temporaneamente la statale 51 al traffico in entrambe le direzioni, rendendo impossibile il transito dal chilometro 95,300 al chilometro 92,000, proprio all’altezza di San Vito di Cadore, in provincia di Belluno. La frana ha un fronte di lunghezza di circa 100 metri e un’altezza di 4 metri, un evento che evidenzia ancora una volta la fragilità del territorio montano, frequentemente soggetto a smottamenti e frane, soprattutto in seguito a forti piogge o a sbalzi termici.
L’intervento dei soccorsi
I Vigili del Fuoco di Belluno e Verona sono stati prontamente mobilitati per far fronte all’emergenza. Attualmente, sono al lavoro con:
- Due pale gommate
- Un escavatore
- Un camion
Questi strumenti sono indispensabili per ripristinare la sicurezza nell’area colpita e liberare la carreggiata. Inoltre, sono impegnate anche le squadre di Cortina e il distaccamento volontario di San Vito, che si stanno adoperando per garantire un intervento efficace e tempestivo. La collaborazione tra i vari corpi di soccorso è fondamentale in queste situazioni, dove il tempo è un fattore cruciale.
La frequenza delle frane nel Cadore
La frana di questa notte non è un episodio isolato; la zona del Cadore è stata interessata da diversi eventi franosi negli ultimi anni, a causa della particolare conformazione geologica e del clima variabile. Le precipitazioni intense, insieme allo scioglimento della neve, possono provocare il distacco di massi e terra, causando danni alle infrastrutture e mettendo a rischio la sicurezza degli automobilisti. Le autorità locali sono costantemente impegnate nella manutenzione delle strade e nella sorveglianza delle aree più a rischio, ma la natura spesso presenta sfide imprevedibili.
L’accesso a Cortina d’Ampezzo è particolarmente importante, non solo per i residenti ma anche per i turisti che visitano la zona. Cortina è una delle mete sciistiche più famose al mondo, nota per le sue piste da sci, i paesaggi mozzafiato e le numerose attività sportive e ricreative che offre durante tutto l’anno. La chiusura della statale 51 potrebbe influenzare i piani di molti turisti, specialmente in questo periodo dell’anno in cui la stagione invernale è in pieno svolgimento e le località montane sono affollate di visitatori.
Importanza della prevenzione
Le autorità stanno lavorando per trovare soluzioni alternative per garantire un accesso sicuro a Cortina, anche se è probabile che la chiusura della strada durerà per diverse ore, se non giorni, a seconda della complessità dei lavori di ripristino. Gli automobilisti sono invitati a prestare attenzione agli avvisi e alle indicazioni fornite dalle autorità locali, e a valutare percorsi alternativi per raggiungere la località.
In questo contesto, è importante anche ricordare l’importanza della prevenzione e della sensibilizzazione riguardo ai rischi naturali che caratterizzano il territorio montano. Le frane rappresentano un fenomeno naturale, ma la loro incidenza può essere ridotta attraverso interventi di ingegneria ambientale e una corretta gestione del territorio. Progetti di monitoraggio e valorizzazione delle aree a rischio sono fondamentali per garantire la sicurezza della popolazione e dei visitatori.
In conclusione, la frana di San Vito di Cadore rappresenta un episodio che mette in luce le vulnerabilità del nostro territorio montano. È fondamentale che le autorità continuino a investire nella prevenzione e nella gestione delle emergenze, per tutelare non solo le infrastrutture ma anche la vita delle persone che abitano e visitano queste splendide montagne. La bellezza del Cadore e di Cortina d’Ampezzo è innegabile, ma è altrettanto importante garantirne la sicurezza e la fruibilità.