
Quattro persone risultano disperse in mare davanti a Taranto da ieri mattina. L’allarme è scattato dopo che un’imbarcazione, a bordo della quale si trovavano, ha fatto perdere le sue tracce. Le autorità hanno avviato immediatamente le operazioni di ricerca e soccorso, che continuano senza tregua.
Dettagli sulla scomparsa e identificazione dei dispersi
I dispersi erano a bordo di un’imbarcazione da diporto e inizialmente si pensava fossero tre, ma in un secondo momento è emerso che il numero reale è quattro. Il quarto uomo, fratello di uno dei tre diportisti, ha raggiunto l’imbarcazione ieri mattina ma non ha fatto ritorno. La segnalazione è stata fatta dalla figlia dello scomparso, che ha denunciato la sua assenza alle autorità competenti.
I nomi e la provenienza dei dispersi
I nomi ufficiali dei tre uomini già identificati sono: Domenico Lanzolla, 60 anni; Claudio Donnaloia, 73 anni; Antonio Dell’Amura, 61 anni. Tutti e tre sono originari di Taranto, mentre il quarto uomo, non ancora nominato, vive a Milano. Questa differenza di provenienza ha complicato le comunicazioni, ma l’intervento è stato tempestivo sin dalle prime ore dopo la denuncia.
Operazioni di ricerca e impegno delle autorità locali
Le operazioni di soccorso si svolgono in condizioni difficili. Diverse imbarcazioni specializzate della capitaneria di porto, insieme a mezzi navali e aerei, perlustrano la zona costiera di Taranto in cerca di qualsiasi segno utile. Gli equipaggi monitorano costantemente le condizioni del mare e verificano ogni possibile traccia dell’imbarcazione e dei suoi occupanti.
Le ricerche sono anche supportate da interventi di volontari locali e di associazioni di soccorso marittimo. L’attenzione rimane alta vista la durata già estesa del tempo trascorso dalla scomparsa. Chiari sono i rischi legati all’esposizione prolungata al mare aperto, motivo per cui il lavoro di coordinamento tra forze di polizia e soccorso è continuo nelle ventiquattro ore.
Impegno dei volontari e associazioni
Il supporto dei volontari locali e delle associazioni di soccorso marittimo è fondamentale in questa fase, ampliando la capacità di ricerca e assistenza.
Impatto della sparizione sulle famiglie e la comunità di taranto
La notizia della scomparsa ha creato grande preoccupazione nelle famiglie coinvolte e nell’intera città di Taranto. I parenti si sono radunati per seguire da vicino gli sviluppi delle ricerche, mantenendo contatti diretti con le autorità. La presenza del quarto uomo, residente a Milano, lega questa vicenda non solo alla città pugliese, ma anche a un contesto più ampio.
Le autorità locali hanno invitato alla prudenza e alla collaborazione, chiedendo a eventuali testimoni o chiunque abbia informazioni di farsi avanti. La solidarietà si manifesta anche attraverso i social network, dove molti cittadini hanno condiviso appelli per raccogliere segnalazioni.
Appelli e solidarietà sui social
I social network hanno visto numerosi appelli, segno dell’attenzione e della partecipazione della comunità alla tragedia in corso.
Scenari possibili e attese per i prossimi giorni
A questo punto le possibilità restano limitate: l’imbarcazione potrebbe essere alla deriva o naufragata, e la speranza di trovare superstiti si affievolisce con il passare delle ore. I soccorritori preferiscono comunque mantenere viva ogni ipotesi e adattare le ricerche in base ai dati raccolti durante le perlustrazioni.
Non è escluso che nuovi sviluppi emergano da prossime rilevazioni o da testimonianze raccolte lungo la costa. In ogni caso, gli sforzi concentrati puntano a recuperare almeno i corpi e chiarire le cause dell’incidente. La dinamica della scomparsa sarà oggetto di indagine non appena l’emergenza sarà terminata.