
Due uomini sono stati vittime di un grave malore mentre svolgevano lavori in una buca a tezze sul brenta, piccolo comune della provincia di vicenza. L’intervento dei soccorsi è scattato nel primo pomeriggio di ieri, con conseguenze che mostrano la pericolosità di certe attività all’aperto in condizioni climatiche o ambientali avverse.
Il contesto dell’incidente e la dinamica dell’intervento
L’episodio si è verificato intorno alle 15.30 mentre i due operai stavano lavorando nel fondo di una buca. Le cause precise del malore restano da accertare: si ipotizza un possibile effetto dovuto al caldo intenso o all’inalazione di sostanze presenti nell’area confinata. L’intervento immediato ha visto la mobilitazione del personale medico del suem 118 insieme ai carabinieri e allo spisal, servizio per la prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell’azienda sanitaria locale.
Il pronto intervento sanitario
Il pronto arrivo degli operatori del 118 è stato determinante. Uno dei due lavoratori ha perso conoscenza ed è stato trovato in stato di coma. In breve tempo, è stato intubato e sottoposto a manovre di rianimazione prima del trasferimento in elicottero all’ospedale san bassiano di bassano del grappa. L’elicottero ha garantito un trasporto veloce verso la struttura sanitaria più vicina e attrezzata per gestire casi critici.
I rischi associati ai lavori in ambienti confinati e le misure di sicurezza
Le attività in spazi ristretti o buche presentano diversi rischi legati sia alle condizioni ambientali sia alla possibile presenza di gas o sostanze nocive. In questi contesti, la ventilazione limitata può causare la creazione di atmosfere pericolose, come accumuli di monossido di carbonio o altri vapori tossici. Questi fattori, combinati con l’eventuale esposizione a temperature elevate, costituiscono un pericolo concreto per gli operatori.
Dispositivi di protezione e protocolli
Per evitare simili incidenti, le normative prevedono controlli preventivi dell’aria e l’uso di dispositivi di protezione individuale. Questi includono maschere con filtri appropriati e sistemi di monitoraggio ambientale portatili che segnalano la presenza di gas pericolosi. Inoltre, è fondamentale che le squadre dispongano di piani di emergenza precisi e che tutti i lavoratori siano formati sulla gestione dei rischi specifici dell’area.
L’intervento delle autorità e le verifiche successive all’incidente
Dopo l’episodio, i carabinieri hanno avviato le indagini per ricostruire le dinamiche dell’accaduto e verificare la conformità alle norme di sicurezza. Il coinvolgimento dello spisal è centrale per valutare se l’azienda e i responsabili abbiano rispettato le misure richieste dalla legge per evitare esposizioni a rischi ambientali.
Ispezioni e raccolta testimonianze
Lo spisal ha raccolto testimonianze sul luogo e ha controllato le attrezzature impiegate durante l’attività . Le autorità intendono stabilire se mancasse un’adeguata segnalazione dei pericoli o se siano state ignorate procedure fondamentali nella gestione degli spazi confinati. Tali indagini potranno portare a sanzioni o prescrizioni per l’azienda coinvolta, qualora emergessero violazioni.
Il personale medico del suem 118 ha confermato che il pronto intervento è stato cruciale per salvare uno dei lavoratori, mentre l’altro ha subito un malore meno grave. Le condizioni dei due uomini restano sotto osservazione presso l’ospedale san bassiano. Questa vicenda riporta l’attenzione sulle difficoltà che si nascondono in attività apparentemente semplici ma che, per l’ambiente in cui si svolgono, possono diventare rischiose.